giovedì 30 ottobre 2014

IL PURGATORIO e IL PARADISO nella Divina Commedia

IL PURGATORIO e IL PARADISO nella Divina Commedia
Mercoledì 12 e 26 NOVEMBRE ore 18.00
Il Paradiso e il mondo della luce: i cieli, i beati,
l
Empireo
con temi e personaggi e lettura di passi.
Dove e quando
Biblioteca di Stresa,
 
dae,
ore 18.00
Sistema Bibliotecario Verbano
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Cusio
-
Ossola, Via Vittorio Veneto 138, 28922 Verbania, tel. 0323 401510
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fax 0323 408091
-
e
-
mail:
direzione.verbania@bibliotecheVCO.it

2 commenti:

  1. Dante Alighieri, fiorentino, si fa portavoce e testimone di ciò che spetta agli uomini dopo la morte, cercando così con la sua stellare opera (termine che è significativo, collegando ogni finale di “capitolo”), di indirizzare l’uomo sulla retta via, mostrandogli le conseguenze positive o significative che siano. Partendo dalla selva oscura e guidato da Virgilio enuncia il mondo delle Tenebre, degli Inferi. Qui attraverso personaggi storici il guelfo enuncia le suddivisioni dell’Inferno, con i relativi peccati e pene da scontare. In questo viaggio per paesaggi ombrosi, cupi, macchiati da una cattiva condotta, l’unico spiraglio di luce è il fuoco, che è però penitenza, che arde e brucia. Tra i tre Regni è probabilmente il più noto, forse perché il primo, forse perché ritenuto il più avvincente. Si passa poi nel Purgatorio, eseguendo una scalata verso l’alto che conduce al Regni dei Cieli e a Dio. Il privilegiato Dante, scalando il monte al quale si trova davanti, si purifica egli stesso, dopo essere stato macchiato, contaminato da quanto visto e ascoltato dai peccatori. Qui invece incontra anime che lo pregano di riportare ai loro cari sulla Terra la loro vera storia e situazione attuale, pregando per loro. Nel Purgatorio troviamo infatti coloro che si pentirono di quanto fatto nella vita precedente prima di morire e devono scontare questi peccati trascorrendovi un lasso di tempo pari alla loro vita: la pena può però essere ridotta attraverso le preghiere delle persone ancora vive. Se nell’Inferno il significato di tempo era assente, poiché le anime vi resteranno per sempre, in questo Regno intermedio, dove si inizia a intravedere la luce divina, il concetto temporale è importante, poiché luogo di passaggio. Al culmine del percorso Dante può godere dell’onore di essere in Paradiso, nell’Empireo: è ora arrivato al cospetto di Dio, luce illuminante, lume supremo degli uomini. Il progetto realizzato dalla biblioteca di Stresa si sviluppa in due appuntamenti tenuti entrambi dalla stessa professoressa che mira a guidare i lettori interessati a fare meglio le conoscenze riguardo i due Regni più prossimi a Dio, ovvero il Purgatorio e il Paradiso, meno noti, ma altrettanto degli di essere studiati e approfonditi. La Divina commedia può spaventare, per lunghezza e perché tanto degna di lode, ma è un’opera a mio avviso ancora avvincente, stupefacente e affascinante.

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  2. Non scriverò tutta la storia della divina Commedia perchè lo ha già fatto Ilaria. Ritengo che questo incontro sia molto interessante per noi che stiamo studiando il purgatorio di Dante e ci troviamo circa a metà del suo viaggio nei tre regni; servirebbe per arricchire le nostre conoscenze sull' argomento.

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