martedì 22 marzo 2016

Pasqua.Sacrificio, ma quando la redenzione?

Pèsach o Pesah (ebraico פסח), detta anche Pasqua ebraica, è una festività ebraica che dura otto giorni (sette nella sola Israele) e che ricorda la liberazione del popolo israelita dall'Egitto e il suo esodo verso la Terra Promessa.

Anche nell'Islam si festeggia la Pasqua.La Pasqua Islamica, l'Eid al-Adha, è la cosiddettafesta del sacrificio: tale celebrazione, infatti, ricorda il sacrificio del profeta Abramo, primo patriarca dell'islam, nei confronti del figlio Isacco.
Dio, infatti, mise alla prova la fedeltà di Abramo ordinandogli di sacrificare Isacco, sui figlio. Abramo obbedisce ma un angelo, scendendo dal cielo, blocca la mano di Abramo che già impugnava il coltello col quale avrebbe ucciso suo figlio.
E' semplice osservare come nel cristianesimo questo mito  si muti appena  , con il sacrificio del figlio di Dio, che è sacrificio apparente, perchè poi  Gesù risorge.
Le sia pur differenti religioni dimostrano le reciproche derivazioni e affinità, è  l’interpretazione politica che  ne corrompe l’identità servendosi dei fanatismi opposti .
il jihad è uno dei comandamenti fondamentali della fede, un obbligo imposto da Allah  a tutti i musulmani mediante la rivelazione. Tale obbligo si fonda sull’universalità della rivelazione musulmana: parola e messaggio di Dio si rivolgono a tutto il genere umano, ed è compito di coloro che l’hanno accettato quello di lottare incessantemente, per convertire o soggiogare coloro che non l’hanno fatto. E’ un obbligo che non conosce limiti di tempo o di spazio, e che deve protrarsi finché il mondo intero non abbia accolto la fede islamica o non si sia sottomesso al potere dello Stato islamico.
Secondo la tradizione musulmana, affinché questo avvenga, il mondo è diviso in due: la Casa dell’Islam (Dar al-Islam), in cui vigono le leggi musulmane e il potere dei governi musulmani, e la Casa della Guerra (Dar al-Harb), il resto del mondo, ancora abitato e governato dagli infedeli. Tra le due vige uno stato di guerra moralmente necessario e legalmente obbligatorio, fino al trionfo finale e inevitabile dell’Islam sulla miscredenza.
 L’assenza della rivoluzione del pensiero, prima ancora che della società, l’assenza di Illuminismo , di rivoluzioni come quella francese , hanno mantenuto la civiltà islamica molto vicino alle  condizioni medievali originarie.
Quanto sta avvenendo in questi anni, mette a dura prova  tutta la buona volontà umanitaria degli occidentali :a Parigi, Londra, Bruxelles ,in ogni grande città, si creano quartieri dove lo spirito della legge è altro dai principi  dell’occidente .
Abbiamo  forze che si oppongono all’integrazione, estranee all’illuminismo, costituite da razzismi opposti, anche di motivazione religiosa, oltreché etnica e politica, sia da parte della popolazione occidentale più retriva, sia di quella islamica più integralista.
E così i sacrifici umani continuano, e non se ne vede il fine speranzoso ,redenzionale..questa  l’amara verità d i questa Pasqua di sangue.


P.S.Quanto sta avvenendo in questi giorni, crea uno sconcerto ancora maggiore. Viene arrestato finalmente Salah,il terrorista che non si era fatto esplodere, e che tuttavia viveva abbastanza palesemente nel quartiere arabo di Bruxelles, dunque non soggetto alle ritorsioni dell'Isis, che come si diceva avrebbe giustiziato il disobbediente. .Arrestato, dice che non ne poteva più, ma che intanto stava preparando altri attentati!!! così, antistress...E di lì a poco, gli attentati esplodono realmente , provenienti probabilmente dallo stesso focolaio di Moelembek...allora, in questo gioco dell'assurdo, quale la logica? Quella che costoro possono fare ormai  il bello e il cattivo tempo?perchè a posteriori si viene a conoscere quasi tutto, ma non scatta la soffiata che può far fermare preventivamente gli attentatori?
Va ormai creata un'organizzazione che preveda, all'interno di questi quartieri divenuti arabi, a Parigi, Bruxelles, Londra, in ogni dove, una polizia locale, araba, che collabori in modo stretto con le autorità di polizia centrali .Se la comunità accetta, dimostra sincerità di collaborare, va rispettata e garantita con tutti i diritti che l'illuminismo europeo ha creato.Chi non ci sta, chi dimostra ostilità,e voglia di garantire piuttosto la delinquenza e il terrorismo,deve ritornare ai paesi di origine.



































































































































































5 commenti:

  1. Il primo commento su questo nuovo blog aggiornato purtroppo non riguarda un fatto piacevole. L'Europa è nuovamente sconvolta da atti terroristici e questa volta ad essere colpita è Bruxelles. I dati a tre giorni dall'accaduto continuano a cambiare: 300 feriti di cui 61 molto gravi e più di 30 morti. Le prime due esplosioni hanno colpito alle 8 del mattino l'aereoporto di Zaventem; un'ora dopo un kamikaze si è fatto esplodere in una fermata della metropolitana vicina alle sedi dell'UE.Nelle ultime ore è emerso che il vero obiettivo dovevano essere le centrali nucleari.

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  2. E adesso dopo il Belgio il tutto avviene anche al di fuori della nostra Europa. Il giorno di Pasqua l'Isis attacca e uccide circa 60 persone in Pakistan. Il Pakistan che, dopo l'Indonesia ospita il maggior numero di persone di fede islamica nel mondo. Purtroppo pero tutto ciò non fa scalpore come Parigi o Bruxelles non essendo " abbastanza vicino" a noi.
    Vengono uccisi civili, tra cui molto cristiani, che festeggiavano la Pasqua.

    Comunque mi trovo perfettamente d'accordo con l'articolo quando fa notare che l'islamismo non ha passato ideologie e correnti come il Romanticismo, l'illuminismo e tutti i principi di uguaglianza e libertà che il mondo occidentale ha vissuto. L'islamismo è ancora in quella fase medievale, quella fase che ha avuto il "nostro" caro cristianesimo che ha portato alle Crociate rendendolo l'ideologia responsabile di maggior numero di morti nella storia.

    Bisogna trovare una soluzione, che non è sicuramente quella di odio e di razzismo che tanto piu sta crescendo oggi con personaggi come Salvini, Trump o Putin. Ma neanche quella di lasciar creare piccoli centri autogestiti nella città senza un minimo di controllo ( ottima l'idea dell'articolo della coalizione tra polizie).
    Bisogna trovare una soluzione.

    Tommaso Paris

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  3. Siamo in una situazione molto delicata, abbiamo gia vissuto qualcosa di simile negli anni passati della storia, ma come dice l'articolo questo non lo ha ancora passato l'islam. Si tratta della vita di milioni di persone, dei moltissime vittime e famiglie che vivono nel terrore, ma ovviamente di tutto ciò si parla meno , come dice Tommaso, rispetto agli avvenimenti accaduti in Europa. Ciò non toglie la gravità degli avvenimenti. Secondo me bisognerebbe sensibilizzare di più la gente riguardo a questi fatti che avvengono ogni giorno in oriente. E' difficile trovare una soluzione a questo problema, poichè non è facile entrare nella mentalità di questo "movimento religioso". Infatti, il nostro professore di religione ci ha fatto capire che si possono trovare nelle scritture dell'islam ciò che questi terroristi fanno.Molti comandamenti, come il jiahd, sembra vengano fraintesi, questo lo pensa anche la maggior parte della popolazione islamica.Ma questi atti commessi da un "gruppo radicale" fanno sorgere in molte persone un po di razzismo. Secondo me è anche giusto aiutarli e dare un contributo nel possibile, per risolvere questo conflitto. UN conflitto che non si può dire religioso poichè la religione non centra, seppure aventi diverse sfumature" è la interpretazione politica che ne corrompe l'identità servendosi dei fanatismi opposti"

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  4. Bell'articolo!
    Una lettura molto interessante, purtroppo che riprende fatti appena avvenuti molto tragici e che ci fanno riflettere...
    Sono molto d'accordo con paris riguardo:
    "Bisogna trovare una soluzione, che non è sicuramente quella di odio e di razzismo che tanto piu sta crescendo oggi con personaggi come Salvini, Trump o Putin. Ma neanche quella di lasciar creare piccoli centri autogestiti nella città senza un minimo di controllo ( ottima l'idea dell'articolo della coalizione tra polizie).
    Bisogna trovare una soluzione. "

    Oltre all'atrocità dei fatti che quotidianamente ormai avvengono nel mondo e che sicuramente lasciano in me terrore, un'altra preoccupazione è quella che tra i miei compaesani, e non solo, accresca l'odio contro tutti i musulmani e stranieri..
    Sta diventando un mondo difficile, "pericoloso" in cui ho quasi paura a voler far crescere i miei futuri figli..

    Ma non bisogna disperare!
    No all'odio contro "il diverso" !
    Bisogna impegnarsi per trovare soluzioni costruttive e pratiche che aiutino il mondo attuale a migliorare la collettività e convivialità!

    Elisa P.B.

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