La voce dei sommersi nelle mani.
Questo libro sfata il mito tragico del
silenzio degli innocenti e la convinzione ancora più radicata che i "corvi
neri" dei crematori fossero ebrei che avevano deciso di collaborare con i
nazisti per distruggere i loro fratelli, rende la parola ai "sommersi",
fa sentire la loro voce di testimoni integrali. Essi hanno scritto con la
precisa consapevolezza di essere i soli cronisti che avrebbero potuto rendere
conto dell'orrore, là dove l'orrore era assoluto
Il volume conteneva gli scritti di
alcuni membri del Sonderkommando di Auschwitz: il corpo speciale, formato da
ebrei, addetto allo “smaltimento” dei cadaveri dalle camere a gas alle fornaci.
Anche coloro che facevano parte del gruppo venivano, a loro volta, sterminati
ogni tre o quattro mesi, per non lasciare testimonianza degli orrori commessi
dal regime nazista.
La rivolta del sonderkommando di Auschwitz]
L'episodio più importante (e forse più conosciuto) di resistenza dei sonderkommando avvenne il 7 ottobre 1944 quando i membri del sonderkommando di Auschwitz – nell'imminenza di una preventivata fine dovuta all'esaurirsi della deportazione degli ebrei ungheresi – si ribellarono alle SS uccidendone tre e facendo saltare un forno crematorio (Krematorium IV) con dell'esplosivo ottenuto grazie alla collaborazione di alcune donne "civili" polacche impiegate presso le fabbriche di munizioni dei dintorni.
La rivolta si risolse in un bagno di sangue, i deportati ribelli vennero sterminati e le SS intrapresero una serie di ricerche su coloro che avevano collaborato a procurare l'esplosivo e aiutato a farlo pervenire all'interno del campo. Il risultato di tali ricerche fu l'impiccagione di quattro donne polacche il 6 gennaio 1945: Ròza Robota, Ella Garner, Estera Wajcblum e Regina Safirsztajn
.https://youtu.be/I6MJZnDV27U
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