IL CIRCOLO PESSOA:un viaggio
memorabile in terra iberica.Per chi conosce Pessoa e il suo mondo,un nuovo
modo originale di accostarsi;per chi non lo conoscesse,un modo per entrarvi
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“Vi è stato un
tempo in cui la cultura era in contrapposizione alla massa: sparuti individui
(ri)cercavano sentimenti, sensazioni e conoscenze sconosciute alla maggior
parte delle persone, abbruttite dalla povertà e dall'analfabetismo. Oggi è
visibile solo la cultura di massa. Al supermercato si trovano interi scaffali
pieni di "modelli a cui fare riferimento", puoi scegliere: vuoi
essere come il calciatore? Come la nuotatrice? Come il politico o come la
presentatrice? Nessuna osservazione, nessuna riflessione. Manuali per allineare
la propria esistenza ad altre che dall'apice rotolano verso l'esaurimento. Ma è
davvero cultura questa? Come Nanni Moretti in contrapposizione all'industria
Hollywoodiana, chi prova a fare davvero cultura deve cercare il sacro Graal
della narrazione della realtà! Cavalcare le onde della cerca, come Machiavelli,
così Pessoa e nel piccolo la mia famiglia. Ringrazio mio padre che con
disciplina spartana continua la sua ricerca del tempo perduto. Esponendo epoche
a noi lontane, che a leggerle si sentono sorprendentemente vicine, sostituisce
il lavoro didattico a cui l'industria cinematografica e cartacea ha rinunciato
con la cultura di massa. Lo ringrazio soprattutto per avermi permesso di
collaborare: scrivendo il capitolo sull'incontro fra Pessoa e Crowley mi sono
sentito coinvolto nella “santa cerca” e spero un giorno di avere le capacità di
guidare anche io una spedizione. La cultura non è un pranzo di gala, la cultura
è un disegno, un ricamo. La si deve progettare con eleganza, tranquillità e
delicatezza; si deve lavorare con altrettanta dolcezza, gentilezza, cortesia,
riguardo e generosità. La cultura è quel processo attraverso il quale il
germoglio di un sogno affonda le prime radici.”
(Domiziano Varini)
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