venerdì 29 maggio 2020

Effetti collaterali



EFFETTI COLLATERALI
Sono passati tre mesi, una stagione fra fine inverno e primavera, dall’avviso iniziale d’allarme.
Per settimane, mesi, si è vissuto uno stato di timore- paura -terrore(a seconda dei gradi):
-paura della diffusione generalizzata,  di contrare il virus o vederlo contrare da famigliari o persone care, vicine ; paura degli effetti, di eventuali  ricoveri di scarso o precario affidamento che avrebbero arrecato danni maggiori;
 -paura degli altri , visti come possibili trasmettitori di contagio;
-paura ,per coloro che si trovavano nella condizione, con la chiusura, della perdita del lavoro e di conseguenza delle risorse per il mantenimento proprio , dei famigliari e delle proprietà;
-paura di un crollo finanziario nazionale, europeo o mondiale;
-timore di qualcosa di poco chiaro, di non rilevato , di qualche processo negativo delle libertà  in atto , di autoritarismo applicato sulla scorta del modello cinese ecc.
-timore di incorrere in controlli o sanzioni a causa di ciò che diventava proibito fare ;
si è vissuto uno stato di frustrazione, monotonia, rabbia
-soprattutto per chi avesse  un domicilio ristretto, o rapporti famigliari interni non abbastanza positivi
-per non poter vedere amici e persone care ;
-a causa degli impedimenti intercorsi  al movimento sul territorio vicino  e nel Mondo;
-nell’osservare la debolezza della scienza, della medicina, delle strutture sanitarie e assistenziali ,in sostanza dell’organizzazione complessiva della società e dello Stato
Si è subìta un’amplificazione mediatica  sensoriale e psichica come mai avvenuto nel corso della Storia, in conseguenza dell’uso fatto dagli umani contemporanei degli svariati mezzi tecnologici informatici.
L’assillo delle notizie quotidiane, la congerie d’interpretazioni diverse e contraddittorie su cause, previsioni e  rimedi possibili , hanno chiuso sensi e mente in una pressoché unica dimensione, votata costantemente alla ricerca d’ informazioni, indicazioni, precisazioni, speranze, altalenanti nel corso dei mesi.
Ad allentamento in corso, soprattutto per le persone d’età media e anziane è difficile allontanare la mente dal fenomeno .
Le sere primaverili , serene e  tiepide, vedono ora incontri  all’aperto il cui argomento centrale continua ad essere quello di questi mesi ,perché l’esistenza ne è stata pesantemente influenzata, anche quando fisicamente non si abbia subito effetti del contagio ,anche riguardo a famigliari o conoscenti. .
La progettualità positiva d’iniziative, imprese, movimenti, viaggi, stenta  a focalizzarsi, a ritenersi sicura, impendendo così  quella dinamicità che costituisce per lo più il principio dell’esistere,per molte persone, mantenute a tutt’ora in uno stato di incertezza per il futuro prossimo.
Quale sarebbe il Mondo che si ritrova, quali le persone mascherate,immagine quotidiana costante del rischio non ancora trascorso? 
Spettacoli, sport, rubriche televisive ,i circenses che normalmente servono a distrarre dalle occupazioni e preoccupazioni della conduzione dell’esistenza, del lavoro,  a dare varietà, sono nel frattempo cessati o ridotti: non possibile  partecipare , assistere a teatri, mostre d’arte, incontri culturali, concerti, a film sul grande schermo, partite di calcio, gare ciclistiche, automobilistiche ecc..
Difficile anche mentalmente, anche nel caso della lettura,  concentrarsi ,dedicare lo spirito  a qualcosa d’ altro astraendosi ,distraendosi .
E'l'occasione come non mai per comprendere i caratteri,le sfaccettature, dell'alienazione culturale e /o spettacolare: in sua assenza, ci si accorge quanto per lo più, per l'uomo d'oggi, sia difficile vivere senza, in rapporto con un tipo d'alienazione naturale di cui si può avere solo pallida reminescenza, o estemporanee prove.
Sono restati possibili  gli studi, l'ascolto della musica, la visione di film su schermi televisivi , monitor: hanno consentito di rivolgere i sensi e la mente in altre dimensione rispetto alla presente.
...
Coloro che hanno dovuto declinare le proprie prestazioni lavorative attraverso l’informatica, l’on line, il web, hanno dovuto intraprendere un surplus di concentrazione e fatica  per la trasformazione del canale di comunicazione e prestazione rispetto a quello della propria e altrui presenza viva.
Nel caso dell’Istruzione , campo di cui ho esperienza diretta, i più generosi e disponibili fra gli insegnanti si sono trovati con una giornata lavorativa prolungata anche a dodici ore circa , dovuta alla comunicazione messaggistica senza quasi confini di tempo e spazio , intercorsa al proprio interno, con dirigenti e colleghi,e da parte di studenti e famiglie, sia quelle collaborative e solerti, che quelle difficoltose.
La burocrazia interna agli Istituti scolastici , agli organi collegiali,  è stata oggetto di  adattamento e reinvenzione , attraverso l’impiego di programmi   altrimenti mai usati ,che richiedono studio e fatica mentale per l’apprendimento dell’uso.
Gli studenti a loro volta hanno subito lo  stress a causa del canale di comunicazione che ha sostituito la fisicità del rapporto scolastico. Alcuni docenti hanno esercitato con buon senso e misura,  coscienti che la didattica on line e,in generale,l’uso del pc va dimensionato,  altri hanno preteso di poter ovviare alla perdita della qualità con la quantità della trasmissione, addirittura il prolungamento del tempo d’interazione .
Si  è arrivati al paradosso che, dopo aver predicato per anni e anni la necessità che i giovani, e l’umanità in generale , non debbano abusare dei mezzi tecnologici, per i rischi fisici nervosi e psichici che ne possono derivare , ora l’Istituzione stessa prima ne esortasse,poi di fatto imponesse, l’uso prolungato, ai fini di recuperare una parte di quanto impedito.
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In sostanza, subiamo un rilascio d’ansia diminuito, ma tutt’altro che  trascorso .In un certo senso, piuttosto potenziato dalla lunghezza d'onda di tre mesi.
A cui può accompagnarsi, dopo i l sospiro di sollievo per lo scampato pericolo, per gli uomini più abituati ad un dinamismo esistenziale, un sentore di noia per la monotonia dell'attuale vivere, per la sua riduzione. Non è proprio dell'animale nè dell'uomo, seguitare a stare con il pensiero consolatorio e ritenere una fortuna il fatto che si sia scampato un rischio. Chi viveva con intraprendenza ha grandi difficoltà ad adattarsi alla nuova immagine del Mondo e della Specie, immagine che, come proprio della Società dello spettacolo, impedisce di comprendere quale sia l'autentica realtà contemporanea.
Il sentimento e il pensiero filosofico, religioso, come in altre situazioni  o passaggi esistenziali, avranno dato un po’ più di forza d’animo .
Non possedendo se non in minima parte il secondo, mi riferisco al primo, che può aver trovato conferme o distinzioni.
Si è potuta constare un’invarianza, nonostante secoli di sviluppo delle varie  scienze, della tecnologia , medicina , antropologia,sociologia, psicologia . Il ritorno  dell’epidemia classica, peste, vaiolo ecc, potenziata nel suo diffondersi  dalla globalizzazione; delle epidemie respiratorie del secolo passato, spagnola, asiatica,fino alle più recenti  varie forme di SARS-CoV.
Come nei tempi passati, supposizioni sulle cause delle origini,  derivazione, trasmissione ecc. Discussione sull’impatto negativo sul corpo umano, animale e vegetale e sulle sue funzioni , proveniente ai giorni nostri  dall’inquinamento dell’aria, acqua  ecc.  Materiale per rinnovare la critica al sistema dominante fondato sull’economia industriale e capitalista , sul neoliberismo potenziato dall’inizio dell’ultimo decennio del secolo scorso.
Questo sistema per gli ormai trent’anni a seguire ha deviato la critica socio-politica in direzione del fallimento del sedicente comunismo orientale.
La distretta presente mostra con evidenza che se  aveva ragion d’essere questa critica del capitalismo statale concentrato con vaga distribuzione socialista in penuria  , allo stesso modo aveva fondamento la precedente, riguardante il capitalismo  diffuso dei singoli avventurieri o capitani d’industria e della finanza,  e dei loro potentati troppo poco soggetti a regole comuni garantite dallo Stato. 
Se Chernobyl e Wuhan sono la dimostrazione del negativo concentrato,  molteplici possono essere gli esempi del negativo diffuso dall’imprenditoria industriale nel vecchio e nuovo continente.
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E’questo il piano della critica dell’economia politica, ad altri livelli, che potremmo anche definire metafisici,  la filosofia identifica nel precedente uno dei piani di manifestazione della necessaria imperfezione umana , della sua precarietà e alienazione  naturale, del suo versante nichilista.
La filosofia ci indica la principale differenza dell’uomo rispetto agli animali nella consapevolezza che la vita avrà fine comunque nella morte, per cause varie,e fra esse si possono annoverare fra le altre anche gli effetti negativi del capitalismo, oltrechè le malattie naturali o indotte ecc.

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Infine, si dice comunemente:è il Sistema. Ora il Sistema sono gli industriali, i finanzieri, i politici ecc., sono d’altra parte  gli uomini comuni con libertà di scelta.
E’giusto osservare che queste libertà sono per lo più circoscritte , determinate, vincolate, pena la marginalità o l’esclusione da un certo stile di vita contemporaneo, per certi versi gratificante.
E allora il busillis è questo: fare la scelta radicale di mettersi il più possibile fuori dal sistema , allontanandosi i l più possibili dalle città, dalle fonti d’inquinamento, dai lavori più alienanti; vivere d’agricoltura, caccia e pesca, artigianato,  abbandonare la tecnologia, le produzioni che recano danno all’ambiente, il consumismo ?
Cercare l’uscita dal sistema, per creare microcosmi più semplici e naturali? O più facilmente ridurre l’uso e l’usura, di se stessi e dell’ambiente.
Nel corso dei tempi ,movimenti religiosi, filosofici, politici ecc. hanno prodotto mutamenti di orientamento, coscienza e attività in un numero anche ragguardevole di esseri umani.
Un fenomeno di tale gravità come quello presente,  originerà un nuovo movimento di uomini e donne giovani e maturi in grado d’incidere sulle politiche generali degli Stati?
Un cambiamento autentico, una svolta, potranno essere prodotti solo dalla capacità d’organizzarsi su programmi  a cominciare da elementi abbastanza sotto gli occhi di tutti, quali  l’abbattimento delle spese militari,il potenziamento di sanità e assistenzialità ,un maggiore e adeguato controllo delle industrie e delle forme di produzione tecniche e tecnologiche, degli andamenti della finanza, dei commerci, tassazioni veramente proporzionali dei patrimoni , capitali e redditi.

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