“La
sorveglianza e il controllo sono aspetti intrinseci,connaturati alla
ristrutturazione dell’economia capitalistica,detta globalizzazione in cui tutto
è flusso,mobilità,quindi:esigenza di controllo”
David
Lyon La società sorvegliata, 2003
“Come
per i prigionieri di Bentham,l’onnipresenza dei sorveglianti tecnologici ci sta
forse educando all’auto-accettazione della prigionia”
Lelio
De Michelis Siamo sempre più sorvegliati La
Stampa, 1 febbraio 2003
ANALISI
ALTERNATIVE
In
questi due mesi e mezzo ormai trascorsi vi sono state versioni ufficiali, per quanto varie e
multiformi , anche contraddittorie, per se stesse, riguardo a origini e gravità
della pandemia, mentre vari interventi, hanno proposto analisi
alternative rispetto al trattamento politico-sanitario del fenomeno non proposto, come in
democrazia sarebbe dovuto accadere, ma imposto
Per
fare solo qualche esempio nazionale di
analisi alternative , cito le osservazioni
del linguista Francesco Benozzo, dello scrittore
Aldo Nove, del regista e blogger Massimo Mazzucco…le analisi con
sfumature meno allarmanti di qualche scienziato o medico…fino al filosofo
Giorgio Agamben
Più
si va avanti, e più, socraticamente, si diffida di chi vuol dimostrare di
possedere verità positive; mentre è più facile elaborare la certezza di quelle
negative.
Per
questo la miriade d’interventi di scienziati, medici, analisti per chiarire il
perché del fenomeno in corso, cause, rimedi e antidoti, probabilità e
previsioni d’evoluzione, hanno offerto possibilità da vagliare;anche se nei
momenti di maggior gravità della crisi, in modo assillante, purtroppo alcune con la presunzione d’autorità,invece che con
il legittimo principio del dubbio interno.
Walter
Benjamin coniò alcuni termini significativi , peripezia, arabesco, per dare
un’identità alle proprie elaborazioni filosofiche .Scholem, suo grande amico,
ne provava grande interesse,pur osservando di capirci ben poco.
Ma
di peripezie ne esistono di qualitative, come quelle del filosofo berlinese,
non ovviamente alla sua altezza quelle dei contemporanei esperti.
*
* *
Per
conto mio, parto da quello che può essere il concetto riassuntivo:penso che sia
in atto in questi mesi uno scatto del processo secolare di grande devalorizzazione dell’essere umano.
La
perdita di libertà organiche naturali e civili, quella del movimento, del
viaggio ,dell’incontro e delle conoscenze nuove
ecc. è giustificata dal presupposto che l’essere umano è diventato in
questi mesi particolarmente portatore di insanità (malattia) per se stesso, gli
altri,la società. Viatico di un virus , parassitato come il pipistrello o altro
animale…
A
questo si riduce in questo frangente ,per riprendere i concetti di Agamben, sia
la vita biologica che quella sociale, zoè e bios, dell’essere umano : la vita biologica, perché a forte rischio
di affezione da virus, la vita sociale perché repressa ;la proiezione dell’importanza della non vita, della morte hanno una sorta di
sopravvento sulla sua identità vitale.
Nei
decreti di salute pubblica, si è potuto conservare il valore della famiglia: chi nel corso degli anni
ha creato rapporti stabili, validi, con moglie, marito, figli, chi avesse
tenuto con sé gli anziani genitori: questo è certo un bene , ha però negato la possibilità di altri
raggruppamenti sociali di valore etico, religioso, sportivo,creativo e di quei rapporti più variabili, volubili,
che pure fanno parte da sempre delle possibilità sociali e di indole più
volatili.
E’stata
così ridotta a minimi termini l’organicità del sociale. E’vero che è in nome
della società, che si sono attuate queste regole, tuttavia al momento questa
società è stata in pratica annullata e presupposta astrattamente per non si sa
quale futuro prossimo o venturo.
Errori
d’impostazione delle regole hanno addirittura impedito, a parte quello
stanziale, l’eremitaggio, che sarebbe stato invece indicato nella circostanza ,data
la richiesta d’isolamento, di distanza dai contatti..E’ stato proibito il carattere dell’essere nomade, che si
conserva interno a molte persone, che
pure hanno casa,residenza stabile.
La
scienza ha dimostrato tutti i propri limiti .Ovvia domanda, pur riconoscendo le
imprese di cui si è resa protagonista nel corso dei secoli, se non sia stata
sopravvalutata la sua capacità , tanto da farsi sorprendere esattamente come
cento anno fa per la”spagnola”. E di andare poi a tentoni, con un’infinita
gamma d’interpretazione e proposte di rimedi alla moda dei cerusici di un tempo
.
*
* *
Come
ho osservato inizialmente, varie intelligenze, e nient’affatto da
sottovalutare, si sono riunite intorno ad una sensazione e idea, il sospetto
del “complotto”.
Queste
idee propongono a loro volta diverse
possibili interpretazioni
Su
questa linea, per chi indica la pista politica, la più semplice porta alla Cina. Al massimo grado
del sospetto,in Cina sarebbe stato creato il virus da laboratorio, poi sfuggito
al controllo..
Il
Governo di Xi Jinping avrebbe gestito per certi versi riservatamente l’impatto,
senza comunicare al Mondo le proprie conoscenze. Al fine di un vantaggio in
prospettiva sull’economia di UE e U.S., contratte dall’impatto dell’epidemia e
reattive con ritardo rispetto a Wuhan e alla regione dell’Hubei.
Impressionanti
analogie si riscontrano in letteratura.
Il
romanzo dell’americano Dean Koontz, del 1981, parla di un virus mortale chiamato
Wuhan-400.
Inizialmente nel 1981 il romanzo fu ambientato
in Unione Sovietica diventata
poi Russia 11 anni dopo. Il virus prese il nome della città da dove era
partito Gorki – 400. In seguito, precisamente nel 1996,
l’autore ambientò il racconto in Cina e precisamente nella citta di Wuhan modificando,
ovviamente, anche il nome del virus in Wuhan – 400.
Il romanzo si riferisce infatti ad un virus, messo a punto in un laboratorio
segreto vicino al capoluogo della provincia di Hubei, per creare una terribile
arma batteriologica, con un tasso di mortalità del 100 per cento
Il servizio del TGR Leonardo del 16 novembre 2015 parlava di
esperimenti su Coronavirus nel laboratorio di Wuhan.
C’è
chi, come R.Kennedy jr., ambientalista del Natural Resources Defense Council , o
come il dottor Arata Kochi, ex direttore
della ricerca sulla malaria dell’OMS, hanno invece indicato
in Bill Gates e nella sua Foundation , unitamente a industrie farmaceutiche,chi
si avvantaggerebbe della diffusione del
virus, ai fini di lucrare poi con i vaccini.
Nell’ottobre
del 2019, un mese prima che si scatenasse il coronavirus in Cina, epicentro la
città di Wuhan, il Johns Hopkins Center
for Health Security, strettamente collegato al National
Institutes of Health (L’Istituto Nazionale della Sanità Usa), ha
simulato lo scenario derivante da una pandemia da coronavirus.
Partner di questa simulazione, chiamata Event 201, la Bill & Melinda Gates Foundation e il Word
Economic Forum.Il Johns Hopkins Center for Health Security è stato
letteralmente bombardato di richieste sull’evolversi della situazione attuale,
dato che la simulazione prevedeva che il virus avrebbe causato “65 milioni” di
vittime
Un’interpretazione
più “morbida” potrebbe vedere in quello in atto un esperimento volto a testare il grado di resilienza possibile :la capacità di una
materia vivente di autoripararsi dopo un danno, o quella di una comunità o di
un sistema ecologico di ritornare al suo stato iniziale, dopo essere stata
sottoposta a una perturbazione che ha modificato quello stato.
Posizioni
più preoccupate, porterebbero a seguire le piste meno esplicite di poteri occulti non meglio definiti, votati
alla soppressione de facto dei
diritti democratici acquisiti dagli occidentali a partire dalla Rivoluzione
inglese del sec.XVII fino all’abbattimento del muro di Berlino .
*
* *
La
tesi di Agamben è che le popolazioni siano tenute sotto costante minaccia
anche senza le guerre, ma dal
terrorismo,dalle crisi economiche ,ora la pandemia. E che non reagiscano
dovutamente all’impedimento di diritti naturali e civili, storici, culturali e
religiosi, com’è stato nel caso di non poter onorare i defunti, fatto mai
accaduto nel corso della Storia.
“Si
direbbe che esaurito il terrorismo come causa di provvedimenti d’eccezione,
l’invenzione di un’epidemia possa offrire il pretesto ideale per ampliarli
oltre ogni limite.
L’altro fattore, non meno inquietante, è lo stato di paura che in questi anni si è evidentemente diffuso nelle coscienze degli individui e che si traduce in un vero e proprio bisogno di stati di panico collettivo, al quale l’epidemia offre ancora una volta il pretesto ideale. Così, in un perverso circolo vizioso, la limitazione della libertà imposta dai governi viene accettata in nome di un desiderio di sicurezza che è stato indotto dagli stessi governi che ora intervengono per soddisfarlo”
L’altro fattore, non meno inquietante, è lo stato di paura che in questi anni si è evidentemente diffuso nelle coscienze degli individui e che si traduce in un vero e proprio bisogno di stati di panico collettivo, al quale l’epidemia offre ancora una volta il pretesto ideale. Così, in un perverso circolo vizioso, la limitazione della libertà imposta dai governi viene accettata in nome di un desiderio di sicurezza che è stato indotto dagli stessi governi che ora intervengono per soddisfarlo”
Giorgio
Agamben su Quodlibet, 26 febbraio
L’invenzione di un’epidemia
E ancora, il 17 marzo 2020 in Chiarimenti:
“È evidente che gli italiani sono
disposti a sacrificare praticamente tutto, le condizioni normali di vita, i
rapporti sociali, il lavoro, perfino le amicizie, gli affetti e le
convinzioni religiose e politiche al pericolo di ammalarsi. La nuda vita – e
la paura di perderla – non è qualcosa che unisce gli uomini, ma li acceca e
separa”
L’analisi di Agamben esprime il pessimismo per l’umanità del XXI secolo,
dedotto dal suo concetto portante, Il
mistero dell’iniquità, del male, Università di Friburgo i 13 novembre 2012.
Dove
egli usa il termine “mistero” non
tanto nell’accezione più comune, come qualcosa di oscuro, nascosto, bensì
secondo quella originale, della Grecia classica, in cui i Misteri, come
quelli eleusini, significavano una prassi, un’azione teatrale, fatta di
gesti, parole, rituali,in quel caso volti alla salvezza degli uomini, che si originava nell’atto
liturgico stesso.
Di
conseguenza,” mistero” dell’iniquità, del male, significherebbe in verso contrario,
una prassi nichilista in processo volta alla distruzione, all’annientamento.
* * *
Abbiamo sotto gli occhi che la
rappresentazione attuale non è certo
propria solo degli italiani. I governanti spagnoli, francesi, americani , poi
gli inglesi, le nazionalità più
colpite dal contagio,si son trovate
via via a seguire l’esempio italico, che procedeva da quello cinese.
Seguendo il pensiero di Alain Damasio ,tratto dall’
intervista a “Libération”, con Nicolas
Celnik:
“Mettere
in scena l’ansia, stimolarla con statistiche parziali e cumulative,
appellarsi a quell’influenza che è così facile da massimizzare che è la
paura, diffonderla intensamente attraverso l’inflazione oscena dei media è
una strategia classica per far mandare giù il rafforzamento della sicurezza.
Ridurre le uscite a un chilometro da casa, vietare gli spazi naturali (senza
alcun rischio di contaminazione), proibire qualsiasi piacere per quanto
innocuo e sanzionare le cosiddette inciviltà virali è un’indicazione tenue ma
convincente di una volontà a stento dissimulata di (formattare) spiare le
popolazioni. Lo
stupore dà inizio alla paura, che si trasforma rapidamente in torpore”
Una prova di obbedienza originata dal clima di paura, come dicono il filosofo romano e lo scrittore lionnese,
sulle orme di Michel Foucault . Un serie di rituali di divieto, impedimento,
annullamento.
*
* *
Ma, per restare nell’ultima parte dell’età contemporanea, perché verrebbe indotto questo senso di
paura, da quello dell’atomica all’attuale, passando per terrorismo e crisi economiche?
E’possibile rintracciare agenti riconoscibili, di questa metafisica del
Male, o si tratta di una sorta di processo auto(de)generato?
|
C’è chi agisce
il Potere che ordisce questa strategia
del terrore, della depressione, ai fini del controllo? Le teorie del complotto si
spingono a identificarle in forme
derivate dalla Massoneria, come gli Illuminati di Baviera o addirittura in
esseri alieni, come nell’accezione dello scrittore giornalista inglese David Icke, esponente del
Partito verde d’Inghilterra e Galles:
«La gente comune è indotta in massa a credere
che la normale causa degli eventi del mondo siano le conseguenze di forze
politiche note, o eventi casuali e incontrollabili. Tuttavia, la storia
dell'umanità è manipolata ad ogni livello... Ora potreste chiedervi fino a
quali terribili attività questa gente possa arrivare. Questi individui
organizzano incidenti in tutto il mondo, che poi richiedono una risposta
dall'opinione pubblica (bisogna fare qualcosa), e in cambio permettono a questi
potenti di fare qualsiasi cosa questi abbiano desiderato fare sin dall'inizio.»
(Dichiarazioni di Icke )
(Dichiarazioni di Icke )
E’indubbio
che ci sono e saranno lobby economiche che traggono sempre profitto dalle crisi,
ma basta rifarsi a queste entità?
*
* *
Da
una visuale differente, per il Potere
contemporaneo un importante dato da osservare è questo: più che diretto con energia da umani,
procedendo nel corso dei tempi, ha piuttosto preso sempre più valore la sua autonomizzazione. Quando da Marx, passando per Lukacs, Adorno ecc.fino a Debord e altre teorie
ultraradicali si è parlato di nozioni come Capitale, Spettacolo,
Capitale totale, dominio reale del Capitale, dell’importanza assunta attraverso l’informatica, la
cibernetica, dall’Intelligenza
artificiale, divenuta da dottrina esoterica iniziale una potenza economica dirompente ,
s’intendeva arrivare a questo.
Veicoli
di questa autonomizzazione sono il
dominio reale dell’economia e della scienza, della tecnologia sull’etica e sulla religione, sulla politica intesa classicamente, il cui
indebolimento strutturale ha cause anche interne.
In
occidente l’indebolimento del sentimento religioso cristiano , del principio di
democrazia attiva, delle istanze socialiste.
Le
cause per l’autonomizzazione del Potere sono anche endogene. La società democratica, con la separazione
dei Poteri, produce al proprio interno, forme di controllo che finiscono per essere autonome dal potere vero e proprio
di esseri umani individuali o raggruppati che siano .
L’idea
della separazione dei poteri risalente a
Montesquieu (1748) ,e più indietro nel tempo ad Aristotele, dovrebbe rappresentare
un bene, una garanzia contro la
preponderanza di un uomo o di un gruppo, tali da creare una dittatura personale
o un’oligarchia.
Non
avremmo più Hitler, Stalin, Mao ; né Putin Orbàn ecc.
Tuttavia
cosa accade? Che il controllo di un Potere sull’altro (Governo, Magistratura,
Informazione ecc.) indebolisce la posizione degli individui e crea un potenziamento del Potere
autonomizzato della struttura; lo Stato, al di sopra dei personaggi che lo
detengono, come Ente reso tetragono dalla fusione strutturale dei vari Poteri umanamente
indeboliti dal reciproco controllo.
E’sempre
meno facile trovare uomini di Potere esemplari nel corso dell’età contemporanea
e si può pensare che nel passato, venissero più facilmente glorificati o
mitizzati( da Pericle fino a Bismarck o Cavour, per fare esempi ) . Si può
pensare a Ghandi; al tanzaniano Julius Nyerere; a Mandela : commisero errori, perché l’umano è soggetto ad errare,
ma restarono nel cuore delle loro Nazioni, come “padri della patria”; in Italia
abbiamo avuto fra i più noti democratici emersi dalla Resistenza Parri, Pertini; poi Moro, come in certo senso De Gasperi o Berlinguer, uomini
tuttavia limitati dal contesto storico-politico contemporaneo . Statisti
tedeschi come Konrad Adenauer, prima e dopo la liberazione dal nazismo, Jean Monnet
in Francia, e altri personaggi rimasti quasi anonimi, in Stati benestanti, dove
è più facile il Governo.
Nei
tempi odierni si è riconosciuta o si riconosce qualche merito ad Obama, a Merkel o Trudeau….con i benefici
del dubbio. Chi altro?
In
occasione della pandemia, il fatto che
le libertà personali, naturali , venissero
limitate al massimo in Cina, non ha creato stupore, per le note
caratteristiche di dispotismo statale dell’ideologia e potere del
PCC. Che simili norme venissero riprese immediatamente in Corea del sud,
altrettanto, trattandosi da tempo di una repubblica autocratica militare, solo
dagli anni’90 vagamente più democratica.
Quando
in Italia le medesime norme sono state riprese dal governo 5S-PD del premier
Conte, come altri ho pensato che si fosse di fronte ad un ennesimo esperimento
avente teatro il Bel Paese( Che, dagli anni’90, ha visto esprimere forze
politiche indotte da laboratorio, quali Forza Italia prima, il M5S poi) con
dimostrazione di come fosse possibile la
sospensione dei diritti democratici
faticosamente conquistati settantacinque anni fa.
Poi
però questo è accaduto in altri Stati con vocazione più democratica antica: la Francia,in primis; la Spagna, una Nazione
che non ha mai soggiaciuto interamente
al domini stranieri, e in cui è ancora viva la memoria negativa del franchismo;
poi gli U.S., da ultimo,la Gran Bretagna
Allora
si arriva ad un’altra tesi . Gli uomini di Governo,i responsabili ecc. hanno
temuto e temono tuttora , di essere portati di fronte ad un Tribunale per
inadempienze che hanno condotto ad una strage come non accadeva più da circa un
secolo, non imputabile a Potenze nazionali nemiche (pur considerando il
sospetto Cina) o a gruppi terroristi;
imputabile ad una pandemia, certamente, ma anche all’inadeguatezza di strutture sanitarie deficitarie che non sono
state in grado di far fronte al problema, fatto di cui gli statisti sono
responsabili. Ecco allora la paura delle responsabilità,per governatori come
quello della Lombardia in primo luogo, ecco la paura del premier e dei Governi nei paesi più colpiti ,che
hanno adottato tutti la medesima strategia di sospensione di libertà naturali e
civili.
Un
rapporto fluttuante nel corso dei mesi, fra numero di decessi e casi di contagio dichiarati , vede la
Germania oscillare dall ‘1/40-30 , mentre in Italia siamo verso l’1/7,5, la Spagna, l’Olanda,la Svezia 1/8+, in Francia e G.B. si scende addirittura poco sopra all’1/6! (gli
U.S. , si collocano intermedi verso
l’1/17, un rapporto tale più o meno indica anche la Cina .Considerando Paesi
dove i dati dovrebbero risultare meno
soggetti a mistificazione; qualche dubbio
sulla Russia che dà al momento
addirittura un 1/+di 100! ). Sono le misure della capacità sanitaria espressa
dai vari Paesi, pur considerando la variabile della (s)fortuna..
Un
altro timore da parte dei governanti deve
aver riguardato una relativa sfiducia nella sensibilità e senso di
responsabilità delle popolazioni, in Italia come in Francia o altrove. .
Di
questa condizione c’è stato chi ne ha approfittato, come l’autocrate ungherese
Orban, per assumere poteri ancora maggiori. Ma è questo un caso estremo, al momento.
Mentre
in Stati che meglio esprimono la democrazia contemporanea, , vuoi perché più
piccoli, vuoi perché meno abitati, insomma
più abbienti, come la Svezia, dove il welfare è ancora più attivo, i provvedimenti sono stati meno drastici , più
condivisi e affidati al senso di responsabilità delle popolazioni.
I
gruppi politici attuali, in occidente , sono egualmente responsabili, tutti,
dalla destra a ciò che ormai nemmeno si può chiamare più sinistra, delle politiche
neoliberiste, asservite ai poteri economici, che hanno abbattuto le spese
sociali. Nel ’92 con Tangentopoli ,i poteri economici convinsero una Nazione
come l’Italia che era giusto e sacrosanto che si abbattessero i pagamenti delle
Imprese allo Stato, camuffando questo fatto con il pretesto della sottrazione che avveniva ad opera dei Partiti
e dei loro massimi dirigenti . In questo modo, con la rovina dei Partiti
democratici al potere dal dopoguerra, e la sostituzione con il neoliberismo di Berlusconi con FI, si
avviarono i trent’anni a seguire in
cui lo Stato ha via via dovuto tagliare le spese sociali, svendendo ai
capitalisti risorse e attività su cui lucrare, privando la popolazione
dell’accesso gratuito o a costo politico..
Ciò
ha espresso una nuova sorta di Stato
sempre meno umanitario, in cui,
similmente ai Partiti della destra, i Partiti di sinistra, hanno via via mutato la pelle da un relativo
socialismo democratico in quella di una
democrazia sempre più relativa che omologa
senza più alcuna critica la
legittimità di ceti enormemente e
inutilmente arricchiti , a discapito dei ceti medio-bassi.. La differenza data
dal diverso riguardo a migranti ,
cinicamente respinti dalle destre,e invece “aiutati” dagli eredi della
sinistra, connota l’identità delle fazioni in un minimo spazio di divisione,
mirante ciascuna alla detenzione d’incarichi di Governo.
Questo è accaduto similmente, con qualche variazione, in Francia e in alri Paesi occidentali.
Questo è accaduto similmente, con qualche variazione, in Francia e in alri Paesi occidentali.
Questa
mia tesi considera quanto sempre più sia diminuito il potere positivo dello Stato nei riguardi
della popolazione, potere indebolito per le cause sopra indicate. Considera invece il potere negativo, come nel
caso attuale, della struttura, della macchina del controllo sulla gente ,
potenziata dalla tecnologia e dall’uso invasivo fattone nel corso dell’ultimo
secolo, da l primo dopoguerra ad oggi.
Considera,
seguendo Hobbes, la prospettiva dello Stato come Leviatano , adattata alle caratteristiche del tempo attuale.
Considera
anche l’identità di società non lontane
da noi, come quelle scandinave, o elvetica, olandese, dove il Potere dello Stato sembra essere meno
separato dalle popolazioni, da ciò che oggi costituisce il demos. Queste nazionalità
hanno espresso anche in sede Ue un senso di superiorità derivante da economie
più solide, rispetto ai grandi Paesi
sudoccidentali ,. Il loro atteggiamento è stato criticato per l’ egoismo abbastanza esplicitamente espresso, per uno
spirito di scarsa solidarietà europea. Tuttavia sull’orlo di proclami del “si salvi chi può”, si può forse considerare
di dover evitare l’esecrazione per chi si trovi in posizione migliore.
Perché
ovviamente sono considerate anche le ricadute economiche negative causate dal
presente blocco, embargo da virus. In cui in Italia si avrebbe una delle
condizioni più pesanti.
Perché
per quanto riguarda la nostra Nazione, torniamo al concetto di carenza di
identità positiva dello Stato:
Affari italiani.it , 14 aprile, intervista al politologo americano Edward Luttwak
Saremo il
Paese più colpito d’Europa dalla recessione per il Coronavirus. Cosa dovremmo
fare per uscirne, visto che nessuno ci aiuta?
"Secondo le
statistiche tra i 196 Paesi del mondo
l’Italia è il numero 8 per ricchezza totale. L’Italia è uno dei Paesi più
ricchi del mondo eppure deve andare in giro come un mendicante perché è
occupato da una casta. Questa è la ragione del perché lo Stato italiano non può
funzionare. E non può funzionare a causa del sistema legale che è il sistema
nervoso dello Stato. Ogni volta che qualcuno ha cercato di riformare questo
sistema legale italiano, per aver una magistratura europea, viene bloccato dai
magistrati che aprono un qualche processo contro di te o un parente".
Ciò rimanda al concetto da me espresso sopra, della
ricaduta negativa della separazione dei poteri su cui si è fondato il principio
di democrazia, da Aristotele fino a Montesquieu e ai legislatori della nostra
Costituzione.
Un principio di garanzia , rispetto ai rischi di
dittature individuali o oligarchiche, che tuttavia si trasforma a sua volta in
fattore deterrente.
Un enigma per cui non
è facile proporre avanzamento verso una
risoluzione, per società complesse, popolose, etnicamente e
storicamente più differenziate .
Riguardo all’aggravarsi della crisi economica, già non
superata in molti territori dal 2008 ad oggi, considero che o il capitalismo si
fonda su sabbie mobili,se bastano due mesi a creare rischi che non si possano evitare
con una pianificazione,o siamo al pretesto di un ennesimo condizionamento per
un ulteriore impoverimento delle condizioni di vita .
I Pil nazionali avranno
perso 1/6 dell’annualità, ma la Storia insegna che si ricostruisce dopo una catastrofe come
la guerra mondiale,e l’attuale non può esserne paragonata.
E
vi sono possibilità diverse per una ricostruzione .Per esempio, sulla Stampa del 5 maggio, il commento di Charles Kupchan, direttore per l’Europa al
Consiglio per la sicurezza nazionale nella Casa Bianca di Obama e Biden. ,
osserva ,pro domo sua, che Cina e Russia
possono approfittare in Italia della
caduta di fiducia verso il potente alleato americano a causa dell’amministrazione
Trump.
Allora, considerando se non vi sia esagerato timore della
crisi anche economica , si ritorna ad Agamben, e alle sue riflessioni
sulla politica della paura e sui misteri del Male..
La Virtualita’ come sostituzione della Vita
Oltre
i canti e i concerti dal balcone, che conservavano almeno una certa realtà, per quanto non assembrata, è
stata tutta una gara a restituire in virtuale ciò che non si poteva più fare
dal vivo.
Il panem non poteva essere virtualizzato, ma per
i circenses è stato ed è
possibile, in forma più illusoria o sbiadita di senso .Ecco tutta
un’offerta di teatro, mostre d’arte e
viste a palazzi on line.
Ora,
per il cinema e altri spettacoli la
differenza di proiezione fra grande
schermo e pc non è estremamente rilevante ,per quanto il fascino della sala,
dei co-spettatori sconosciuti abbia la
sua importanza, che i cinefili ben
conoscono..
Ma
pensiamo alla riduzione del Teatro, delle mostre d’arte, delle viste ad un
palazzo ! Di quale offerta si è
trattato?
Attori,
quadri o sculture, architetture, interni, saloni, giardini ecc.,osservati, seguiti dal vero come in
Teatro o al Museo, offrono una sensazione ben differente che vederli on-line.
Come se,oltretutto, già prima non fosse possibile vedersi l’Opera da tre soldi di Strehler o i quadri di Modigliani sul web!
Questi
aspetti consolatori finiscono per destare anche fastidio , come l’atteggiamento
di beata santità dei predicatori e
oranti dell’ “Io resto a casa”, “Andrà tutto bene!”.
I
Signori del web si sono infiocchettati della benemerenza della gratuità dei
loro social.
Nell’insegnamento
scolastico la didattica a distanza è stata necessaria ,pur considerando anche
qui il detrimento conseguitone riguardo ai rapporti vivi, fra discenti, con i
docenti..
Ma
per certe attività universitarie, scuole d’arte, danza, balletti, la mancanza
di fisicità è stata particolarmente avvertita negativamente.
Spero
che
sapremo evitare la paranoia che in
futuro tutto ciò rimanga virtuale o comunque lo diventi sempre più.
Parrebbe
in questa parte del mese di essere un po’ più in là della metà del guado, di sentire
l’approdo.
Ma
fare previsioni tanto per farle non è poi così interessante .Già ci provano tutti, specie per la miriade di interventi da parte di esperti e articoli di giornalisti
indotti dalla linea dei loro datori di lavoro, in una snervante altalena di ottimismo
e pessimismo giornaliero.
Nessun commento:
Posta un commento