lunedì 5 marzo 2018

Il giorno dopo le elezioni

Ricevo questa lettera a proposito dell'articolo "Il voto di oggi e l'Agenda di domani",scritto da Sergio Fabbrini su Il sole 24 ore, domenica 4 marzo 2018

Egregio Fabbrini buonasera,
ho letto il suo editoriale sul Il sole 24 ore di domenica, oggi è un altro giorno, quello delle elezioni avvenute e dei risultati acquisiti.
Ho avuto in  famiglia fondatori e militanti del PSI ,dalle origini di fine Ottocento alla fine degli anni'60, poi PSIUP....ieri ho votato "Insieme" informato del fatto  che il M5S   e la Destra sarebbero state il Partito e la Coalizione  con più preferenze. Ho personalmente interesse che non avvengano  avventurismi politici, ho ben presente il peso che s'abbattè  su risparmi e prezzi  nel passaggio dalla lira all'euro, e non mi auguro un processo alla rovescia di cui non nutro alcun ottimismo.
Tuttavia la realtà ci mostra un'Italia in cui, nella maggioranza dei votanti, circa i 3/4 della popolazione, c'è un orientamento al Nord perchè si collochi secondo la propria produttività come una sorta di Svizzera o per lo meno Austria, un Sud che dopo san Gennaro e San Silvio invoca il santo di turno, Luigino, data l'endemica incapacità interna di migliorare condizioni inalterate  o poco più dall'Unità.
Detto questo, leggendo le sue righe, come magari differentemente quelle di Scalfari e altri, al programma europeista progressista avanzato, vien da rispondere:"Ma quando e da chi?" Perchè questa è la domanda: quando e chi potrebbe ridurre il disavanzo fra Sud e Nord in cui sta il quid della crisi dello Stato italiano all'interno dell'Europa?  Quando, visto che da dieci anni i politici della destra forzista  o del  divenuto centro-centro-sinistra avanzano la possibilità di un passo avanti per poi rilevarlo indietro e così via? a quanto sarebbe giunto il  risanamento del guasto berlusconiano,da Monti a Gentiloni ? quanto è stato smascherato Renzi e dove ha condotto il Partito,per es.nel campo dell'Istruzione, dove dopo aver fatto opposizione ai ministeri Moratti e  Gelmini, i divenuti ministeri Giannini e Fedeli  hanno realizzato una riforma ancor più estrema nell'asservire la Scuola ai dettati capitalistici, alla logica dei risparmi e dei tagli, che dichiarati come tali in Portogallo,  e Spagna ,Grecia, venivano invece da noi gabellati da Renzi &co. con  la presa in giro del termine"Buona scuola"? e gli scoperti interessi famigliari  bancari di questo gruppo dirigente, Renzi, Boschi, pur anche oggi conservatisi  in seggio da un funzionale clientelarismo ?
Ecco,la fine dei prim i regim i del secolo, è questo cui assistiamo, Temiamo che il nuovo sia peggio del precedente, e c'è da auguarsi che in sostanza cambi ben poco, come nell'ammnistrazione dell'Appendino o della Raggi(subissata di critiche semplicemente sulla scia dei precedenti sindaci di destra o centrosinistra) o dei  vari sindaci e amministratori  veneti , padani o alpini ...Che siano però altri a governare, francamente non  mi affligge rispetto ai Berlusconi e ai Renzi, dove dal mio punto di vista neoconservatore mi potevano creare certo meno preoccupazioni i Letta o Gentiloni...cordialmente, Romeo


 




1 commento:

  1. C'è una direzione positiva, che le varie forze polticihe guardino al bene della Nazione, e propongano un Govenro d'Unità con proposte fattibili, che spingano un pò la resistenza europea, ma in forma compatibile, che accontenti un pò gli elettori ....c'è una direzione negativa, in cui ciascuna forza guarda al proprio interesse, e mira al logoramento delle altre, allora un governo della Destra o del M5S che va avanti con l'astensione delle due altre forze.. su questa via una recrudescenza della crisi....

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