lunedì 21 marzo 2022

Cui prodest?


Da parte di molti commentatori è posta  come principale preoccupazione attuale  quella che  viene chiamata ”posizione realista” , fautrice di idee che sosterrebbero o comunque giustificherebbero l’intervento di Mosca .

A mio parere, proprio nel senso del principio della democrazia occidentale a cui si fa riferimento, desta invece qualche preoccupazione la quasi assoluta assenza da parte dei politici occidentali e della maggior parte degli informatori(giornalisti,opinonisti,intellettuali  ecc.) di posizioni sfumate. Prendiamo il nostro esempio, Italia. Non un vero e proprio dibattito parlamentare (anche se una sparuta minoranza di deputati non ha votato il "decreto Ucraina"), stato d’emergenza , non ancora finito il covid, prolungato fino al termine del’22 ("buon"profeta Giorgio Agamben nel marzo di due anni fa),stanziati fondi per il riarmo,   i governativi un blocco come mai visto , l’altrimenti oppositrice   Meloni celata  in un assoluto silenzio, Salvini che ,nonostante le rimostranze del sindaco polacco, nel suo viaggio da buon samaritano non farebbe  che sottolineare la sua omogeneità con i sovranisti , anche se nel gesto è implicita l’ovvia verità oggettiva, che quando si è sovranisti, prima o poi bisogna scegliere con quale sovranismo stare, e allora il nostro ripudia quello di Putin, non si allinea nemmeno con il cauto Orban, ma si ergerebbe invece ora  a campione degli atlantisti neoconiugati con i governanti dell'est Europa ,se la scampagnata non fosse poi malriuscita nello stile proprio del leader  leghista

Piuttosto remote, da parte dei mass media, anche le informazioni sulle manifestazioni popolari per la pace, pure presenti nel Mondo.E anche queste, molto orientate al messaggio dominante, più improntate ad animosità e suggestioni che ad un profondo richiamo al diritto alla pace,con la messa al bando  al bando di  armamenti e contese di qualsiasi parte. Isolata pare la voce del Papa, di Pax Christi, per una pace che sia in antitesi con le armi,da qualsiasi parte..

Appare chiaro che la Linea Nato-USA ha emanato un diktat inappellabile( orientando l’UE alla posizione di Polonia, Cechia e baltici, a cui è passata la leadership attuale dimezzata),  agli Stati fondatori che mai, storicamente , hanno avuto da temere dalla Russia(invece invasa dissennatamente da Napoleone e Hitler)e non l’avrebbero avuta nemmeno in questo caso. Personalmente avrei visto   i nostri Paesi occidentali su una posizione come quella della  Turchia. Dov’è la vocazione dell’ONU, dell’OSCE? Più che un pronunciamento mondiale per la pace, con assistenza ai profughi,  da parte dei Governi stiamo assistendo alla  solidarietà verso il più debole, che è un ottimo principio, ma che ha un limite rispetto al precedente: perché scava un ulteriore solco rispetto al prepotente,in quanto lo attacca e lo provoca (rifornimento armi da una parte , sanzioni dall’altra ecc.).

Alla delirante retorica patriottica stalino- zarista di Putin si aggiunge il terrorismo mediatico di Zelensky, che evoca bombardamenti su Parigi, i russi a Berlino, Genova in fiamme, minacciando l'ottica dell'"oggi a me domani a te", che i russi paiono adombrare denunciando l'ingratitudine italiana rispetto al soccorso rosso di due anni fa.  Lo stesso Zelensky  fa poi indignare i parlamentari israeliani con il paragone inappropriato. con la Shoa .

E gli Stati fondatori dell'UE,e gli Stati più civili del Mondo, i popoli che speravano nell'allentamento finale della pandemia, fino a quando dovranno  subire l'incidenza di questo scontro fratricida  in Cosacchia?Obbedire a Governi che impongono spese per il riarmo, con tutto quanto è carente in termini di sanità, assistenza sociale, istruzione, ricerca benefica ecc.?

L’intervento militare,di queste proporzioni, da parte della Russia oltre l’area del Donbass è ovviamente  condannabile senza attenuanti.

Ma l’intervento manu militari nelle repubbliche di Donetsk e Lugansk può esser  fatto rientrare- ahimè!-nell'abusata categoria del bellum iustum, perché l’Ucraina non ha rispettato gli accordi di Minsk e i rifornimenti di armi da parte USA ecc. si prevedeva potessero  a lungo andare rovesciare la situazione militare a favore di Kiev in un’area a  maggioranza russofona.

.Si è fatta molta denuncia sulla riannessione della Crimea da parte russa, forse  ignorando che la regione venne inglobata nell'URSS dal 1920, dopo esser stata parte dell'Impero ottomano durante l'età moderna, si trovò sotto governo ucraino   dal 1991, ma solo tre anni dopo, dal 1994, repubblica autonoma per via del 58,5% di popolazione di etnia russa contrapposto al l 24,4% di etnia ucraina ,e alla minoranza tatara (12,1% ), fino al 2014 e alla rioccupazione russa, sostenuta da un referendum popolare plebiscitario. Perchè mai la Crimea avrebbe dovuto essere parte dell'Ucraina, secondo certi occidentali? .Ebbene, nel Donbass vi è una situazione simile, quasi tutto è a predominanza russa, dalla lingua alla  Chiesa e le repubbliche indipendentiste sorte dopo la rivolta di Maidan lo hanno certificato.

E’qui che a mio parere sta il fulcro della questione. Perché i dirigenti e i comitati  ONU, OSCE ecc.,quando era manifesto che gli accordi di Minsk sull'autonomia del  Donbass  non venivano rispettati, che non v’era tolleranza da ambo le parti, non hanno portato ucraini e russi ad un nuovo tavolo delle trattative, con forte impegno  di risoluzione ,sui ricordàti esempi dell’Alto Adige o del Kosovo,   che avrebbe anche chiarito, documentato,al Mondo ,come stavano le cose nell’area  che ha fatto esplodere il conflitto? Perchè non è stata affrontata  la questione del rapporto territoriale che vede nel corso del fiume Dnjepr un naturale confine?Perchè non è stato discusso l'ultimatum russo della fine del'21? Ignorare quella che certo era già anche arroganza del governo e apparati militari russi, per avere ora morti e distruzioni, sofferenza e angoscia, danni almeno economici in prospettiva anche per i nostri Paesi?  

 Cui prodest? E'la domanda di sempre,in questi e altri casi.

Mentre la risposta più evidente è che il conflitto sia scoppiato per l'aggressività della Russia, altre riflessioni comportano  anche l'avanzamento della Nato, nell'abbraccio fra i Paesi dell'est memori dei quarant'anni e più di occupazione sovietica e gli USA, colonizzatori e democraticamente dittatori di un ovest Europa che si vorrebbe sempre più esteso, salvo scontrarsi,poi, con il tasso di corruzione  e di scarsa democrazia presente oltre l'Elba e sulla sponda orientale del Danubio, nella stessa Ucraina. . Altri hanno evocato fra le cause  connessioni fra le mafie russa,ucraina e trasnitriana, i soggetti che pescano nel torbido. Chi più ne ha,più ne metta!

 Carta di Laura Canali - 2001

 

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