venerdì 10 giugno 2016

Colazione da Proust

Un anno di scuola, finire bene con una colazione da Proust.
Les madeleinettes assicureranno la memoria del tempo passato, tutte le conoscenze tornano alla mente, la lontananza è solo un'idea dello spazio applicata al tempo, che Bergson non condivide.
Suo è i l concetto di durata e ciò che registra la durata reale è la singola coscienza per la quale il tempo è inesteso e non divisibile, qualitativo ed eterogeneo, non misurabile ed irreversibile
Per Bergson l'idea di tempo 'scientifico', omogeneo e reversibile, quantitativo e calcolabile, che si limita a riprodurre l'idea dello spazio geometrico, deve essere rifiutata poiché totalmente inadeguata in quanto ciò che viene misurato non è l'intervallo di tempo in sé, ma solo una porzione di spazio

La vera durata, però, viene messa in secondo piano ed occultata dalle esigenze dell'azione e della comunicazione sociale; inoltre la comune idea di spazio influenza a nostra insaputa anche la vita interiore; "proiettiamo il tempo nello spazio [...] e la successione prende per noi la forma di una linea continua", mentre solo a tratti riconosciamo la caratteristica peculiare della nostra coscienza: il flusso di coscienza.

Solo in questi momenti possiamo capire la verità su di essa e scoprire che la psicologia sperimentale e associativa sia solo un modo per dare un'apparente scientificità alla visione deformata del senso comune.

Per Bergson la psicologia e la filosofia possono divenire rigorose solo accettando il fatto che i fatti di coscienza sono solo qualità pura e non ammettono misurazione, cioè rinunciando all'idea positivistica di ridurre la realtà spirituale all'ordine dello spazio e del numero.

Intanto, si parla molto della nostra cena di martedì: i professori sono stati sopresi dalla bellezza della vostra cordialità, che è irrotta dalla durata del tempo quinquennale delle nostre ore d'Italiano e Storia, dall'esperienza dei nostri viaggi, fino alla serata scorsa.

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