lunedì 28 ottobre 2013

Thessaloniki 2014: European Youth Capital City

Nea Metropolis hotel

10 commenti:

  1. Può anche essere retorica, ma in un pomeriggio di fine ottobre, nella modestia dell'ex quartiere ebraico , il sorriso di una madre, una speranza per il piccolo Teodoro..

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  2. Attuale Salonicco. Seconda città della Grecia per popolazione e importanza commerciale e finanziaria.
    Fondata nel 316 a.C. prese il nome dalla moglie del re che la fondò.
    La storia degli ebrei a Salonicco ha origine fin dal primo secolo dell'era volgare. La città di Salonicco ospitava un'importante comunità ebrea di origine sefardita.
    Nel corso della seconda guerra mondiale la comunità ebraica subì la deportazione in massa nei campi di sterminio della Germania.
    Il 28 ottobre 1940 Mussolini decise d'invadere la Grecia in seguito al rifiuto del dittatore Ioannis Metaxas di accettare il suo ultimatum. Ne seguì la battaglia di Grecia alla quale gli ebrei presero parte, 12 898 di questi furono ingaggiati nell'armata greca.
    La Grecia del Nord e quindi Salonicco furono occupate dai tedeschi, mentre il sud cadde sotto le mani degli italiani che durante il periodo dell'occupazione, non applicarono una politica di persecuzione anti ebraica. A Salonicco i tedeschi, entrati il 9 aprile 1941, misero in atto misure antisemite in modo progressivo.
    Cominciarono ad apparire avvisi nei quali veniva interdetto agli ebrei l'ingresso ai caffè, in seguito li si obbligò a separarsi dalle radio riceventi. Il rabbino capo di Salonicco, Zevi Koretz, fu arrestato dalla Gestapo il 17 maggio 1941 ed inviato in un campo di concentramento vicino a Vienna, dal quale ritornò alla fine di gennaio del 1942 per riprendere il proprio ruolo.
    Nel giugno del 1941 la commissione Rosenberg sequestrò gli archivi ebraici, inviando tonnellate di documenti all'istituto nazista di ricerche ebraiche a Francoforte. Gli ebrei soffrivano la fame come il resto della popolazione, il regime nazista non poneva alcuna importanza all'economia greca. Si stima che nel 1941-1942 in città morivano di fame sessanta ebrei al giorno.
    54 000 sefarditi di Salonicco furono spediti nei campi di sterminio nazisti. Circa il 98% della popolazione ebraica della città conobbe la morte durante la guerra. Solo in Polonia gli ebrei hanno conosciuto un tasso di distruzione maggiore.

    Dei sopravvissuti ai campi di sterminio alcuni scelsero di non ritornare in Grecia ed emigrarono in Europa occidentale, in America o nella Palestina mandataria, altri presero la via del ritorno.
    L'arrivo a Salonicco fu uno choc aggiuntivo, i superstiti erano spesso gli unici sopravvissuti della propria famiglia e trovarono le proprie case occupate da famiglie greche che le avevano acquistate dai tedeschi.In un primo tempo dovettero essere ospitati nelle sinagoghe. Fu istituito un comitato ebraico (Komite Djudio) per censire il numero di superstiti ed ottenere dalla Banca Nazionale di Grecia la lista di 1.800 case vendute a greci. Alcuni ebrei, salvati dalla deportazione da greci, scelsero di convertirsi alla Chiesa cristiana ortodossa. Alcuni superstiti dei campifecero la stessa scelta. Vi furono anche numerosi matrimoni nell'immediato dopo guerra, poiché i superstiti desideravano riformarsi la famiglia che avevano perduto.[37] Un superstite racconta:
    « Tornai in una Salonicco distrutta. Speravo di ritrovare mio fratello adottivo ma seppi da voci che era morto di malaria a Lublino. Sapevo che i miei genitori erano stati cremati nei loro primi giorni al campo di sterminio di Auschwitz. Ero solo. Gli altri prigionieri che erano con me, anche loro non avevano più nessuno. In quei giorni mi legai ad una giovane donna che avevo conosciuto a Bruxelles. Non ci separavamo mai uno dall'altro. Entrambi eravamo sopravvissuti ai campi. Dopo poco tempo ci sposammo, due rifugiati che non avevano nulla, non c'era neppure un rabbino per darci la benedizione. Il direttore di una scuola ebraica servì da rabbino e ci sposò e così cominciai una nuova vita. »




    Non ero a conoscenza di questo pezzo di storia! Argomento molto interessante e toccante!
    Fonti prese da internet

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    1. Mi mancava Salonicco, sulla strada fra Atene e Istanbul, così già dall' estate avevo deciso di andarci ..la città ci ha offerto molti monumenti macedoni, romani, ebraici, bizantini e ottomani..Si celebrava la festa di san Demetrio, patrono della città, ma anche la fine della 2 guerra mondiale e dell'occupazione nazifascista.

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    2. è sicuramente un luogo di patrimonio artistico e culturale ma i fatti accaduti nel periodo nazista e fascista sono episodi che mi hanno fatto riflettere molto... Noi, a volte, ci fermiamo a riflettere sui fatti accaduti ma credo che nessuno possa realmente immaginare cosa effettivamente provavano le persone coinvolte i questi episodi... subivano violenze, provavano paura... è incredibile pensare a quanti civili innocenti abbiano perso la vita senza motivo...

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  3. Premetto che mi concederò due commenti su questo argomento. Thessaloniki è il nome greco dell’antica città di Tessalonica dell’ odierna città di Salonicco, noto centro della regione greca di Macedonia. Siccome penso che ciò che si è oggi derivi da ciò che si era in passato vorrei approfondire prima di tutto la sua storia. La città venne fondata attorno al 315 a.C. da Cassandro, Re dei Macedoni, nelle vicinanze o sul luogo dove sorgeva l'antica città di Therma e diversi altri villaggi. Cassandro le diede il nome di sua moglie Tessalonica, che era anche sorellastra di Alessandro Magno. Ella venne così chiamata dal padre, Filippo II di Macedonia, per commemorare la sua nascita nel giorno in cui egli ottenne una vittoria sui Tessali. Entrò poi a far parte dell’Impero Romano dove fu un importante punto tra la strada romana che collegava Costantinopoli a Durazzo. Dopo essersi schierata dalla parte di Ottaviano e Antonio contro Cassio e Bruto, venne dichiarata 'città libera', col suo dèmos, la sua bulè e con magistrati propri (i politarchi). Essa ospitava una considerevole colonia ebraica e fu uno dei primi centri della cristianità. Nel suo secondo viaggio missionario, San Paolo predicò nella sinagoga della città, la principale in quella parte di Macedonia, e gettò le fondazioni di una chiesa, cacciato poi dagli Ebrei. Salonicco ottenne un santo patrono, san Demetrio di Tessalonica, nel 306. Egli era un proconsole romano di Grecia sotto l'imperatore Massimiano, venne martirizzato a Sirmium, (Serbia) e le sue reliquie sono tuttora ospitate e venerate a Salonicco. Nel IX secolo, i bizantini decisero di spostare il mercato per i prodotti provenienti dalla Bulgaria da Costantinopoli a Salonicco. Durante il Medioevo passò dai musulmani ai Normanni di Sicilia e ancora con i Bizantini che la cedettero alla Repubblica di Venezia. In seguito la sua importanza era dovuta al grande porto costruito nel 1901 dai commercianti albanesi. La città ha costituito un unicum al mondo, in quanto popolata in maggioranza da ebrei (in gran parte sefarditi, espulsi dalla Spagna e dal Portogallo dopo il 1492). Salonicco fu il principale obiettivo della prima guerra dei Balcani del 1912, durante la quale venne conquistata dalla Grecia alla Bulgaria. Durante la prima guerra mondiale, una grossa forza di spedizione alleata sbarcò a Salonicco, tra cui un corpo di spedizione italiano per usare la città come base per un'offensiva contro la Bulgaria alleata della Germania. Nel 1917 gran parte della città venne distrutta da un grande incendio di origine sconosciuta, probabilmente accidentale. Il progetto dell’architetto Hebrard spazzò via le caratteristiche orientali di Salonicco e la trasformò in una città di stile europeo. Una conseguenza dell'incendio fu la distruzione delle abitazioni e dei beni di quasi metà della popolazione ebraica, che fu costretta a emigrare e rapidamente rimpiazzati dai profughi di un altro disastro, noto anche come Catastrofe dell'Asia Minore, pochi anni dopo la guerra, quando grandi gruppi di greci vennero espulsi dalla Turchia nel 1922 a seguito della guerra greco-turca. La città di conseguenza si espanse enormemente. Venne soprannominata "La capitale dei rifugiati" e "Madre dei poveri". Salonicco cadde davanti alle forze della Germania nazista nel 1941 e rimase sotto occupazione tedesca fino al 1944.

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  4. E’ stata Capitale Europea della Cultura nel 1997 e ha due università: quella di Aristotele, la più grande università greca (fondata nel 1926), e l'Università di Macedonia. Salonicco è un'importante città portuale e un importante centro commerciale e industriale. Le industrie locali producono olio, acciaio, prodotti petrolchimici, tessili, macchinari, farina, cemento, farmaceutici, e liquori. La città è anche un importante snodo per i trasporti dell'Europa sud-orientale. La città è caratterizzata da un clima mediterraneo, a nord di Salonicco invece il clima è quello tipico dei Balcani. In inverno sono comuni le gelate e non è raro assistere ad abbondanti nevicate. D'estate picchi di temperatura dell'ordine dei 40 gradi non sono fuori dalla norma. Il comune di Salonicco in senso stretto conta 363 987 abitanti, mentre l'area urbana che si estende su una baia del Golfo Termaico alla testa della penisola Calcidica, ha in totale circa un milione di abitanti. Monumenti da visitare sono: la Torre Bianca simbolo della città di Salonicco è un bastione che un tempo faceva parte delle mura difensive della città ma che oggi figura completamente isolato; Aghios Georghios (Rotonda di Salonicco), eretta al tempo dell'imperatore Galerio intorno al 306 d C. come tempio dedicato a Giove o come mausoleo dello stesso Galerio; Arco di Galerio (Kamara),per commemorare la vittoria dell'imperatore sui Sasanidi; Rovine del palazzo di Galerio; Chiesa dei Santi Apostoli; Chiesa di Agia Sofia della quale ne abbiamo parlato anche con il prof. Pescio. Basilica dell'VIII secolo con pianta a croce greca, sorge sul luogo di una chiesa del V secolo d. C. distrutta dal terremoto del 620. Al tempo dell'impero latino di Costantinopoli (1204-1261) fu trasformata in cattedrale cattolica e in epoca ottomana in moschea. Il tempio è iscritto nella lista dei Patrimoni Mondiali dell'Umanità. Continuo con Aghios Demetrios, la chiesa di San Demetrio sorge sul luogo stesso del martirio del Santo. Nel 1988 il tempio fu proclamato "Patrimonio Mondiale dell'Umanità". Deve la sua fama ai mosaici che decorano le mura interne raffiguranti le opere e la vita del santo. Piccola checche per noi italiani, padri del buon cibo è: la bougatsa è considerata il tipico dolce di Salonicco, un impasto ripieno di crema dolce, formaggio o carne tritata. Se posso permettermi vorrei una sua opinione su questa città che, mi sembra di aver capito, lei abbia visitato quest’estate e dal suo viaggio derivino queste fotografie. Dalle immagini ci appare un bel panorama, nella terza troviamo contemporaneamente un Audi, una ragazza vestita all’ ”occidentale” e una donna con il velo. Volevo inoltre sapere se ha incontrato parecchi turisti o se non è molto conosciuta e quindi se è o meno una meta per le vacanze.


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    1. M'incuriosisce che abbiate parlato con Pescio di Santa Sofia di Salonicco....sicura non sia quella ben più famosa di Istanbul?
      Non questa estate, sono stato recentemente, settimana scorsa..pensavo meno frequentata da turisti, data la stagione, invece un po' di movimento c'è. Essendo stato parecchie volte ad Atene, e due ad Istanbul ,mi mancava questa, che certo è città minore delle due capitali, ma ha un suo fascino: ha impronte dell'antica Macedonia di Filippo e Alessandro, impronte romane, bizantine, ebraiche, turche..e infine è anche la porta dei Balcani, perché se questa Macedonia è oggi provincia greca,non dimentichiamo che esiste più all'interno la repubblica di Macedonia, ex jugoslava. Sono molto interessanti il Museo archeologico e quello bizantino, mentre non ho visitato quello ebraico e soprattutto quello macedone a circa 50 km. dalla città, verso Pella , la capitale di Filippo.Mi riprometto di tornarci, sono solo due ore di volo da Milano .Ha certo meno attrattive di Atene e Istanbul, però vale la pena tant'è vero che viene scelta come capitale giovane per il prossimo anno.Pare sia pregiata anche per musei d'arte moderna e contemporanea, per chi ne è appassionato.Infatti ho visto un palazzo di una Biennale, la 4°... mi hai dato modo di parlare di questa città, in classe purtroppo manca il tempo, poi alcuni non sono interessati (non che l o siano ad altri argomenti scolastici, ma a quelli sono tenuti...)

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    2. mi viene da sorridere per l'ultima affermazione.la ringrazio molto!a me sembra proprio la chiesa di S.Sofia di Salonnico che abbiamo accennato con il prof Pescio l'anno scorso, però adesso mi fa sorgere il dubbio.

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  5. La Capitale europea della gioventù è il titolo assegnato ad una città europea per la durata di un anno, durante il quale si è data la possibilità di mostrare la sua giovinezza legata alla culturale, alla vita sociale, alla politica, all’ economica e allo sviluppo. La Capitale Europea dei Giovani è un'iniziativa del Forum europeo della gioventù, la prima capitale è stata scelta nel 2009, L'attuale capitale è Maribor. Questa mira a promuovere la cooperazione tra i giovani, cercando di migliorare la vita quotidiana dei giovani nella città scelta come capitale, non solo per la durata dei festeggiamenti, ma anche dopo. Aiuta i giovani ad essere informati e coinvolti attivamente nella società e ad avere più opportunità; come vediamo dalla foto infatti una madre sorride sperando che il figlio possa avere un futuro migliore. Nel 2014 la capitale è stata Salonicco, capoluogo della periferia greca della Macedonia Centrale. La città presenta trecce di dominazione bizantina ma, si nota la presenza di una numerosa comunità ebraica. E’ caduta di fronte alla Germania nazista nel 1941 e rimase sotto occupazione tedesca fino al 1944; la città venne ricostruita dopo la guerra ma, venne distrutta nuovamente da un terremoto. E’ molto importante per l’architettura bizantina e paleocristiana che è stata nominata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Nel 1997 Salonicco divenne capitale europea della cultura; la Torre Bianca è considerata il simbolo della città, altre costruzioni importanti sono l’arco e la tomba di Galerio, la Chiesa di San Demetrio, la Basilica di Santa Sofia ( noi con Pescio abbiamo studiato una basilica con lo stesso nome ma che si trova a Istanbul) e la Chiesa di Santi Apostoli.

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  6. Io ho la fortuna di poter essere stato in questa zona greca. Ero molto piccolo e insieme ai miei genitori ho girato e visitato quasi tutta la penisola greca, dal Peloponneso fino ad alcune isolette nel Mar Mediterraneo, e sono stato anche a Salonicco ma sfortunatamente non ricordo niente di questa città.
    Seconda città della Grecia per popolazione e importanza commerciale e finanziaria, Salonicco vanta interessanti musei e chiese dagli splendidi mosaici molte delle quali sono considerate capolavori del periodo paleocristiano e bizantino.
    Salonicco fu fondata nel 316 a.C. da Cassandro, re di Macedonia. La città prese il nome di Thessalonika dalla moglie del re, sorellastra maggiore di Alessandro Magno. Negli anni del dopoguerra Salonicco, come tutte le altri grandi città greche, fu presidiata da forze militari e rimase al riparo dalle azioni dei partigiani che avevano rifiutato di deporre le armi scatenando una guerra civile che si protrasse fino al 1949. A quel tempo Salonicco era tutto un brulicare di piccole attività commerciali e manifatturiere che trovavano sbocco unicamente nel suo porto dato che le vie di comunicazione terrestri erano state interrotte dall'azione dei partigiani. Questa febbrile produzione di beni di prima necessità le valse il titolo di "grande madre dei poveri" (Thessaloniki mou megali ftochomana) nel senso che essa, come una madre amorosa, riusciva a tirar su i suoi figli con decoro nonostante le avversità del momento. La storia degli ebrei a Salonicco ha origine fino dal primo secolo dell'era volgare. La città di Salonicco ospitava, fino alla seconda guerra mondiale, un'importante comunità ebreadi origine sefardita. È l'unico esempio conosciuto nella diaspora ebraica dove una città di tale grandezza ha conservato una maggioranza di popolazione ebraica per più secoli. Arrivati principalmente a seguito dell'espulsione dalla Spagna nel 1492 (Decreto di Alhambra), gli ebrei sono indissolubilmente legati alla storia di Salonicco e l'influsso di questa comunità tanto sul piano culturale quanto su quello economico si è fatto sentire in tutto il mondo sefardita. La comunità ha conosciuto un'età dell'oro nel XVI secolo, seguita da un declino relativo fino alla metà del XIX secolo, epoca in cui ha iniziato un'importante modernizzazione, sia economica che culturale. Essa ha preso un corso tragico in seguito all'applicazione della soluzione finale del regime nazista, che si è tradotto nella eliminazione fisica della stragrande maggioranza dei membri della comunità.
    Infine volevo aggiungere a ciò detto Gatto che le università a Salonicco non sono due ma bensì tre, includendo l’Istituto Tecnologico Alessandrino.

    Tommaso Paris

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