lunedì 20 giugno 2016

Joe Cox

In Inghilterra, a pochi giorni dal  referendum sulla “Brexit”, ritenuta altamente probabile nonostante le indicazioni in senso contrario di Cameron e Corbyn, un fanatico ammazza la parlamentare laburista ed europeista Joe Cox  al grido di “Britain first”.
Commentare l’episodio dell’assassinio di Joe Cox in Inghilterra prevede innanzitutto la considerazione preliminare che si tratta di un fatto orribile perpetrato da un nazista fanatico contro una deputata antifascista e antirazzista. Questo per sgomberare il campo da ogni tipo di polemica sotterranea. Si possono però svolgere anche una serie di considerazioni a margine dell’episodio, sulle sue ricadute e sull’effetto che avranno sulle prossime scadenze in Europa, in primo luogo sul referendum sulla Brexit
 Il progetto mondialista in atto, ben spiegato da Brzeziski nel suo “La Grande Scacchiera”, non prevede passi indietro. Bisogna continuare a lavorare per imporre il modello unico neoliberista in ogni parte del mondo, attraverso soprattutto la stipula di trattati transatlantici (TTIP) e transpacifici (TTP) che sanciscono di fatto il definitivo trasferimento dei poteri dal pubblico (gli Stati) al privato (multinazionali e banche d’affari). Se, nel mezzo di questo processo epocale, un Paese importante come l’Inghilterra scegliesse invece di valorizzare e riattualizzare il ruolo dello Stato nazione, quali rischi potrebbe correre in prospettiva il progetto massonico e globalista fin qui costruito con tanta cura e pazienza dai soliti aguzzini in doppio petto? Rischi gravissimi e potenzialmente fatali forse, perché un’ eventuale vittoria del “no” alla Ue  costituirebbe il classico detonatore di un malcontento diffuso che può far crollare l’intero infame edificio. I nazisti tecnocratici non possono assolutamente perdere il referendum del 23 giugno. Il 16 giugno, ad una settimana precisa dal voto, un fanatico uccide l’europeista Cox. A questo punto le possibilità sul tappeto rimangono essenzialmente due: o si è trattato di una fatalità oppure no. Nel primo caso c’è poco da aggiungere, cosa si può dire di fronte al gesto di uno squilibrato di orientamento nazista che, influenzato dalla durezza del dibattito politico, ha compiuto un atto scellerato? Nulla, al massimo è possibile invitare banalmente tutti ad “abbassare i toni”. Volendo approfondire la seconda ipotesi, invece, è lecito chiedersi preliminarmente “cui prodest” il barbaro omicidio di Joe Cox? 

Ancora oggi ci si interroga sulle reali dinamiche che portarono agli omicidi di J. F. Kennedy e Martin Luther King;; ancora oggi è avvolto dal mistero “l’incidente” che costò la vita a Mattei, e ogni giorno spuntano versioni diverse sul sequestro e l’assassinio di Aldo Moro.  Per non parlare dell’11 settembre e della fantomatica presenza di inesistenti armi di distruzione di massa che indussero Blair a fiancheggiare la sporca e ipocrita guerra americana in Iraq. Tutti interrogativi che affascinano perlopiù i soliti incalliti complottardi?






























































































































2 commenti:

  1. Roberto Pardini

    Visto che leggo cose terribili sulla morte della deputata laburista Joe Cox faccio alcune considerazioni personali al di là della tragicità in sè del fatto: 1) Joe Cox era una deputata di un partito rappresentante storico del movimento operaio inglese (al di là del fatto che si approvi o meno la politica laburista) ed è stata uccisa da un nazista: questo è un fatto gravissimo 2) Joe Cox era antifascista e antirazzista ed è stata uccisa da un fascista e razzista: secondo fatto gravissimo 3) Il fatto che i poteri mediatici europei sfruttino il fatto contro la brexit denota che sono disposti a tutto in modo assolutamente immorale (e visto che il comunismo per me è scelta politica e morale allo stesso tempo considero inaccettabile che i compagni usino lo stesso livello di immoralità al contrario) 4) Il fatto che le borse esultino perchè questo fatto allontana lo spettro della brexit dimostra che siamo comandati da un sistema globale immondo che va spazzato via al più presto (e questa lotta è molto ma molto più importante e decisiva di qualsiasi pur necessaria e sacrosanta brexit o rottura della UE)

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  2. Sergio Cararo
    si conferma che le classi dominanti in Gran Bretagna quando serve non vanno per il sottile. Do you remember David Kelly? Era l'esperto di armi chimiche "suicidato" erchè si era messo di traverso a Blair nella guerra in Iraq. I romanzi di Le Carrè non sono fantasia ma realtà e lui il "lavoro sporco" dei servizi britannici lo conosceva bene (ci aveva lavorato)

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