lunedì 23 gennaio 2017

La nuvola fuori dal quadro

 “Come una nuvola”di M.G.Pia


Questo romanzo percorre le storie di donne remissive,addomesticate nella gabbia sociale e morale ; ma soprattutto di donne volatili, che tendono  a varcare le sbarre, i confini ; storie di donne-bambine disturbate nella loro fanciullezza.
Rari gli uomini che rappresentino la vera forza, anche perché il  matrimonio, così come tradizionalmente inteso,  finisce per provocare il risentimento femminile; appaiono per lo più  debolmente affidabili, altri  irresoluti,esistono purtroppo  anche  uomini orchi, uomini che portano con sé la violenza di uragani, catastrofi..
Il romanzo ,localizzato per lo più  in Monferrato,introduce anche  la conoscenza delle  masche (donne speciali, “streghe”,si discostano dalla morale comune), con cui si possono identificare,in un certo senso, le donne-nuvole.
 Il corpo  letterario di questo romanzo può  rivelare, secondo la mia interpretazione, uno sfondo filosofico che rimanda al platonismo, allo gnosticismo , come descriviamo in seguito .
E’una storia di esistenze, in cui due sono  i principali personaggi:
-MARGHERITA, la donna che presto si divincola dalle ristrettezze della condizione  che ha come riferimento  la madre molto severa e tradizionale,  ed esprime comportamenti liberi, fino al divorzio (lo scandalo negli ambienti di paese all’epoca dei fatti narrati ) , che eccedono la morale rigida della campagna e del paese. In seguito a questo  è perciò esecrata, guardata con senso di condanna, ma grazie ad una personalità forte derivata dal rapporto con il padre, resiste , si trasferisce altrove  e trova una vita via via più equilibrata, per poi ripresentarsi  in Monferrato decenni dopo, ormai anziana, per desiderio di rivedere posti e persone di un tempo.- Ha ricevuto un’eredità speciale, dalla BIDELLA  della scuola, quella  di MASCA, donna fuori dal comune, con un credo basato su una sorta di storia apocrifa intorno a Gesù Cristo: storia che sta a dimostrare come la verità del reale sia sovente travisata, piegata a leggi,imposizioni univoche.
-la figlia, GIORGIA ,è personaggio incolore;
-ROSASPINA, è figlia di ANNA, la maestra amica di Margherita. E’una personalità incerta, in qualche modo si sente trasportata verso la figura di Margherita, l’amica di sua madre. Anche perché ROSASPINA ripete in parte la medesima esperienza, attraverso il divorzio, che la rende criticabile nel paese.
Quando MARGHERITA ritorna  al paese del Monferrato astigiano dopo tanti decenni, fra le due donne avviene un incontro che sembra tanto atteso e  le rende felici, e MARGHERITA pensa che l’eredità di MASCA andrà appunto alla giovane amica. Ma MARGHERITA  va a trovare anche Anna, fra le due donne si avvia un discorso, che ROSASPINA  ascolta a loro insaputa. Il discorso involontariamente finisce per  rivelarle le origini nascoste del proprio  turbamento e dell’infelicità da cui non si era mai sentita libera, fin dalla fanciullezza : abusi subiti nella giovanissima età  da un uomo-orco, cliente del padre vignaiolo.  Con la  rivelazione, si scopre il  trauma , causando un effetto tale che ROSASPINA si toglie la vita. Il trauma svela una realtà più complessa di quanto riserverebbe  l’ interpretazione più comune in simili casi : gli strani sentimenti che ROSASPINA aveva anche nutrito per l’uomo-orco, sentimenti fanciulleschi di compiacimento per chi la faceva sentire bella, desiderabile, almeno prima del precipitare in una sorta di oscurità di sensi coscienza e morale.

A MARGHERITA resta un quaderno di fiabe scritte dall’infelice ROSASPINA, favole che rivelano come già ,nel subconscio la ragazza,  avvertisse il senso delle attenzioni e dei contatti   subiti , fiabe in cui la giovane cerca delle attenuanti ai comportamenti degli orchi, dei maligni e colpevolizza, per contro,la bellezza che porta alcune fanciulle ad interpretare la parte di prede che eccitano con i loro comportamenti e semplicemente con la loro caratteristica di avvenenza e per  i desiderio di vederne il riscontro , uomini famelici  poi incapaci di controllo.

LA PARTE DEGLI UOMINI
C’è il padre di Margherita, uomo solido dell’ambiente contadino, dal reciproco forte  affetto Margherita ricava la sua energia. L’uomo ha sempre mantenuto lealtà e coerenza vero la moglie, che scontenta del matrimonio tradizionale lo accusa invece di infedeltà. Il padre comprende che Margherita è donna-nuvola e non ne condanna le scelte, gli orientamenti,preoccupato soltanto che non si trasmettano come influenza e quindi  violenza sulla nipote, Giorgia.
C’è il primo marito di Margherita, Matteo,è l’uomo contemporaneo, un po’ pieno di sé, vanesio, ma anche razionale, carrierista .Matteo è i l primo a tradire, ma non perdona a Margherita quando è lei a tradirlo. Abitudinario, dopo la separazione  si fa in fretta una nuova famiglia, cercando di riprodurre modi e umori.
L’ex fidanzato-amante di  Margherita è l’uomo-nuvola. Donnaiolo, eppure teme le donne, le masche soprattutto, che per contro ne amano il carattere incerto,volubile.”Insidia”Margherita per anni, con incontri a distanza,fra marito e amanti, finché ella si trasferisce ad Ischia.
C’è  il capitano di nave, secondo marito di Margherita. Come nel padre, Margherita trova affetto e premura, ma il capitano è tuttavia figura più debole, evanescente, per il quale Margherita ha gratitudine ,ma anche un po’ di compassione per quel suo senso di eccessiva premura.
Il padre di Rosaspina è un uomo buono,a cui la figlia è molto legata da reciproco affetto, come nel caso di Margherita. Ha tuttavia la responsabilità di non vigilare sufficientemente durante  i rituali commerciali a cui   fa partecipare la piccola.
E infine l’uomo orco ,espressione di animalità immorale. Ma il contesto del romanzo, come vediamo nel seguito di questo excursus, gli riserva un’interpretazione meno scontata,con le fiabe di Rosaspina:in un mondo imperfetto ,la grave colpa dell’orco è in un certo senso meno distante dalla comune responsabilità all’errore. 

GABBIA e NUVOLA sono i riferimenti delle due prime parti del romanzo.
I capitoli di Nella gabbia esprimono strutturalmente  , fin nella scrittura il disagio, la difficoltà del processo dell’ esistenze; ,Come una nuvola segue l’esperienza di liberazione, o il suo tentativo ; infine Fuori dalle certezze comuni, dagli imbarazzi di tutti ,l’ultima parte conduce alla soluzione radicale, quell’uscire “fuori dal mondo ”creato dal Demiurgo inferiore  , soluzione che è propria del pensiero gnostico, esoterico, di cui le masche, rappresentano già una destinazione, una sorta di antitesi  in vita.
Questo romanzo avvicina in modo originale un tema molto presente oggi, quello della prevaricazione  sulle donne e sui deboli. Lo sfondo filosofico platonico, gnostico eccede l’interpretazione psicoanalitica, sociologica solitamente ricorrente. E’ questo un mondo imperfetto per natura, come lo definisce lo gnosticismo, creato ,a differenza dall’interpretazione del  Cristianesimo, da un Demiurgo inferiore, non da Dio, il cui mondo è invece un iperuranio che l’uomo può cercare di mirare, di raggiungere , ma solo uscendo da questo mondo ,come nel mito della caverna di Platone dove c’è ch i s’avvede che  ombre, simulacri, non sono la realtà superiore, ma soltanto deboli riflessi, e dunque aspira a quella ascesi.
In questo mondo terreno  c’è il limite, che può essere anche semplice debolezza,  irresolutezza , incapacità di vigilare e combattere il male, o  le gabbie della morale tradizionale e religiosa-ufficiale che spesso  sono un preventivo, ma  mortificante; c’è il male  che l’ istintualità  animale porta a commettere,anche incoscientemente. Il pensiero che rivelano le fiabe è che anche il bello,la vanità, nella loro  provocatorietà, sono da ritenere  causa del male: proprio perché sono tutte qualità di questo mondo imperfetto.
 La liberazione dal mondo imperfetto avviata dalle donne masche, da MARGHERITA , in questo mondo ,è una fase inferiore o  intermedia  dell’ ”uscita dal mondo” ,soluzione radicalmente   scelta ed interpretata  da ROSASPINA .
Possiamo  commuoverci per la sua fine o consolarci che Il suo sia un “volo magico” :”voleva evitare le tempeste,ma non voleva essere nebbia e dissolversi al sole”.

Queste donne nuvole sono infine “fuori dal quadro” (com’era nell’originale titolo scelto dall’autrice).

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