martedì 26 marzo 2013

I BAMBINI DROGATI AI TEMPI DI DICKENS


I bambini drogati ai tempi di Dickens

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Il lato oscuro della rivoluzione industriale nei rapporti dei medici inglesi


Leggiamo le seguenti parole non con lo spirito e l’assuefazione di oggi, ma con i sentimenti di un attento viaggiatore straniero nell’Inghilterra del 1845: «Una volta feci il viaggio per Manchester in compagnia di un borghese e gli parlai delle pessime e malsane costruzioni, delle condizioni orribili dei quartieri operai, dichiarando di non aver mai visto una città costruita peggio. Quell’uomo ascoltò tutto ciò tranquillamente, poi mi salutò dicendo: «And yet, there is a great deal of money made here» cioè
«eppure qui si guadagna una gran quantità di soldi, buon giorno, signore» . Sembra una pagina di Dickens (in quell’anno in vacanza in Italia). L’autore era in realtà un ventiquattrenne industriale tedesco, Friedrich Engels, che nel 1845 pubblicò a Lipsia una inchiesta condotta nelle città, nelle grandi fabbriche, nelle campagne, nelle piccole imprese artigiane, nelle miniere inglesi. Quell’inchiesta diventerà un classico della storia del pensiero politico (Le condizioni della classe operaia in Inghilterra. In base a osservazioni dirette e fonti autentiche) e il titolo richiama le “osservazioni dirette” necessarie a conoscere la verità.
A quel tempo, “vedere” le cose non era semplice perché a molti mancavano precisi riferimenti ideologici e politici, era diffuso però un disagio morale di fronte a quell’evidente situazione sociale, e in particolare gli scrittori e i romanzieri non potevano far finta di nulla. Quattro anni dopo, infatti, nel 1849, Charlotte Brontë con il romanzo Shirley toccherà il punto dolente della diffusa disoccupazione dei tessitori («la miseria genera odio», diceva la intelligente borghese Brontë), e nel 1854 Dickens, dopo la colorita descrizione letteraria dei bassifondi di Londra dell’Oliver Twist, affronterà in Tempi difficili il problema studiato da Engels. Ma ventidue anni passeranno prima che Marx dilati il quadro di quelle condizioni di vita dei lavoratori e del loro ambiente sociale nello scenario scientifico più ampio del Capitale.
Tuttavia, Engels, Marx, Brontë, Dickens non erano soli. C’erano anche i medici, e altri scrittori, da Thomas Carlyle (con Past and Present del 1843) a Thomas de Quincey (con The Logic of Political Economy del 1844) che “osservavano” da tempo il degrado incredibile e in particolare certi aspetti di quello sviluppo economico che ormai restano soltanto tra le pagine della storia Uno di questi era il lavoro delle donne e dei bambini, la cui immissione nella produzione sostituiva gradualmente il lavoro maschile, molto più costoso. «Tre fanciulle di tredici anni — scriveva de Quincey — con salari dai sei agli otto scellini la settimana, hanno preso il posto di un solo uomo maturo con un salario dai diciotto ai quarantacinque scellini». La conseguenza di questa sostituzione di soggetti fu la progressiva disarticolazione della struttura familiare degli operai inglesi, la diffusione eccezionale dell’alcolismo (nel 1844 a Glasgow la domenica si contavano trentamila operai ubriachi e a Manchester fiorivano un migliaia di jerry shops e di taverne), l’introduzione delle droghe tra gli adulti e, con la complicità delle madri lavoratrici, tra i bambini.
La droga: fu questa l’agghiacciante scoperta dei medici. L’oppio e il laudano si spacciavano in dosi massicce ma non clandestinamente. Gli stupefacenti facevano parte dei prodotti del mercato dal quale gli operai si rifornivano normalmente. Meglio dell’alcol, l’oppio dava un sostegno all’organismo simulando uno stato di efficienza fisica. Ma lo sfruttamento eccessivo del lavoro delle donne spingeva molte operaie non solo a occuparsi sempre meno dei loro neonati (che venivano lasciati, nel corso della giornata, a se stessi o a vicini di casa), ma a stordirli con droghe speciali per renderli inerti e controllabili. Queste droghe speciali per lattanti si trovavano in confezioni normali presso i negozianti. Il maggior successo lo ebbe uno sciroppo dal nome Godfrey’s cordial, a base di oppio. Fu l’inizio di un infanticidio di massa e la mortalità infantile tra i figli degli operai crebbe a livelli altissimi. I medici, insospettiti, scoprirono una relazione tra l’alta mortalità e l’uso dello sciroppo. Nel 1861 a Londra un’inchiesta sanitaria ufficiale attribuì la mortalità allo stato di denutrizione e di abbandono affettivo dei bambini, e a un «intenzionale avvelenamento da oppiacei» da parte delle madri. «L’inchiesta ha mostrato che, mentre nelle circostanze descritte i bambini muoiono per la negligenza e la sregolatezza dovuta alle occupazioni delle loro madri, le madri divengono snaturate verso i loro figli non preoccupandosi molto per la loro morte e perfino prendendo misure dirette per provocarla».
In una successiva inchiesta del dottor Henry Hunter (Sixth Report on Public Health) pubblicata a Londra nel 1864, era detto: «Il grande fine di alcuni intraprendenti mercanti all’ingrosso è di promuovere la vendita degli oppiacei. I droghieri li considerano infatti l’articolo di più facile smercio». L’esempio veniva dall’alto: l’oppio era divenuto una voce della produzione industriale inglese così redditizia che in quegli anni con un atto di violenza imperiale l’Inghilterra aveva imposto con le cannoniere all’India e soprattutto alla immensa Cina di acquistare tonnellate di oppio. L’opposizione della Cina aveva provocato, appunto, la “guerra dell’oppio”. Ma le vittime interne inglesi erano soprattutto tra i più innocenti. Al quadro estremo delle condizioni di “atrofia morale”, di squilibrio individuale e sociale provocato dal modo come veniva gestito il lavoro nelle fabbriche il rapporto del dottor Hunter diede il tocco finale. I lattanti ai quali si somministravano oppiacei «si accartocciavano come piccoli vecchietti, o raggrinzivano come scimmiette»

13 commenti:

  1. Questo articolo mi ha fatto letteralmente rabbrividire; mi ha fatto capire che la società in cui è ambientato l'articolo era un po' arretrata, anche se era nel pieno della rivoluzione industriale. La cosa che mi ha spaventata di più è stato il fatto che le madri drogavano i loro figli per tenerli più tranquilli, mentre loro lavoravano...io penso che nemmeno un animale sia così barbarico nei confronti del suo cucciolo!
    Una frase che mi ha colpito è stata l'ultima «si accartocciavano come piccoli vecchietti, o raggrinzivano come scimmiette»....io immagino questi poveri bambini al freddo, tutti sfasati per l'effetto delle droghe e senza l'affetto delle loro mamme...molto primitiva quella società.

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    1. No simo, un animale non avrebbe mai fatto cose nemmeno lontanamente comparabili a quelle descritte... Gli animali non sono certo barbarici come l'uomo.

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  2. E' veramente brutto quello che è successo, a soprattutto il pensiero e la logica delle madri che drogavano i figli per renderli più tranquilli, è proprio brutto e contro natura. Sicuramente erano tempi difficili e sopravvivere non era una passeggiata ma questo.. questo è esagerato anche per le persone di quel periodo. Come Simona mi ha colpito fin troppo la frase finale :«si accartocciavano come piccoli vecchietti, o raggrinzivano come scimmiette». E' una delle cose più brutte che abbia mai sentito.. qua si parla di un essere umano, non un giocattolo. Fa veramente arrabbiare. Ma era proprio la mentalità di quel periodo se non si trovavano in una condizione simile l'uomo, spero, non avrebbe mai pensato a una cosa del genere. E' inaudito

    Tommaso paris

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Sono d'accordo con Paris e Simona, mi ha infatti spaventato la frase "si accartocciavano come vecchietti o raggrinzivano come scimmiette”; non riesco a pensare che delle madri droghino i loro figli per renderli inerti e per poterli comandare. Sono molto dispiaciuta per i bambini morti innocenti e senza aver avuto una possibilità di vivere che, gli è stata tolta dalle stesse persone che li avevano fatto nascere. Non ero a conoscenza di questi avvenimenti e spero che oggi questi fatti non accadano più. Il testo ci mostra come è nato questo fenomeno; gli operai inglesi che venivano pagati di più, venivano sostituiti con ragazzi e ragazze che rendevano meno e quindi venivano pagate meno. Gli operai allora si ubriacavano, anche solo per dimenticare la vita pesante e le brutte cose accadute, e la droghe si diffusero tra queste famiglie, fino ad arrivare alla guerra dell’oppio contro la Cina.

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  5. Avevo già sentito parlare di questi problemi. È un testo forte e non banale. È incredibile che madri drogavano i loro bambini. Penso che la gioia di qualsiasi donna è essere madre: si nasce consapevoli che un giorno lo si diventerà. Sfido chiunque a trovare una ragazza che da bambina non abbia giocato imitando la mamma. Già da giovani, fino a quando non si diventa madri, si pensa e si scherza sul nome che vorresti dare al tuo bambino. Poi una donna vive i nove mesi più belli ed emozionanti della sua vita, per poi cullare e allattare il piccolo. Vederlo crescere, fare i suoi primi passi, dire per la prima volta “mamma”, vederlo vincere in qualcosa in cui crede, vederlo laurearsi e sposarsi e creare una famiglia: queste sono le felicità di una donna che darebbe se stessa per il proprio figlio. Non concepisco come abbiano fatto, perché, vuoi anche per il periodo storico e le condizioni di vita che si hanno oggi, questo non potrebbe succedere. Certamente, un tempo i figli erano concepiti anche per questioni economiche e non erano trattati come oggi, ma sono sempre persone nelle cui vene scorre il tuo stesso sangue. Per quanto riguarda la rivoluzione industriale ritengo che sia stata fondamentale: attraverso questo fenomeno si è avuta la svolta decisiva che ha portato la crescita economica di alcuni Paesi, che oggi sono quelli che determinano l’economia mondiale.

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  6. Come già stato detto da alcuni, teniamo sempre conto del periodo e della situazione in cui la gente si trovava! Sono fatti raccapriccianti quelli scritti qui sopra, ma in una società che basava la maggior parte della sua economia sulla vendita di oppio e vendevano sciroppi a basa di questo a tutti, credo che una cosa del genere debba per forza capitare.. È veramente una cosa disumana!

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  7. Sinceramente io non ero a conoscenza di tutto ciò. E' vergognoso come nessuno ne parli..
    Come si può drogare questi bambini? Come riescono a farlo le loro mamme? Come fanno a guardarli negli occhi?
    Ammettiamo anche che la società a quel tempo era arretrata, ma restano comunque gesti disgustosi. Si sta parlando del periodo della rivoluzione industriale, da quel momento il modo di ragionare delle persone dovrebbe (in teoria) essersi evoluto; non capisco come possa essere successa una cosa del genere; davvero triste e raccapricciante.

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  8. e una cosa vergognosa l'oppio che viene venduto da negozianti al mercato, e madri che la somministrano ai loro figli?? che cosa orribile e un fatto sconcertante

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  9. Questo testo mi ha colpito, non credevo o almeno, non SPERAVO che potessero esistere persone così.../&%$£
    Già solo il fatto di madri che somministarno delle droghe ai loro bambini, per una persona mentalmente sana, è un fatto inconcepibile.
    Spero che questa sia solo una notizia "ingrossata" dai media, perchè anche solo il pensiaero mi fa rabbrividire....

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  10. vi sono numerosi punti da sottolineare e da prendere in considerazione per capire le gesta compiute in questi periodi. era un tempo difficile, il tempo della rivoluzione, scoperet, morte e guerre devastavano le popolazioni, le persone. quest'ultime non avevano più sentimenti, incapaci di essere veramente delle persone con sentimenti, ma più degli automi, che possiamo trovare nelle fabbriche di montaggio attuali. i magnati e gli industriali erano senza scrupoli, sfruttare al massimo, le persone sfruttate al massimo, ma soprattutto era l'unico modo di sopravvivere in quel periodo. gli uomini si affogavano nelle loro delusioni di ideali di vita, drogandosi e ubriacandosi per non pensare e provare dolore e sentimenti. le donne, costrette a questo stile di vita, incapaci di essere quello che erano; delle donne. ma tutto ciò invece ricadde sui bambini. ed è questo cio che fa riflettere.

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  11. Ciò che succedeva era spaventoso, incommentabile, ma voglio lanciare un avviso a tutti: quei tempi non sono passati , tuttora in varie parti del mondo che siano contro uomini animali o bambini avvengono... e sono tremendi!!!! Da quì vorrei anche dire che tutti i commenti letti esprimevano l'orrrore per queste povere creature così trattate... possibile che nessuno si preoccupi che cose ben peggiori accadono oggi nell'ambito della vivisezione per testare medicinali o anche solo cosmetici!?!?!

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  12. Non ho parole. anche secondo me quello che è successo a quei tempi è terribile e bruttissimo. Certo capisco che le madri fossero preoccupate dei loro figli e non volevano farli soffrire, ma non per questo c'era bisogno di drogarli e in certi casi farli uccidere dalla droga. Anche quendo dice che la gente si ubriacava per dimenticare i problemi non mi sembra una cosa che debba fare un adulto responsabile anche perchè i problemi restano non se ne vanno. Io non ero assolutamente a conoscenza di questi fatti accaduti e davvero spero che ancora oggi non succedano più questi terribili fatti.

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