mercoledì 8 giugno 2016

La lezione infinita


Cari amici,
sta proprio giungendo il termine, e per tutti noi si tratta del compimento di un’esperienza in comune, che poi, per voi, è quella del corso di studi medio-superiori  che vi ha portato alla maturità , prima degli studi universitari o di eventuali altre occupazioni.
Come ben sapete, per me si tratta del termine di quella che è stata  l’occupazione principale, dal 1977 ad oggi; mi rende meno solo il sentirmi accompagnato , con voi e da voi,a questa uscita, anche se poi ovviamente le strade da intraprendere saranno  differenti.
Come Virgilio, ho accompagnato il Dante-5 A LSA, fino alle soglie del Paradiso ; ora il Paradiso non può più attendere, e sono certo che tutti vi entrerete .
Sono contento del fatto di aver compiuto con voi, con la vostra classe in specifico, un percorso unico, su tutti i cinque anni, di aver visto nel settembre 2011 apparire all’allora 1 a dei frugoletti e frugolette, allora da tenere anche a bada nella loro curiosità  di conoscersi, provenendo da paesi e addirittura province diverse,  quando questa curiosità  esorbitava, anche per la presenza di qualche “fenomeno”, di avervi  visto crescere fino a diventare baldi e prestanti giovanotti e deliziose ragazze.
Di avervi visto crescere intellettualmente e spiritualmente, di aver potuto scambiare con voi studi , impressioni, opinioni , che lo studio della storia e della letteratura ci consentivano di  proporre.
Facilitato dal rapporto occupazionale degli ultimi quattro anni, ho potuto manifestarmi con voi con maggiore serenità, raccogliendo le energie che per mia sorte sono state ancora ,direi, buone.
Non ho mai avvertito i l bisogno di prendermi pause in più, se non quando la mia indole di viaggiatore proprio me lo impediva; ma si è trattato sempre di qualche giornata, tanto mi ha sempre fatto piacere la frequentazione quotidiana.
 Proprio oltre gli episodi svariati del quotidiano, restano le impressioni dei nostri due viaggi a Firenze e Liguria ; voi avete colto la mia sensibilità e passione al viaggiare e vivere delle giornate comuni, in questo senso, è stato per me molto piacevole, potrei dire che andare lungo la costa delle Cinqueterre accompagnandoci è stato qualcosa che rifarei ,più volte.
La vostra sensibilità,oltre nel dono per riparare dagli eccessi del sole , si è dimostrata nei versi che avete scelto per augurarmi ,e “rimembrare” ,questa partenza e il  ritorno, avendo compreso la passione che mi trasportava nello spirito di Friedrich Holderlin e in cui, con la vostra giovane e fresca intelligenza, siete subito entrati in sintonia. Avete avvertito, in quei versi recitati  in un mattino di maggio , il senso appassionante della vita, del conoscere, del viaggiare(in senso vario), che accomuna gli uomini e le donne migliori , con la curiosità e l'interesse per il nuovo, la nostalgia per quello che trascorre, la voglia di ritrovare  il tempo veramente  vissuto e cercarne del nuovo.
Ora mi arresto, vi aspetta la mattinata scolastica, e impegni importanti, finali, che certamente saprete affrontare, di sicuro prossimamente vi scriverò altri pensieri,  intanto a domani..

« Essere uno con il tutto, questo è il vivere degli dei; questo è il cielo per l'uomo […] Essere uno con tutto ciò che vive! Con queste parole la virtù depone la sua austera corazza, lo spirito umano lo scettro e tutti i pensieri si disperdono innanzi all'immagine del mondo eternamente uno […] e la ferrea fatalità rinuncia al suo potere e la morte scompare dalla società delle creature e l'indissolubilità e l'eterna giovinezza rendono felice e bello il mondo […] un dio è l'uomo quando sogna, un mendicante quando riflette […] »
(Hölderlin, Iperione)

2 commenti:

  1. Volevo ringraziare tutta la classe e in specifico lei prof per questi cinque meravigliosi anni di cui sento già la nostalgia!

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    1. Ho 65 anni, ma la nostalgia la sento già anch'io...
      https://youtu.be/Mc7P5g1yZQU

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