martedì 25 febbraio 2014

Cosa c’è dietro la rivolta in Ucraina


Dopo l'interessante discussione di questa mattina in classe, vorrei proprovi questo articolo, per rendervi un pò l'idea...

Cosa c’è dietro la rivolta in Ucraina

Scritto da Luca Scialò on . Postato in Esteri Italia 24 ore

Immagine dei ribelli ucraini
L’Occidente ha interessi affinché l’ex Repubblica socialista sovietica entri nell’ambito Ue. Ma anche l’America. Non a caso telefonate di congratulazioni sono giunte alla Tymoshenko e a Vitali Klitschkó
E così, dopo mesi di proteste iniziate a fine novembre (ne abbiamo parlato qui) diventate autentica guerra civile negli ultimi giorni, il Presidente Viktor Yanukovych è stato deposto e si è dato alla fuga. Il primo effetto di ciò è stata la liberazione, dopo 5 anni di detenzione, di Yulia Tymoshenko, divenuta icona di libertà e giustizia da parte dei ribelli. Yulya Tymoshenko già ieri sera, appena scarcerata, è andata ad arringare la folla – alcune decine di migliaia di persone – che si assiepava in una piazza Indipendenza ancora occupata dalle barricate e dai fortini degli ‘insorti’. Li ha incitati a continuare, finché tutto ciò che rappresenta il governo precedente – e la Russia, e i partiti di sinistra – non sarà spazzato via.
Ma quanto successo in Ucraina è tutto frutto della rivolta popolare? L’Occidente si è limitato solo a fare il tifo per i ribelli o si è spinto oltre? La Tymoshenko è uno stinco di santo così come viene dipinta dagli occidentali? A guardare la sua biografia non sembrerebbe…

Le congratulazioni degli occidentali

E’ significativo che il primo atto politico di Yulia Tymoshenko sia stata una telefonata alla cancelliera tedesca Angela Merkel, che l’ex premier appena uscita di galera incontrerà presto personalmente, come ci ha tenuto a far sapere. Anche il leader della destra repubblicana statunitense John McCain – che qualche mese fa andò ad aizzare piazza Maidan contro “il regime” – rivendica di aver subito telefonato alla Tymoshenko e a Vitali Klitschkó.
Sul fronte internazionale, forse per cercare di recuperare rispetto al protagonismo dell’UE e dell’asse Germania-Francia-Polonia in particolare, Stati Uniti e Fondo monetario internazionale si sono affrettati ieri ad annunciare che sono pronti ad aiutare l’Ucraina e a concedere aiuti economici a Kiev, alla quale ora non è detto che arriveranno i 15 miliardi di dollari promessi dalla Russia. Abbastanza esplicita una affermazione del Ministro del Tesoro USA, Jacob Lew, quando ha rivendicato il fatto che Washington «lavora insieme con altri paesi per assistere l’Ucraina nei suoi sforzi sulla strada del ritorno alla democrazia, alla stabilità e alla crescita». «Siamo pronti a impegnarci», ha rilanciato Christine Lagarde capo del Fmi, «pronti ad aiutare con un’analisi della situazione prima, naturalmente, di giocare il nostro ruolo, come è solito fare il Fondo in situazioni del genere».

Il quadro politico e l’avanzata dell’estrema destra

A Kiev intanto il golpe procede spedito e apparentemente senza ostacoli, sotto la copertura di decisioni adottate nelle ultime ore da una Rada militarizzata dalle ormai ex opposizioni e guidata da ieri dal braccio destro di Yulia Tymoshenko, Oleksandr Turcinov (ex capo dei servizi segreti), appena eletto capo dell’assemblea elettiva e, sulla base della quasi ripristinata costituzione del 2004, anche presidente della Repubblica pro tempore.
Un Parlamento ucraino sotto il controllo delle milizie di Svoboda e di quelle ancora più irrequiete dei gruppi fascisti riuniti nel ‘Pravyi Sektor’ che, armi alla mano, hanno preso possesso di praticamente tutte le sedi istituzionali nella capitale e nelle regioni occidentali e che decidono chi e quando può entrare nell’Aula dove la nuova maggioranza sta rapidamente imponendo le misure chieste da piazza Maidan negli ultimi mesi.
Mentre in tutto il paese si segnalano scontri, aggressioni, assalti a sedi politiche e sindacali da parte dei dimostranti oltranzisti o più spesso da parte di squadracce ben organizzate dei partiti di estrema destra, nei territori orientali e meridionali dell’Ucraina comincia a farsi seriamente strada l’idea che al colpo di stato filoccidentale e autoritario occorra rispondere con una separazione in due del paese.
All’Ucraina converrà davvero allontanarsi dalla Russia ed entrare nell’Unione europea? Chissà se gli ignari manifestanti presenti ieri a Piazza Maidan hanno mai sentito parlare di Troika, austerity, tagli, sacrifici…

6 commenti:

  1. Sapevo che in Ucraina c'era il rischio di una guerra civile ma, non conoscevo tutte queste informazioni. In Ucraina i ministri sono fuggiti, il presidente ha tentato la fuga in Russia e i dimostranti anti-governativi hanno fatto irruzione nella sua residenza. Dopo tre anni di carcere Yulia Timoshenko lascia la cella di Kharkiv e arriva in piazza Maidan a Kiev per parlare ai manifestanti; l'accoglienza è trionfale: l’ex premier arringa la folla seduta su una sedia a rotelle. “Ucraina libera!” grida.”Se qualcuno vi dice che avete finito il vostro lavoro e dovete andare a casa non gli credete: dobbiamo andare avanti fino alla fine. Oggi l’intero nostro Paese può vedere il sole e il cielo perché la dittatura è caduta, non grazie ai politici e ai diplomatici, ma grazie a coloro che sono scesi in strada riuscendo a proteggere le loro famiglie e il loro Paese”. La leader omaggia i morti di questi giorni di proteste chiamandoli “eroi”. “Ora – aggiunge – dobbiamo fare di tutto per assicurare che i manifestanti non siano morti invano”. Annuncia di candidarsi alla guida del Paese e l’appuntamento per le urne è già stato fissato al 25 maggio dal Parlamento. Ma Yanukovich ai microfoni di una tv locale grida al golpe e dichiara: “Non mi dimetto. La crisi politica a Kiev è come l’ascesa dei nazisti“. Intanto si concretizza il rischio che la crisi di questi mesi porti il paese a una frattura netta tra l’est (filorusso) e l’ovest (filoeuropeo). I deputati orientali e meridionali fedeli a Yanukovich, riuniti a Kharkiv, città al confine con la Russia, affermano: ”Il Parlamento di Kiev non è legittimo”.

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  2. Ho seguito questo argomento fin dal primo momento che è scoppiato il caos in Ucraina in quanto, come già detto in classe, in casa con me vive una signora Ucraina: lei ha contatti diretti costanti con la sua famiglia che sta in Ucraina per via telefonica e spesso vengo a conoscenza di notizie ancora prima che arrivino sulle nostre televisioni.
    Sono assolutamente d’accordo con chi ha scritto questo articolo sul fatto che la Tymoshenko non sia uno stinco di santo in quanto, quando era al potere, aveva stipulato un accordo con Putin che prevedeva l’acquisto del gas ucraino in Russia ad un costo maggiore rispetto a tutto il resto dell’Europa portando la maggioranza della popolazione alla miseria.

    Sono anche assolutamente contraria ad una divisione della nazione: perché una nazione come l’Ucraina che ha enormi quantità di ricchezze territoriali come petrolio, gas, carbone, acciaio, oro, terra per coltivare adatta per ogni agricoltura, boschi deve cedere una parte di tutto questo ad un altro stato che non vuole assolutamente il bene dell’Ucraina e una loro espansione economica?? Tutti questi beni da me elencati si estendono su un territorio che ha una grandezza doppia della nazione italiana!!

    Sono molto contenta che ora nazioni come Romania, Polonia, Repubblica Ceca .. vadano in aiuto dei feriti degli scontri, e li portino nelle loro nazioni per avere cure mediche

    CAUSE CHE HANNO PORTATO ALLO SCONTRO:
    -popolo in miseria e povertà;
    -mancanza di lavoro
    -stipendi bassi (la maggior parte delle famiglie che riescono ad arrivare a fine mese è perché hanno un parente che lavora all’estero che manda i soldi in Ucraina)
    -medicina: l’assistenza sanitaria deve essere pagata personalmente e non solo: quando uno deve subire interventi deve procurarsi a sue spese garze, siringhe e quant’altro…
    -le strade dei paesini di notte non sono illuminate


    Una normale persona in un mese guadagna all’incirca 1200 gryevna che corrispondono a circa 100-120 euro. Un paio di stivali invernali di pelle (in inverno la temperatura raggiunge i 30 gradi sotto zero ) costano circa 120 euro!!!! Come fa una famiglia a permettersi vestiti caldi e in più pagare gas, luce, cibo e altro??!

    Yanukovych non ha fatto niente per aiutare questo popolo!!!!!!

    Il popolo ucraino è sempre stato un paese molto pacifico: è tutta la vita che si difende e ora ha il diritto di ribellarsi per fare della loro nazione un posto pacifico in cui far crescere i propri figli senza il timore che debbano stare al cospetto di una dittatura con al comando persone che pensano solo alla propria ricchezza e ai propri interessi!!

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  3. Devo essere sincera:non so quasi nulla su questo argomento. Nonostante abbia rapporti con persone ucraine (badanti e varie persone) e nonostante ascolti il telegiornale ogni giorno più volte al giorno(soprattutto la parte economica) (per obbligo di mio fratello…scherzo lo faccio perché è importante sapere ciò che accade intorno a noi) ammetto di non essermi mai troppo interessata alle notizie che arrivano da questa nazione. Probabilmente la nostra superficialità stà nel fatto che viviamo in un Paese che malgrado i numerosi disagi, problematiche e via dicendo, ci offre pace e serenità. Non vivendo in una nazione in guerra o priva di diritti (anche se su questo punto avrei da discutere) non possiamo capire a fondo lo stato d’animo egli abitanti che convivono con tali situazioni. Ho colto l’occasioni della pubblicazione di tale articolo e dei vari commenti per saperne di più. Non credo di voler aggiungere altro in quanto sarebbe ripetitivo dire che il presidente a tentato la fuga nella limitrofa Russia e che la donna che ora vediamo spesso in tv sulla sedia a rotelle ossia Yulia Timoshenko dopo aver trascorso degli anni in carcere si è fatta portavoce del movimento del quale noi oggi stiamo parlando.

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  4. Grazie per il tuo lavoro e la tua testimonianza...è un discorso lungo, la ribellione del popolo ha sue ragioni e una sua onestà, è anche vero che c'è chi è pronto ad approfittarsene (come recita l'articolo: il capitalismo tedesco, quello americano ed europeo: ed attenzione: i capitalisti, non i popoli occidentali , che finirebbero per essere investiti dei costi di assistenza ,non dei guadagni!). Pare ci sia una differenza fra l'ovest ucraino, dove c'è molta disoccupazione e la gente vive in parte notevole per il lavoro delle badanti e lavoratori in genere che dall'estero mandano risparmi, e l'est dov'è più industria, bacini minerari e una maggior "protezione" russa.

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    1. Si, è un discorso molto lungo quanto interessante! Ovviamente c'è sempre chi in occasioni come queste cerca di approfittarsene! Posso confermale la differenza fra est e ovest: a ovest appunto come dice lei, la maggior parte della popolazione vive grazie al lavoro di parenti all'estero, (è da li che arriva la signora che vive con me), mentre all'est vi è una grande risorsa di industrie minerarie, carbone, acciaio in mano agli oligarchi che però tengono per se tutto il ricavo che quel terreno offre lasciando così la popolazione in povertà!!

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