lunedì 11 maggio 2020

Riflessioni sul Potere di sorveglianza e controllo nella presente attualità, cause ed effetti






“La sorveglianza e il controllo sono aspetti intrinseci,connaturati alla ristrutturazione dell’economia capitalistica,detta globalizzazione in cui tutto è flusso,mobilità,quindi:esigenza di controllo”
David Lyon La società sorvegliata, 2003
“Come per i prigionieri di Bentham,l’onnipresenza dei sorveglianti tecnologici ci sta forse educando all’auto-accettazione della prigionia”
Lelio De Michelis Siamo sempre più sorvegliati La Stampa, 1 febbraio 2003

ANALISI ALTERNATIVE
In questi due mesi e mezzo ormai trascorsi vi sono  state  versioni ufficiali, per quanto varie e multiformi , anche contraddittorie, per se stesse, riguardo a origini e gravità della pandemia,  mentre  vari interventi, hanno proposto analisi alternative rispetto al trattamento politico-sanitario del   fenomeno non proposto,  come  in democrazia sarebbe dovuto accadere, ma imposto
Per fare solo qualche  esempio nazionale di analisi alternative ,  cito le osservazioni del linguista Francesco Benozzo, dello scrittore Aldo Nove, del regista e blogger Massimo Mazzucco…le analisi con sfumature meno allarmanti di qualche scienziato o medico…fino al filosofo Giorgio Agamben
Più si va avanti, e più, socraticamente, si diffida di chi vuol dimostrare di possedere verità positive; mentre è più facile elaborare la certezza di quelle negative.
Per questo la miriade d’interventi di scienziati, medici, analisti per chiarire il perché del fenomeno in corso, cause, rimedi e antidoti, probabilità e previsioni d’evoluzione, hanno offerto possibilità da vagliare;anche se nei momenti di maggior gravità della crisi, in modo assillante, purtroppo alcune  con la presunzione d’autorità,invece che con il legittimo principio del dubbio interno.
Walter Benjamin coniò alcuni termini significativi , peripezia, arabesco, per dare un’identità alle proprie elaborazioni filosofiche .Scholem, suo grande amico, ne provava grande interesse,pur osservando di capirci ben poco.
Ma di peripezie ne esistono di qualitative, come quelle del filosofo berlinese, non ovviamente alla sua altezza quelle dei contemporanei esperti.

                                                                         * *  *
Per conto mio, parto da quello che può essere il concetto riassuntivo:penso che sia in atto in questi mesi uno scatto del processo secolare  di grande devalorizzazione dell’essere umano.
La perdita di libertà organiche naturali e civili, quella del movimento, del viaggio ,dell’incontro e delle conoscenze nuove  ecc. è giustificata dal presupposto che l’essere umano è diventato in questi mesi particolarmente portatore di insanità (malattia) per se stesso, gli altri,la società. Viatico di un virus , parassitato come il pipistrello o altro animale…
A questo si riduce in questo frangente ,per riprendere i concetti di Agamben, sia la vita biologica che quella sociale, zoè e bios, dell’essere umano  : la vita biologica, perché a forte rischio di affezione da virus, la vita sociale perché repressa ;la  proiezione dell’importanza della  non vita, della morte hanno una sorta di sopravvento sulla sua identità vitale.
Nei decreti di salute pubblica, si è potuto conservare  il valore della famiglia: chi nel corso degli anni ha creato rapporti stabili, validi, con moglie, marito, figli, chi avesse tenuto con sé gli anziani genitori: questo è certo un bene ,  ha però negato la possibilità di altri raggruppamenti sociali di valore etico, religioso, sportivo,creativo  e di quei rapporti più variabili, volubili, che pure fanno parte da sempre delle possibilità sociali e di indole più volatili.
E’stata così ridotta a minimi termini  l’organicità del sociale. E’vero che è in nome della società, che si sono attuate queste regole, tuttavia al momento questa società è stata in pratica annullata e presupposta astrattamente per non si sa quale futuro prossimo o venturo.
Errori d’impostazione delle regole hanno addirittura impedito, a parte quello stanziale, l’eremitaggio, che sarebbe stato invece indicato nella circostanza ,data la richiesta d’isolamento, di distanza dai contatti..E’ stato proibito il  carattere dell’essere nomade, che si conserva  interno a molte persone, che pure hanno casa,residenza stabile.
La scienza ha dimostrato tutti i propri limiti .Ovvia domanda, pur riconoscendo le imprese di cui si è resa protagonista nel corso dei secoli, se non sia stata sopravvalutata la sua capacità , tanto da farsi sorprendere esattamente come cento anno fa per la”spagnola”. E di andare poi a tentoni, con un’infinita gamma d’interpretazione e proposte di rimedi alla moda dei cerusici di un tempo .
                   *   *  *
Come ho osservato inizialmente, varie intelligenze, e nient’affatto da sottovalutare, si sono riunite intorno ad una sensazione e idea, il sospetto del “complotto”.
Queste idee propongono  a loro volta diverse possibili interpretazioni
Su questa linea, per chi indica la pista politica, la  più semplice porta alla Cina. Al massimo grado del sospetto,in Cina sarebbe stato creato il virus da laboratorio, poi sfuggito al controllo..
Il Governo di Xi Jinping avrebbe gestito per certi versi riservatamente l’impatto, senza comunicare al Mondo le proprie conoscenze. Al fine di un vantaggio in prospettiva sull’economia di UE e U.S., contratte dall’impatto dell’epidemia e reattive con ritardo rispetto a Wuhan e alla regione dell’Hubei.
Impressionanti analogie si riscontrano in letteratura.
Il romanzo dell’americano Dean Koontz, del 1981, parla di un virus mortale chiamato Wuhan-400.
Inizialmente nel 1981 il romanzo fu ambientato in Unione Sovietica diventata poi  Russia 11 anni dopo. Il virus prese il nome della città da dove era partito Gorki – 400. In seguito, precisamente nel 1996, l’autore  ambientò il racconto in Cina e precisamente nella citta di Wuhan modificando, ovviamente, anche il nome del virus in Wuhan – 400. Il romanzo si riferisce infatti ad un virus, messo a punto in un laboratorio segreto vicino al capoluogo della provincia di Hubei, per creare una terribile arma  batteriologica, con un tasso di mortalità del 100 per cento
Il servizio del TGR Leonardo del 16 novembre 2015 parlava di esperimenti su Coronavirus nel  laboratorio di Wuhan.

C’è chi, come R.Kennedy jr., ambientalista del Natural Resources Defense Council ,  o come  il dottor Arata Kochi, ex direttore della ricerca sulla malaria dell’OMS, hanno invece indicato in Bill Gates e nella sua Foundation , unitamente a industrie farmaceutiche,chi si avvantaggerebbe  della diffusione del virus, ai fini di lucrare poi con i vaccini.
Nell’ottobre del 2019, un mese prima che si scatenasse il coronavirus in Cina, epicentro la città di Wuhan, il Johns Hopkins Center for Health Security, strettamente collegato al National Institutes of Health (L’Istituto Nazionale della Sanità Usa), ha simulato lo scenario derivante da una pandemia da coronavirus.
Partner di questa simulazione, chiamata Event 201, la Bill & Melinda Gates Foundation e il Word Economic Forum.Il Johns Hopkins Center for Health Security è stato letteralmente bombardato di richieste sull’evolversi della situazione attuale, dato che la simulazione prevedeva che il virus avrebbe causato “65 milioni” di vittime

Un’interpretazione più “morbida” potrebbe vedere in quello in atto un esperimento volto a testare  il grado di resilienza possibile :la capacità di una materia vivente di autoripararsi dopo un danno, o quella di una comunità o di un sistema ecologico di ritornare al suo stato iniziale, dopo essere stata sottoposta a una perturbazione che ha modificato quello stato.
Posizioni più preoccupate, porterebbero a seguire le piste meno esplicite di  poteri occulti non meglio definiti, votati alla soppressione de facto dei diritti democratici acquisiti dagli occidentali a partire dalla Rivoluzione inglese del sec.XVII fino all’abbattimento del muro di Berlino  .
                *  *  *
La tesi di Agamben è che le popolazioni siano tenute sotto costante minaccia anche  senza le guerre, ma dal terrorismo,dalle crisi economiche ,ora la pandemia. E che non reagiscano dovutamente all’impedimento di diritti naturali e civili, storici, culturali e religiosi, com’è stato nel caso di non poter onorare i defunti, fatto mai accaduto nel corso della Storia.
“Si direbbe che esaurito il terrorismo come causa di provvedimenti d’eccezione, l’invenzione di un’epidemia possa offrire il pretesto ideale per ampliarli oltre ogni limite. 
L’altro fattore, non meno inquietante, è lo stato di paura che in questi anni si è evidentemente diffuso nelle coscienze degli individui e che si traduce in un vero e proprio bisogno di stati di panico collettivo, al quale l’epidemia offre ancora una volta il pretesto ideale. Così, in un perverso circolo vizioso, la limitazione della libertà imposta dai governi viene accettata in nome di un desiderio di sicurezza che è stato indotto dagli stessi governi che ora intervengono per soddisfarlo”
Giorgio Agamben  su Quodlibet, 26 febbraio L’invenzione di un’epidemia
E ancora, il 17 marzo 2020 in  Chiarimenti:
“È evidente che gli italiani sono disposti a sacrificare praticamente tutto, le condizioni normali di vita, i rapporti sociali, il lavoro, perfino le amicizie, gli affetti e le convinzioni religiose e politiche al pericolo di ammalarsi. La nuda vita – e la paura di perderla – non è qualcosa che unisce gli uomini, ma li acceca e separa”
L’analisi di Agamben esprime il pessimismo per l’umanità del XXI secolo, dedotto dal suo concetto portante, Il mistero dell’iniquità, del male, Università di Friburgo i 13 novembre 2012.
Dove egli usa il termine  “mistero” non tanto nell’accezione più comune, come qualcosa di oscuro, nascosto, bensì secondo quella originale, della Grecia classica, in cui i Misteri, come quelli eleusini, significavano una prassi, un’azione teatrale, fatta di gesti, parole, rituali,in quel caso volti alla salvezza  degli uomini, che si originava nell’atto liturgico stesso.
Di conseguenza,” mistero” dell’iniquità, del male, significherebbe in verso contrario, una prassi nichilista in processo volta alla distruzione, all’annientamento.
           *  *     * 
Abbiamo  sotto gli occhi che la rappresentazione attuale  non è certo propria solo degli italiani. I governanti spagnoli, francesi, americani , poi gli inglesi, le nazionalità  più colpite dal contagio,si son trovate  via via a seguire l’esempio italico, che procedeva da quello cinese.
Seguendo il pensiero di    Alain Damasio ,tratto dall’ intervista  a “Libération”, con Nicolas Celnik:
“Mettere in scena l’ansia, stimolarla con statistiche parziali e cumulative, appellarsi a quell’influenza che è così facile da massimizzare che è la paura, diffonderla intensamente attraverso l’inflazione oscena dei media è una strategia classica per far mandare giù il rafforzamento della sicurezza. Ridurre le uscite a un chilometro da casa, vietare gli spazi naturali (senza alcun rischio di contaminazione), proibire qualsiasi piacere per quanto innocuo e sanzionare le cosiddette inciviltà virali è un’indicazione tenue ma convincente di una volontà a stento dissimulata di (formattare) spiare le popolazioni.  Lo stupore dà inizio alla paura, che si trasforma rapidamente in torpore”
Una prova di obbedienza originata dal clima di  paura, come dicono  il filosofo romano e lo scrittore lionnese, sulle orme di Michel Foucault . Un serie di rituali di divieto, impedimento, annullamento.
  *  *  *
Ma, per restare nell’ultima parte dell’età contemporanea,  perché verrebbe indotto questo senso di paura, da quello dell’atomica all’attuale, passando per terrorismo e  crisi economiche?
E’possibile rintracciare agenti riconoscibili, di questa metafisica del Male, o si tratta di una sorta di processo auto(de)generato?
C’è chi agisce il Potere che ordisce  questa strategia del terrore, della depressione, ai fini del controllo? Le teorie del complotto si spingono a identificarle  in forme derivate dalla Massoneria, come gli Illuminati di Baviera o addirittura in esseri alieni, come nell’accezione dello scrittore  giornalista inglese David Icke, esponente del Partito verde d’Inghilterra e Galles:
«La gente comune è indotta in massa a credere che la normale causa degli eventi del mondo siano le conseguenze di forze politiche note, o eventi casuali e incontrollabili. Tuttavia, la storia dell'umanità è manipolata ad ogni livello... Ora potreste chiedervi fino a quali terribili attività questa gente possa arrivare. Questi individui organizzano incidenti in tutto il mondo, che poi richiedono una risposta dall'opinione pubblica (bisogna fare qualcosa), e in cambio permettono a questi potenti di fare qualsiasi cosa questi abbiano desiderato fare sin dall'inizio.»
(Dichiarazioni di Icke )
E’indubbio che ci sono e saranno lobby economiche che traggono sempre profitto dalle crisi, ma basta rifarsi a queste entità?
 *  *  *
Da una visuale differente, per  il Potere contemporaneo  un importante  dato da osservare è questo:  più che diretto con energia da umani, procedendo nel corso dei tempi, ha piuttosto preso sempre  più valore  la sua autonomizzazione. Quando da Marx,  passando per Lukacs, Adorno ecc.fino a  Debord e  altre teorie  ultraradicali si è parlato di nozioni come Capitale, Spettacolo, Capitale totale, dominio reale del  Capitale, dell’importanza  assunta attraverso l’informatica, la cibernetica,  dall’Intelligenza artificiale, divenuta da dottrina esoterica iniziale   una potenza economica dirompente , s’intendeva arrivare a questo.
Veicoli   di questa autonomizzazione sono il dominio reale dell’economia e della scienza, della tecnologia  sull’etica e sulla religione,  sulla  politica intesa classicamente, il cui indebolimento strutturale ha cause anche interne.
In occidente l’indebolimento del sentimento religioso cristiano , del principio di democrazia attiva, delle istanze socialiste.
Le cause per l’autonomizzazione del Potere sono anche endogene.  La società democratica, con la separazione dei Poteri, produce al proprio interno, forme di controllo che finiscono  per essere autonome dal potere vero e proprio di esseri umani individuali o raggruppati che siano .
L’idea  della separazione dei poteri risalente a Montesquieu (1748) ,e più indietro nel tempo ad Aristotele, dovrebbe rappresentare  un bene, una garanzia contro la preponderanza di un uomo o di un gruppo, tali da creare una dittatura personale o un’oligarchia.
Non avremmo più Hitler, Stalin, Mao ; né Putin Orbàn ecc.
Tuttavia cosa accade? Che il controllo di un Potere sull’altro (Governo, Magistratura, Informazione ecc.) indebolisce la posizione degli individui  e crea un potenziamento del Potere autonomizzato della struttura; lo Stato, al di sopra dei personaggi che lo detengono, come Ente reso tetragono dalla fusione  strutturale dei vari Poteri umanamente indeboliti dal reciproco controllo. 
E’sempre meno facile trovare uomini di Potere esemplari nel corso dell’età contemporanea e si può pensare che nel passato, venissero più facilmente glorificati o mitizzati( da Pericle fino a Bismarck o Cavour, per fare esempi ) . Si può pensare a Ghandi; al tanzaniano Julius Nyerere; a Mandela : commisero  errori, perché l’umano è soggetto ad errare, ma restarono nel cuore delle loro Nazioni, come “padri della patria”; in Italia abbiamo avuto fra i più noti democratici emersi dalla Resistenza  Parri, Pertini; poi Moro, come  in certo senso De Gasperi o Berlinguer, uomini tuttavia limitati dal contesto storico-politico contemporaneo . Statisti tedeschi come Konrad Adenauer, prima e   dopo la liberazione dal nazismo, Jean Monnet in Francia, e altri personaggi rimasti quasi anonimi, in Stati benestanti, dove è più facile il Governo.
Nei tempi odierni si   è riconosciuta o  si riconosce qualche merito  ad Obama, a Merkel o Trudeau….con i benefici del dubbio. Chi altro?
In occasione della pandemia,  il fatto che le libertà personali, naturali , venissero  limitate al massimo in Cina, non ha creato stupore, per le note caratteristiche di dispotismo statale dell’ideologia e  potere del  PCC. Che simili norme venissero riprese immediatamente in Corea del sud, altrettanto, trattandosi da tempo di una repubblica autocratica militare, solo dagli anni’90 vagamente più democratica.
Quando in Italia le medesime norme sono state riprese dal governo 5S-PD del premier Conte, come altri ho pensato che si fosse di fronte ad un ennesimo esperimento avente teatro il Bel Paese( Che, dagli anni’90, ha visto esprimere forze politiche indotte da laboratorio, quali Forza Italia prima, il M5S poi) con dimostrazione di come  fosse possibile la  sospensione dei diritti democratici faticosamente conquistati settantacinque anni fa.
Poi però questo è accaduto in altri Stati con vocazione più democratica antica:  la Francia,in primis; la Spagna, una Nazione che non ha mai soggiaciuto  interamente al domini stranieri, e in cui è ancora viva la memoria negativa del franchismo; poi gli U.S., da ultimo,la Gran Bretagna
Allora si arriva ad un’altra tesi . Gli uomini di Governo,i responsabili ecc. hanno temuto e temono tuttora , di essere portati di fronte ad un Tribunale per inadempienze che hanno condotto ad una strage come non accadeva più da circa un secolo, non imputabile a Potenze nazionali nemiche (pur considerando il sospetto Cina) o a gruppi  terroristi; imputabile ad una pandemia, certamente, ma anche all’inadeguatezza di  strutture sanitarie deficitarie che non sono state in grado di far fronte al problema, fatto di cui gli statisti sono responsabili. Ecco allora la paura delle responsabilità,per governatori come quello della Lombardia in primo luogo, ecco la paura del premier  e dei Governi nei paesi più colpiti ,che hanno adottato tutti la medesima strategia di sospensione di libertà naturali e civili.
Un rapporto fluttuante nel corso dei mesi, fra numero di decessi  e casi di contagio dichiarati , vede la Germania oscillare dall ‘1/40-30 , mentre in Italia siamo verso  l’1/7,5, la Spagna, l’Olanda,la Svezia   1/8+, in Francia e G.B.  si scende addirittura poco sopra all’1/6! (gli U.S. , si collocano  intermedi verso l’1/17, un rapporto tale più o meno indica anche la Cina .Considerando Paesi dove i dati dovrebbero risultare  meno soggetti a mistificazione; qualche dubbio  sulla Russia che  dà al momento addirittura un 1/+di 100! ). Sono le misure della capacità sanitaria espressa dai vari Paesi, pur considerando la variabile della (s)fortuna..
Un altro timore  da parte dei governanti deve aver riguardato una relativa sfiducia nella sensibilità e senso di responsabilità delle popolazioni, in Italia come in Francia o altrove. .
Di questa condizione c’è stato chi ne ha approfittato, come l’autocrate ungherese Orban, per assumere poteri ancora maggiori. Ma è questo un caso  estremo, al momento.
Mentre in Stati che meglio esprimono la democrazia contemporanea, , vuoi perché più piccoli, vuoi perché meno abitati, insomma  più abbienti, come la Svezia, dove il welfare è ancora  più attivo,  i provvedimenti sono stati meno drastici , più condivisi e affidati al senso di responsabilità delle popolazioni.
I gruppi politici attuali, in occidente , sono egualmente responsabili, tutti, dalla destra a ciò che ormai nemmeno si può chiamare più sinistra, delle politiche neoliberiste, asservite ai poteri economici, che hanno abbattuto le spese sociali. Nel ’92 con Tangentopoli ,i poteri economici convinsero una Nazione come l’Italia che era giusto e sacrosanto che si abbattessero i pagamenti delle Imprese allo Stato, camuffando questo fatto con il pretesto della  sottrazione che avveniva ad opera dei Partiti e dei loro massimi dirigenti . In questo modo, con la rovina dei Partiti democratici al potere dal dopoguerra, e la sostituzione con il  neoliberismo di Berlusconi con FI, si avviarono i trent’anni a seguire    in cui lo Stato ha via via dovuto tagliare le spese sociali, svendendo ai capitalisti risorse e attività su cui lucrare, privando la popolazione dell’accesso gratuito o a costo politico..
Ciò ha espresso  una nuova sorta di Stato sempre  meno umanitario, in cui, similmente ai Partiti della destra, i Partiti di sinistra,  hanno via via mutato la pelle da un relativo socialismo democratico  in quella di una democrazia sempre più relativa che omologa  senza più alcuna critica  la legittimità di ceti enormemente  e inutilmente arricchiti , a discapito dei ceti medio-bassi.. La differenza data dal diverso riguardo a migranti  , cinicamente respinti dalle destre,e invece “aiutati” dagli eredi della sinistra, connota l’identità delle fazioni in un minimo spazio di divisione, mirante ciascuna alla detenzione d’incarichi di Governo. 
Questo è accaduto similmente, con qualche variazione, in Francia e in alri Paesi occidentali.
Questa mia tesi considera quanto sempre più sia diminuito   il potere positivo dello Stato nei riguardi della popolazione, potere indebolito per le cause sopra indicate.  Considera invece il potere negativo, come nel caso attuale, della struttura, della macchina del controllo sulla gente , potenziata dalla tecnologia e dall’uso invasivo fattone nel corso dell’ultimo secolo, da l primo dopoguerra ad oggi.
Considera, seguendo Hobbes, la prospettiva dello  Stato come Leviatano , adattata alle  caratteristiche del tempo attuale.
Considera anche l’identità di  società non lontane da noi, come quelle scandinave, o elvetica, olandese,  dove il Potere dello Stato sembra essere meno separato dalle popolazioni, da ciò che oggi costituisce il demos. Queste nazionalità hanno espresso anche in sede Ue un senso di superiorità derivante da economie più solide, rispetto ai grandi  Paesi sudoccidentali ,. Il loro atteggiamento è stato criticato per l’ egoismo  abbastanza esplicitamente espresso, per uno spirito di scarsa solidarietà europea. Tuttavia sull’orlo di proclami del  “si salvi chi può”, si può forse considerare di dover evitare l’esecrazione per chi si trovi in posizione migliore.
Perché ovviamente sono considerate anche le ricadute economiche negative causate dal presente blocco, embargo da virus. In cui in Italia si avrebbe una delle condizioni più pesanti.
Perché per quanto riguarda la nostra Nazione, torniamo al concetto di carenza di identità positiva dello Stato:

Affari italiani.it , 14 aprile, intervista al politologo americano Edward Luttwak

 Saremo il Paese più colpito d’Europa dalla recessione per il Coronavirus. Cosa dovremmo fare per uscirne, visto che nessuno ci aiuta?
"Secondo le statistiche tra i  196 Paesi del mondo l’Italia è il numero 8 per ricchezza totale. L’Italia è uno dei Paesi più ricchi del mondo eppure deve andare in giro come un mendicante perché è occupato da una casta. Questa è la ragione del perché lo Stato italiano non può funzionare. E non può funzionare a causa del sistema legale che è il sistema nervoso dello Stato. Ogni volta che qualcuno ha cercato di riformare questo sistema legale italiano, per aver una magistratura europea, viene bloccato dai magistrati che aprono un qualche processo contro di te o un parente".
Ciò rimanda al concetto da me espresso sopra, della ricaduta negativa della separazione dei poteri su cui si è fondato il principio di democrazia, da Aristotele fino a Montesquieu e ai legislatori della nostra Costituzione.
Un principio di garanzia , rispetto ai rischi di dittature individuali o oligarchiche, che tuttavia si trasforma a sua volta in fattore deterrente.
Un enigma per  cui  non è facile proporre avanzamento verso una  risoluzione, per società complesse, popolose, etnicamente e storicamente  più differenziate   .
Riguardo all’aggravarsi della crisi economica, già non superata in molti territori dal 2008 ad oggi, considero che o il capitalismo si fonda su sabbie mobili,se bastano due mesi a creare rischi che non si possano   evitare con una pianificazione,o siamo al pretesto di un ennesimo condizionamento per un ulteriore impoverimento delle condizioni di vita .
I Pil nazionali avranno  perso 1/6 dell’annualità, ma la Storia insegna  che si ricostruisce dopo una catastrofe come la guerra mondiale,e l’attuale non può esserne paragonata.
E vi sono possibilità diverse per una ricostruzione .Per esempio, sulla Stampa del 5 maggio, il commento di  Charles Kupchan, direttore per l’Europa al Consiglio per la sicurezza nazionale nella Casa Bianca di Obama e Biden. , osserva ,pro domo sua, che Cina e  Russia possono approfittare in Italia  della caduta di fiducia verso il potente alleato americano a causa dell’amministrazione Trump.
Allora, considerando se non vi sia esagerato timore della crisi anche economica ,   si ritorna ad Agamben, e alle sue riflessioni sulla politica della paura e sui misteri del Male..

                                                   La Virtualita’ come sostituzione della Vita

Oltre i canti e i concerti dal balcone, che conservavano almeno  una certa realtà, per quanto non assembrata, è stata tutta una gara a restituire in virtuale ciò che non si poteva più fare dal vivo.
Il  panem  non poteva essere virtualizzato,  ma per  i circenses è stato ed è possibile, in forma più illusoria o sbiadita di senso .Ecco tutta un’offerta  di teatro, mostre d’arte e viste a  palazzi  on line.
Ora, per il cinema e altri spettacoli  la differenza  di proiezione fra grande schermo e pc non è estremamente rilevante ,per quanto il fascino della sala, dei co-spettatori  sconosciuti abbia la sua importanza, che  i cinefili ben conoscono..
Ma pensiamo alla riduzione del Teatro, delle mostre d’arte, delle viste ad un palazzo  ! Di quale offerta si è trattato?
Attori, quadri o sculture, architetture, interni, saloni, giardini  ecc.,osservati, seguiti dal vero come in Teatro o al Museo, offrono una sensazione ben differente che vederli on-line. Come se,oltretutto, già prima non fosse possibile vedersi l’Opera da tre soldi di Strehler o i quadri di Modigliani sul web!
Questi aspetti consolatori finiscono per destare anche fastidio , come l’atteggiamento di beata santità dei predicatori e  oranti dell’  “Io resto  a casa”, “Andrà tutto bene!”.
I Signori del web si sono infiocchettati della benemerenza della gratuità dei loro social. 
Nell’insegnamento scolastico la didattica a distanza è stata necessaria ,pur considerando anche qui il detrimento conseguitone riguardo ai rapporti vivi, fra discenti, con i docenti..
Ma per certe attività universitarie, scuole d’arte, danza, balletti, la mancanza di fisicità è stata particolarmente avvertita negativamente.
Spero   che sapremo evitare  la paranoia che in futuro tutto ciò rimanga virtuale o comunque lo diventi sempre più.
Parrebbe in questa parte del mese di essere un po’ più in là della metà del guado, di sentire l’approdo.
Ma fare previsioni tanto per farle non è poi così interessante .Già ci provano tutti,  specie per la  miriade di interventi  da parte di esperti e articoli di giornalisti indotti dalla linea dei loro datori di lavoro, in una snervante altalena di ottimismo e pessimismo giornaliero.



Nessun commento:

Posta un commento