sabato 30 gennaio 2021

INTERVISTA RADIO GENOVA CITY STRIKE con l'economista -EMILIANO BRANCACCIO

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INTERVISTA RADIO GENOVA CITY  STRIKE - con l'economista EMILIANO BRANCACCIO


Un’analisi che risulta molto interessante  perché induce una sintesi, focalizza punti importanti sui quali ragionare, discutere.

Mi limito alle seguenti  osservazioni, a loro volta sintetiche.

Cina. Fino a che punto il modello cinese può essere ritenuto un esempio interessante nella tradizione marxista e in una prospettiva di progresso sociale, di pianificazione, controllo e ridistribuzione economica?

IlI Il sistema cinese ha reagito meglio alla pandemia grazie ad una pianificazione centralizzata autoritaria, che è poi stata ripresa in Italia ed Europa .    

Se Se questo ha avuto effetti positivi riguardo alla salvezza di molte vite, è entrato però in contrasto con quanto Brancaccio stesso evoca, rimanendo all’Italia, articolo 17 della Costituzione,libertà, diritto di riunione e manifestazione, per non dire di altri diritti naturali e civili di movimento  (vedi tesi di Agamben ecc.)..

Il Il giudizio sul sistema cinese espresso da B. è forse volutamente un po’ evasivo. Da un lato il controllo dello  Stato rispetto alle libertà imprenditoriali e finanziarie può favorire un’economia più favorevole alla collettività;dall’altro il medesimo controllo è repressivo nel confronto di istanze sociali provenienti dalla dissidenza che non può ricondursi del tutto a soggetti favorevoli al capitalismo liberale e speculativo.Aspetti del resto connaturati da Mao in avanti al sistema politico cinese. Dai campi di rieducazione o lavoro forzato(laogai) verso i tibetani fino agli attuali uiguri islamici, la repressione violenta delle minoranze, religiose o etniche.

Grecia. La crisi greca del 2015 avrebbe potuto avere una risoluzione migliore per il popolo greco,ed esemplare per i popoli di altri Paesi,se Syriza avesse resistito alle pressioni dell’UE?

Condivido le riflessioni rispetto  alle premesse di  Syriza, Tsipras e Varoufakis , le ho constatate in parte in presenza nello stesso Paese.

2.      Tuttavia: quando B. osserva che la mancanza di determinazione da parte di Syriza andrebbe fatta risalire a quando  lo stesso Varoufakis (che rappresentava l’ala sinistra del partito)non ebbe la decisione politica di evocare l’art .65 del Trattato europeo a proposito del blocco dei capitali interni ad una Nazione,preoccupandosi delle conseguenze sui risparmiatori, ebbene:

-i  piccoli risparmiatori non erano in  quel caso né  sono i capitalisti, gli speculatori, sono essi stessi popolo ,per lo più lavoratori onesti che hanno messo a parte un po’ di guadagno da una vita di lavoro; noi stessi ci possiamo identificare in questo ceto

- proletari nel senso originario del termine, cioè nullatenenti, sono oggi i diseredati per varie cause,    per lo più sono marginali o esterni al mondo del lavoro , molti di loro non si esprimono politicamente.

Quindi la preoccupazione di Varoufakis esprimeva quella di ceti divenuti  piccolo possidenti per effetto del lavoro, che sarebbero potuti ritrovarsi  rovinati  da un impatto conflittuale con la Finanza europea e l’uscita dal sistema monetario dell’euro. Probabilmente egli stesso, diciamo così ala sinistra di Syriza, ritenne che una decisione di rottura  non avrebbe corrisposto alle aspettative di molti sostenitori .

Lo stesso oxi pronunciato nel referendum dai greci,era un no contro le imposizioni dell’UE, non contro l’UE. Tanto è vero che al passo indietro di Tsipras non si verificò un’insorgenza popolare di qualche peso. E nelle elezioni di quel settembre, dopo le dimissioni di Tsipras, lo stesso e Syriza vennero confermati, con un consenso non di molto inferiore a quello precedente i lreferendum.

Dopo  il rinnegamento dell’oxi ,resta poi i l fatto dell’allarmata risposta di Tsipras a Varoufakis, riguardo a pressioni insostenibili in sede UE, che ci sarebbe stata minaccia di un colpo di Stato, non so quanto per effetto dei Poteri economici interni ,quanto per supporto della stessa UE.(Fatto questo, che non mi risulta chiarito abbastanza da nessun studio a proposito)

In sostanza, una “rivoluzione” greca avrebbe potuto essere un segnale per i lavoratori europei ,prodromo di una nuova Internazionale contro l’UE del Capitale  o avrebbe portato alla reazione ,di nuovo ai "colonnelli" ,ad una forma di dittatura?

 Quale forza di resistenza potrebbe offrire oggi il popolo “imborghesito” ,in Grecia o in altri Paesei occidentali?

Notiamo , come analizza del resto anche B., per es.l’attuale distribuzione politica in Italia: la popolazione pacifista, moderatamente solidarista, espressa dal PD e satelliti ,quella affine, ma più movimentista nel M5S, con le sue contraddizioni

 poi, a parte i gruppetti  liberali di FI e IV, espressione di Poteri economici forti ,

il popolo nazionalista-regionalista della Lega, ceti piccolo imprenditoriali e artigiani , risultato del benessere e della seguìta crisi ; e quello estremista di destra  dei F d’I. stimabile nel numero di circa 1,5 M.

Ciò che era (è?)il popolo di una sinistra radicale, non ha grande rilevanza politica in Italia e in Europa, occidentale o orientale.Riguardo ai militanti, qualcuno usa oggi l'espressione di"riserva indiana".

In questo quadro l’analisi marxista (lo Stato guidato da un Partito di maggioranza che in economia pianifichi e impedisca speculazioni e disavanzi di reddito troppo elevati)  resta in teoria corretta, e l'unica proponibile, ma in pratica utopica, rischiando di non trovare vera e propria  base sociale.

Il rilancio  di un Partito socialista moderato, ma deciso,che tratti da un punto di forza con i ceti imprenditoriali e finanziari, resta una augurabile speranza ,ma non una realtà. Cause concomitanti la pochezza  di soggetti politici rappresentanti e la scarsità di consensi su cui contare . (Dice lo stesso B.citando  Marx: in ogni epoca le forze sociali prevalenti scelgono le comparse che meglio le rappresentano, mai viceversa)

B.del resto ritiene improbabile oggi una sintesi keynesiana influenzata dal marxismo (secondo , per es.l’ipotesi di Kalecki), vedendola invece come un’ipotesi caso mai tutt'interna al Capitale.

CRISI CATASTROFE E RIVOLUZIONE

Titolo forte,evocativo, che è da decenni nella prospettiva critica di derivazione marxista, rivoluzionaria, che constata ,a seguito dell'accresciuto dominio del Capitale nei suoi vari aspetti (che va inteso anche come coinvolgimento economico, strutturale, mentale di parti cospicue della popolazione), il venir meno di supporto popolare per una politica radicalmente progressista che avesse forza tale da immobilizzare le varie forme di ricatto imprenditoriali e finanziarie : stanti le condizioni attuali, una rivoluzione non è possibile. Lo diverrebbe solo in conseguenza di una catastrofe generale del sistema capitalistico.

Ora, la crisi è in corso da decenni ; la conflittualità fra Sistemi, Stati o ceti, non è mai venuta meno, dopo le grandi guerre, la guerra fredda, le”piccole”guerre come quelle provocate nelle repubbliche sovietiche o in Jugoslavia, le guerre fra potenze mediorientali ecc.,il terrorismo

;  la catastrofe è stata sempre differita e non è certo augurabile. (NON VADO OLTRE)




domenica 3 gennaio 2021

Appunti anti covid 21

 

Al periodo fra novembre e  dicembre del 2019 , nella città cinese di Wuhan,  vien fatto risalire il primo caso di polmonite anomala .
In gennaio la Cina decideva di rendere pubbliche le sequenze genetiche del virus all'origine delle polmoniti.
Un virus nuovo, nei confronti del quale nessuno ha difese immunitarie. Ha una letalità abbastanza bassa, ma è piuttosto contagioso. Preoccupante, dunque, ma c'è anche chi afferma: 
«L'epidemia di Sars è durata circa sei mesi, ma non credo che il nuovo focolaio di coronavirus si protrarrà così a lungo», ha precisato Zhong Nanshan, a capo del team nazionale di esperti . (Cina,. 30 gennaio  2020)

La cosa più probabile è che si tratti di una zoonosi, cioè un virus che è saltato di specie: da un animale all’uomo. ( vedi David Quammen, Spillover).

Ci sarà chi, come un ex capo del MI6,servizi segreti di G.B., dichiarerà invece che si tratta di un prodotto d’incidente di laboratorio, a Wuhan,città di importante attività  scientifica. Una tesi simile, che ipotizza complicazioni con la diffusione dell'R5 nella metropoli cinese,  è sostenuta anche dal dott.Montagnier, noto virologo e premio Nobel per la ricerca sull'AIDS.

Insomma, il virus SARS-CoV-2 può essere arrivato all’uomo attraverso processi totalmente naturali. Non sarebbe la prima volta, né l’ultima. Ma può anche essere uscito per errore da un laboratorio di Wuhan che studiava i coronavirus.

L'11 febbraio la malattia prende  il suo nome: l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) decideva di chiamarla Covid-19, acronimo dall'inglese "Corona Virus Disease 2019". Quello che fino ad allora era stato un nuovo coronavirus diventava il virus SarsCoV2. 
 

Nel corso del mese viene diagnosticata la sua comparsa e rapida diffusione in Italia, Europa e nel Mondo intero. In seguito, alcuni medici sosterranno che casi di polmoniti atipiche, riconducibili al Covid, erano già presenti anche in Europa fin dall'autunno.

I Governi  (tutti, chi più chi meno) adottano l’unica strategia possibile: quella delle chiusure, e  informano i  cittadini che le cose che funzionano sono: lavarsi le mani, indossare la mascherina e mantenere il distanziamento. Come in  genere per  i virus, non c’è una cura. 

Abbastanza celermente si comprende che il Sistema sanitario della maggior parte dei Paesi occidentali risulta  carente nel far fronte all'emergenza.

A causa del venir meno delle istanze socialiste e dell’avanzata del neoliberismo fra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, il sistema di assistenza sociale, compreso quello medico, si è per vari aspetti contratto.

Facciamo un esempio molto evidente, quello del medico di base, cosiddetto della mutua. Un  tempo detto di famiglia, era solito recarsi al’abitazione del degente per assisterlo in presenza. Oggi questo in pratica non avviene più o in casi veramente rari. E poco prima del virus c’erano partiti politici che seguitavano con il proporre tagli mascherati da pretese razionalizzazione, quali la soppressione di vari ospedali per concentrarli in un unico, che si prometteva potenziato. Nei mesi più gravosi fra marzo e maggio, si è potuto constatare quanto scellerate fossero queste politiche. Di quale progresso si può parlare?

Così, di fronte al diffondersi del contagio e dei decessi delle persone più anziane e fisicamente indifese, il Sistema è andato in panico e i politici sospinti da medici e scienziati si sono trasformati in  comitati di salute pubblica robespierriani, imponendo nella prima fase  a suon di sanzioni financo penali  norme di clausura e segregazione atte a garantire il distanziamento, con soppressione indiscriminata di libertà di base, quali il  movimento, a raggio largo e breve,l’uso di una seconda casa o altre proprietà , anche  quando venissero attuati in perfetta solitudine.

Molte attività produttive, soprattutto del terziario, sono state sospese, o, come per i l sistema scolastico, surrogate dalla didattica a distanza.

Questa politica di provvedimenti eccezionali con decreti che hanno sospeso libertà  naturali e costituzionali, ha prodotto la reazione del pensiero complottista, a sua volta  diviso in varie fazioni e vari punti d’aggancio fino all'ipotesi negazionista ( esempi, a- il virus prodotto in laboratorio cinese: dai cinesi stessi  o  introdottovi dagli inglesi o americani ecc.ecc.;  b-il terrore e l’impoverimento delle popolazioni , funzionali ad un nuovo Ordine globale in cui ai ceti più abbienti verrebbe consentito di vivere senza sacrifici personali in un ecosistema più salvaguardato, dal sacrificio impotenza e rinuncia da parte  dei ceti medio-inferiori;  c- il contagio funzionale all’arricchimento delle aziende farmaceutiche produttrici del vaccino  ecc.ecc.).

Un altro ragionamento possibile era ed è  il seguente: epidemie del passato, fino alla "spagnola"di un secolo fa, si sono esaurite senza che vi fosse un vaccino, con ipotesi più probabile per via di un'immunità sviluppatasi nel tempo di uno-due anni in presenza di contagio diffuso e di gran numero di decessi.

Il principio dell'immunità di gregge, come strategia,inizialmente evocato da politici come l'inglese Johnson , è subito rientrato di fronte alla quantità di decessi. Perchè la differenza della  contemporaneità rispetto al passato sta in questo: se fino ad un secolo fa si erano accettate o comunque subìte le stragi della 1°guerra mondiale, prodotte direttamente dalla Specie, società e governi erano più rassegnati anche  di fronte all'imperversare del morbo e alle sue nefaste conseguenze.Il secolo, dopo la ripetizione della seconda grande guerra, ha poi  sviluppato progressi scientifici ed economici che hanno innalzato la fiducia dell'umanità in se stessa e orientato l'opinione pubblica a non poter accettare che non si sappia reagire, come nel presente, ad  una pandemia: eppure la risultanza è che questo intento salvifico si torna a scontrare da un lato con una presunzione umana e un ottimismo non del tutto ben riposti quando non illusori( per via dei limiti scientifici, delle contraddittorie carenze sanitarie, dell'uso non assennato e non sociale delle risorse ecc ), dall' altro con l'inconciliabilità radicale degli aspetti distruttivi della natura, della materia, rispetto agli intenti delle "magnifiche sorti e progressive" dell'uomo.

Dice, per esempio, fra altri, Konstantin Severinov, Direttore del centro ricerche biologiche russo:"Le persone che ogni giorno vengono infettate costituiscono un processo esponenziale che alla fine porterà all'immunità di gregge.Non ci siamo ancora, in Europa il contagio ha raggiunto soltanto il 10% della popolazione;se non si interviene il prezzo in termini di vite umane sarà gigantesco.E poi ci sono le vaccinazioni, un processo al momento più lento delle infezioni.Riusciremo a stabilizzare la crisi quando raggiungeremo l'equilibrio fra i processi opposti"

Fra tutte non c'è una presa di posizione che convinca completamente:

-non del tutto quella ufficiale , governativa (politica e scientifica), che  dimostra la vocazione dittatoriale prodotta anche a causa  dell’irresponsabilità di comportamento di molta popolazione e d'altra parte dalla mancanza di una reazione intelligente oppositiva  che facesse appello al senso di autoresponsabilità individuale contro i diktat, le sanzioni ecc.. .

E' con lo “stato di eccezione” , un Security State, igienista e ultrarazionalista, che si  evoca l’idea e la materialità di una distopia che condannerebbe a un’adesione acritica  a certi diktat impensabili nella società occidentale fino a qualche settimana prima  .In questo senso , molti  scienziati, medici, politici, giornalisti ,opinionisti ecc. hanno intrapreso campagne terroristiche unidirezionali, appena attenuate da   altre fazioni che   propendono per interpretazioni più moderate. Ma la rigidità dittatoriale dei provvedimenti di fine inverno-primavera, si è poi eccessivamente rilassata con le riaperture estive di ambiti  di divertimento e d’aggregazione, e l’iniziale riconvocazione in presenza degli studenti , fino al successivo lockdown di fine ottobre, parzialmente più sfumato, ma invasivo per la durata ancora in corso e con prospettiva di risoluzione ancora molto vaga in un lungo inverno di preoccupazione e scontento. Le disposizioni sono passate sopra ad ogni contesto affettivo-famigliare o sociale,  spirituale-religioso o materialista- edonistico. Il come passare il Natale, come godere del tempo libero(per chi lavora nella maggior parte  dell’anno) diventano dettato dei vari  governi e ministeri . Il decidere in quale spazio muoversi, compresso da mille regole dissuasive quando non direttamente impedienti

Quali interventi siano stati realizzati da marzo ad oggi, per rafforzare il sistema sanitario, non mi risulta sia dato di conoscere per molti Paesi. Eccelle il dato della Svezia, dove si parla di un implemento del 300 % . Utilizzo di risorse, quali Recovery fund, Mes, paiono immobilizzate o rallentate da dibattiti politici riguardo a loro ricadute future in termini di indebitamento degli Stati, rapporti con l’UE ecc. Intanto il tempo trascorre…

- né quelle dei negazionisti, complottisti e nemmeno del tutto  fra  quelle semplicemente critiche. L'eccesso d'informazione si complica in informazione adattabile a tutti gli usi, diventando di fatto disinformazione.

Per millenni i nostri cervelli sono stati abituati a elaborare un numero limitato di informazioni (Daniel Kahneman, Pensieri lenti e veloci). Da qualche decennio siamo sottoposti a un volume di informazioni (la maggior parte delle quali, come detto, inattendibili) che il nostro cervello non è in grado di elaborare e per gestire le quali non abbiamo sufficiente cultura (in particolare scientifica); la conseguenza  più dannosa è nei casi in cui  quelle più clamorose, rumorose e strampalate si fissano nella nostra mente.( Ottavio Davini, medico )

Ci sono i morti che non si salvano e i vivi costretti in una mera sopravvivenza, questa è la realtà. Preoccuparsi di entrambi i fronti, questo sarebbe assumere una prospettiva obiettiva. 

 *  *  *

Qualche idea per ridurre ai minimi termini possibili l’impatto della pandemia e consentire le libertà responsabili e intelligenti ? Nessuno ha la pozione magica o un’intelligenza superiore al limite umano, tuttavia, riassumendo il possibile...

1.La popolazione.

 Osservare in ogni circostanza le norme di protezione , pulizia, distanziamento.

Nella frequentazione indispensabile   soprattutto nei locali chiusi , quali  supermercati, è utile non sostare che per il tempo necessario.

Nel movimento all’aperto, in viaggio ecc. sacrificare la vicinanza fisica, la socievolezza , surrogando con corrispondenza spirituale, avvalendosi di un uso sensibile e intelligente dei mezzi di comunicazione. I social sono spazio di demenza se usati in modo ebete, altrimenti possono anche servire.  Vivere necessariamente l’individualità, senza antagonismo, con la solidarietà ancora possibile in questi tempi di distanziamento, tale da non compromettere la reciprocità, ma non farla diventare un rischio,un pericolo.

Condurre vita (per quanto possibile data la clausura)e alimentazione il più possibile sane, assumere sostanze il più possibile naturali, o limitatamente sintetiche, quali vitamine, integratori,atti a rafforzare l’immunità.

Accettare il vaccino sulla scorta delle esperienze storiche prodotte in tal senso dalla Specie.

2. I governanti.

Utilizzare velocemente le risorse eccezionali. Attuare tutte le disposizioni positive,in primis l’incremento delle strutture e attività sanitarie e la somministrazione del vaccino."Siamo in guerra"dissero Macron e altri politici.E allora ,come i russi a Stalingrado rispetto agli armamenti bellici durante l'avanzata nazista,   produzione e somministrazione 24 ore su 24, a turni di chimici di laboratorio, medici, infermieri ecc..

Discernere all'interno dei provvedimenti negativi, quelli da eliminare,perchè  contrari a libertà personali non dannose per nessuno,come per esempio è stato fatto recentemente con la riammissione dell’uso delle varie  proprietà famigliari.

Comprendere come reclusione e impedimenti generalizzati deprimano l’esistenza  e  siano da considerarsi inutili quando concernono moti individuali, solitari o rigorosamente attenti e protetti. Non è mai decisivo"dove si va", ma"come si va".

Concordare misure europee atte a rendere più agili ed elastici i provvedimenti di controllo : rendere più rapidi e meno costosi i processi di accertamento tramite tampone per viaggiatori in entrata e uscita.

Valutare senza antagonismo la politica di Paesi , come Svezia o Svizzera, dove una democrazia reale più effettiva ha impedito restrizioni che in UE sono risultate a volte senza utilità.

 *  *  *

E’necessario fin da subito dire che se (ahimè,il condizionale è d’obbligo)si uscirà da questa distretta ,l’umanità dovrà darsi da fare per recuperare in termini di democrazia e libertà  quanto perduto in questo 2020 e inizio(?) ‘21.

Libertà, democrazia, non sono termini altisonanti ed enfatici ( anche se lo possono  diventare, per altro, se assunti da comportamenti irresponsabili) ma concernono una concretezza, una realtà d’esistenza. Implicano forte responsabilità personale, senza la quale sono termini contraddittori, per cui un libertà incosciente significa vincolo e oppressione, per se stessi o altri.Se in futuro una parte d'umanità  amerà  o si sentirà più sicura con le attuali regole, sia libera di farlo, per se stessa , ma non vincoli chi riprenderà, e certamente dovrà farlo con maggior senso di responsabilità, le libertà personali di movimento, scelte ecc.

Ma il miglior auspicio sarebbe che s'addivenisse ad un’ autocoscienza profonda e alla comprensione di come epidemie e rischi ambientali siano il portato  di un neoliberismo che ha seminato spesso  distruzione, deserto, veleno e parassitismo per colpa di un industrialismo furibondo volto ad arricchimento anche senza scopo, fine a se stesso, da parte di caste imprenditoriali e finanziarie.Alle attività d'arricchimento speculativo indiscriminato da parte di privati  va messa fine una volta per tutte.

Che divenisse il più chiaro per tutti che circa 7 milioni di persone, approssimativamente, ogni anno muoiono per inquinamento atmosferico, anticipo e causa  delle  alle catastrofi climatiche, dei problemi di salute, di crisi idrica, di condizioni igienico-sanitarie scadenti, di affollamento demografico, e di ghettizzazione spietata di intere etnie, tutti fattori acceleranti il Covid.

Assumere questa coscienza senza fanatismi e oltranzismi, che si rivelerrebbero altrimenti deprimenti e fideistici, supponendo uno stato di natura originaria  benevola alla Rousseau , invece tutt'altro che privo di rischi e pericoli per la Specie umana come per  tutti gli organismi.

Ricordando con Leopardi:"Considerando filosoficamente l'inutilità quasi perfetta degli studi fatti dall'età di Solone in poi per ottenere la perfezione degli stati civili e la felicità dei popoli...domando se la felicità dei popoli si può dare senza la felicità degli individui.I quali sono condannati dalla natura...e per conforto di questa infelicità inevitabile mi pare che vagliano sopra ogni cosa gli studi del bello,gli affetti,le immaginazioni,le illusioni"

(A Pietro Giordani, Firenze – 29 Luglio 1828)

Ciò che nell'attuale  stato d'eccezione, che sta durando oltre  misura, viene reso difficile quando non impossibilitato, con la chiusura di luoghi di cultura, l'impedimento  ai viaggi esplorativi  e ai movimenti sportivi, all'avventura  ecc ecc. L'uomo non può essere "libero solo di lavorare", come diceva Orwell.


( il presente testo si avvale anche di frammenti ripresi da G.Agamben, C.Castoro,P.Giordano,B.De Sousa Santos> vedi mio precedente post)

 

Dati in Europa, primi di gennaio 2021-01-03-

Tabella dei contagi-decessi M-ilioni, m-ila approssimati- per alcuni Paesi

(dati ufficiali World Health Organisation-Europe.Riguardo ai decessi non c’è dato per quanti prodotti esclusivamente da covid 19 e non da patologie importanti preesistenti)

-Russia                      3,3 M-58 m 

-United Kingdom   2,5 M-74 m;

-Italia                         2,2 M-74 m

-Francia                    2,6 M-64 m

-Spagna                     1,9 M-50 m

-Germania                1,7 M-33 m   

……………

-Belgio                   648 m- 19 m

-Netherland         805 m-  11 m

-Svezia                   437 m-  9m

-Svizzera               450 m-  7 m

-Portogallo            420 m- 7 m


Un confronto , in tempi recenti:  

Lombardia       ab.10,6 M    (densità 420 ab per kmq).                    Decessi    imputabili a Covid         25.345

Milano              ab.1.352.00   (densità  5.684 per kmq)                                                                           17.000                                      

Svezia               ab.10,23 M  (densità     23 ab per kmq)                  Decessi    imputabili a Covid           8.730  

Stoccolma         ab.1.000.000 circa( densità 5129 per kmq)                                                                      3.270 

(la densità di abitanti per i comuni di Milano e Stoccolma non è molto differente; lo sono invece il numero di decessi, questo nonostante le norme del più ben rigido lockdown italiano)


In Italia, raffronto:

 2018-19: 4.780.000 casi di sindrome influenzale

 2020-21   2.170.00   contagi covid 19


Confronto mortalità in Italia 2019 con quella prevista per il 2020, risulta un eccesso di 3.4 sigma

Andrea Palladino, PhDAndrea ha un account-in Physics

Zeuthen, Brandeburgo, Germania