sabato 29 aprile 2017

Jose e Davide, un anno dopo

Qualcuno ricorderà il concerto all'auditorium S.Anna-Verbania  del maggio 2016, "Jose e Davide" con Muro Carrero e gli Estronauti, su un'opera inedita di Beppe Fenoglio.. Ora ,pubblicato il cd e libro -  Tra poco verrà distribuito in libreria oppure tramite il sito dell'editore Nota:https://www.notamusic.com/ o  anche tramite quello del distributore: http://www.edt.it/

Un concept album particolare, forse unico, che si sviluppa come un film attraverso nove canzoni da ascoltare in sequenza. Un film per musica e parole, insomma, ambientato sulle colline piemontesi delle Langhe, a cavallo degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. Mauro Carrero riprende le pagine della sceneggiatura (incompiuta) che lo scrittore albese Beppe Fenoglio stava sviluppando nel 1962, poco prima della sua prematura morte, per il regista Gianfranco Bettetini. Le trasforma in qualcosa di altro, autonomo e concluso: un’opera nuova, che custodisce al contempo la struttura materiale e lo spirito del progetto originario, innestandosi nella tradizione popolare, con strumentazioni e accenti che toccano ora il linguaggio del folk ora del rock.

https://www.notamusic.com/
UN SOGNO CHE SI AVVERA
Parole ce ne sarebbero tante, e anche numeri, coincidenze. Ma per ora vorrei solo dire GRAZIE CON TUTTO IL CUORE alle persone che l’hanno reso possibile, con la loro disponibilità e collaborazione, e con la fiducia che hanno avuto in me: Edoardo Borra del Centro documentazione “B. Fenoglio” della Fondazione Ferrero Onlus (produttori del progetto), Margherita Fenoglio (figlia dello scrittore), Valter Colle di Nota Music (editore), Mauro Fede (Digital Sound Recording Studio) e gli amici musicisti che mi hanno accompagnato dal vivo e in studio.
Sarebbe lunga scrivere tutti coloro ai quali devo un ringraziamento, per un motivo o per l’altro. Alcuni li ho citati all’interno del libretto (ma anche lì non mi è stato possibile metterli tutti), altri cercherò di aggiungerli qui di seguito.
Se potessi tornare indietro, cambierei molte cose, forse non finirei mai di cercare di perfezionarlo, ma come diceva Dylan “a un certo punto bisogna prendere, impacchettare e spedire”

Mauro Carrero

martedì 25 aprile 2017

25 aprile 2017

Ricevo e pubblico:

Buonasera Professore,
Come sta ?
Per prima cosa vorrei farle gli auguri per il suo recente compleanno.

Domani ,25 aprile,sarà un grandissimo giorno per l'Italia.
Destino vuole che questa giornata capiti a pochi giorni dai risultati delle votazioni Francesi.
Nonostante tutto il mondo politico "sano" gioisca  della vittoria in termini percentuali del candidato moderato, a me spaventa il 21 % conquistato dalla LePen che ripudia tutti quei valori di libertà e uguaglianza che domani ci apprestiamo a festeggiare .
Strano il destino, domani sarà la festa dei partigiani e a poche centinaia di chilometri una nipote di un fascista rischia di salire al governo.

Un dato che mi ha fatto riflettere è stata la distribuzioni dei voti nei vari quartieri della città di Parigi il quale metteva in luce come nei quartieri più poveri e quindi spesso meno culturali, le preferenze al partito populista/xenofobo siano stati molto più elevate.
Come al solito l'unico vaccino al populismo è la cultura e l'intelligenza.
..........


ciao Francesco,
hai detto tutto e bene.Macron è un uomo di questa Europa, ma quest'Europa dovrebbe cambiare orientamento..Macron, Renzi, sono il male minore di società in cui la maggioranza dei voti rappresenta popolazioni centrate su questo senso di mantenere un equilibrio,sia pur precario, di non andare all'avventura,voluta invece dalle destre dei le Pen, Salvini, o da gruppi alla M5S ...questo centro reggerà, sarà protagonista di un mantenimento, di una lenta ripresa? me lo auguro, perchè personalmente,se non ho mai creduto nelle destre, ora non ho più velleità di sinistra estrema, dopo che la storia ha dimostrato che puntualmente sono avvenuti sfracelli, anche certamente per le opposizioni reazionarie.. I programmi di Podemos, di Varoufakis, forse di Melenchon, che conosco poco, dovrebbero influenzare questo centro, perchè si sviluppassero politiche europee più affermative per i popoli, ma lì c'è un retaggio che risale alla fine della II°guerra, quello che Trump, il politicamente tracotante , ha buttato in faccia i giorni scorsi al malcapitato Gentiloni...i russi, i cinesi? si rischia di cadere dalla padella nella brace...l'Europa è attaccata nella sua materialità e idealità di centro sviluppato del mondo, da queste Potenze che includono certamente barbarie anche peggiori della nostra...un caro saluto e auguri, D (se permetti,pubblico sul mio blog la tua lettera, fa piacere ci sia chi ragioni, s'interroghi e interroghi..)

venerdì 7 aprile 2017

Massificazione del disordine e non soluzione dello stato di guerra

Nel 1966 Guy Debord, fra i fondatori dell’Internationale  Situationniste mise a fuoco con grande acutezza  il concetto di “Società dello spettacolo”, procedendo dal concetto di “alienazione”  espresso da Marx, e aggiornato nel tempo da vari  teorici come Lukacs, Adorno ecc.
La sua applicazione come emanazione e ricaduta sull’uomo nel contesto  della civiltà capitalistica è da più di mezzo secolo a questa parte sotto gli occhi di chi li abbia per guardare.
Tutte le manifestazioni avvengono in quanto spettacolo, si astraggono in un universo immaginifico artefatto e ricadono poi con effetto sui sensi e i pensieri degli esseri umani.
Lasciando in disparte gli aspetti, i contesti  eufemisticamente "più indolori" di questa alienazione, ne abbiamo invece avuto prove inquietanti per quanto riguarda il versante dei conflitti internazionali.
Dal Vietnam alla Siria , è dagli US che proviene in parte massiccia questa regia, ovviamente non l’unica sul Globo terrestre .
L’effetto spettacolare si produce spesso attraverso grandi affermazioni  in cui verità  e menzogna si confondono   producendo  effetti nefasti e impedendo di fatto, in un’età in cui i mezzi d’informazione dovrebbero aver raggiunto i l maggior grado di perfezionamento, che esista un’informazione netta ed inequivocabile. E’ questo fra i peggiori effetti dell’alienazione contemporanea: la vanificazione dei mezzi e delle risorse di cui l'umanità potrebbe disporre..
Dalla denuncia  dei supposti  usi o preparazione all’uso di  armamenti nucleari in Irak  o Iran al gas tossico in Siria , alla costituzione o al potenziamento  di entità antagoniste a carattere terroristico, quali i Taliban, Al Qaeda, Isis/Daesh ecc., è stato tutto un proliferare di  elementi che hanno per fine la  continuazione dello stato di belligeranza e la massificazione del disordine e della confusione.
 Questi concetti non sono appannaggio di un elite culturale ,il loro dispiegamento passa da anni, anche a livelli mediatici non trascurabili:ma l’effetto spettacolare inevitabile  in cui vengono contrapposte alle “verità” del Potere ,è talmente vanificante   che , pur avendone conoscenza, le popolazioni non possono essere  in grado di  organizzarsi, direttamente o con rappresentanze che combattano queste perverse politiche delle Grandi Potenze. E'lo stesso discorso che vale per le attività di truffa della  Finanza, Banche cc. :chi fa coscienza demistificatoria sembra che stia innaffiando il deserto!  perchè l'humus ,la sostanza della terra sociale, si volatilizzano nel vapore delloa spettacolarità! la coscienza sopravvive in una sorta di "riserva indiana" del pesniero pensante , fuori l'hamada dell'addomesticazione!
E’concetto certamente  molto noto che Economia, caste militari, abbiano il maggior interesse al mantenimento della belligeranza ne corso del tempo  e negli spazi del Pianeta.

E il Potere della  Politica asservita  ne è esecutore: la guerra,il disordine in Medio-Oriente non devono avere soluzioni ,ed ecco il voltafaccia di  Trump,il fantoccio d'attualità, che eletto anche per aver manifestato il programma di appartare gli US da dispendiose  guerre lontane, si trova ben presto a reinterpretare il ruolo guerrafondaio dei Bush, nella piena tradizione del Repubblican Party.
D.V.