Prefazione
All’interno
dell’Occidentalis kharma” ( spunto dato dal titolo vincitore a Sanremo 2017),
questo racconto riflette aspetti di quello propriamente “Italiano”.Per la
nozione antica di “kharma” tutto ciò che
si fa si dovrebbe pagare, secondo il rapporto di “causa-effetto”; ma per via di leggi umane complicate ,in questa nostra
società, si determinano iniquità nel peso e nel giudizio nel definire colpe e responsabilità, con conseguenze
distorte e talvolta disperanti. Sfortunatamente il giusto pensiero
,il giusto sentimento e la giusta azione sono impossibili finché una seconda
natura inumana agirà dentro di noi,attraverso di noi.
Prima
parte ( Nella primavera scorsa,2017, da un tragico fatto di cronaca ….
Compianto per un ragazzo di Lavagna)
Siamo in Liguria,sulla collina di
Lavagna, in un oliveto abbandonato : dieci piccoli indiani sono seduti in
circolo, davanti ad un fuoco ben costruito, e fumano da due calumè che girano,
spargendo nuvole aromatiche nell’aria.
E’ per loro è un po’ un rifugio e una
riserva...a scuola non vanno tanto bene, i genitori sono poco contenti di loro
, le ragazze s’accompagnano con tipi più su.
Così si sono raccolti qui, fumano, hanno
qualche birretta, qualche pizza. Ipad o smartphone da cui risuona musica. “Flauto sognante ”, l’esperto di
musica d’avanguardia mette di volta in
volta varie compilation.
D’improvviso, da un’altura sentono
provenire delle grida,intimazioni:
“Buttate
l’erba e i calumè nel fuoco!!. Mani in
alto e non muovetevi!! Lo sapete che qui siamo in un Paese serio, se volete
fumare andate nei Paesi Bassi,o in Iberia…ma intanto siete in arresto!”
Dal crinale avanzano i fucilieri neri,
la polizia del Doge Cola di Rienzi.
Ma “Toro seduto” non ci sta, si è già
alzato:”Belin, mi sono fatto due
settimane di speedy pizza per comprarmi
questo mazzetto d’erba, col cavolo che la butto nel fuoco! E poi mi go poia …
Figieù, diamocela a centoganbe!” ( Dice il giovane: “ragazzi, io ho paura
diamocela a gambe..”)
I dieci indiani si mettono a fuggire più
forte che possono, ma i fucilieri dietro di loro sparano… nove giovani cadono morti, solo uno, “Cavallo Pazzo”, pare
sfuggire ai colpi, poi si ferma, alza le mani e s’arrende.
Il comandante dei fucilieri neri lo afferra e lo scuote come uno straccio
bagnato “Ora ti portiamo in galera, ma prima a casa,
scommetto che hai ancora un po’ d’erba nascosta!”
“No,
no, mia madre Nena è ammalata…abbiate pietà!”
Senza ascoltare i fucilieri lo stendono e lo legano su un cavallo , e raggiungono così
il centro della cittadina. Sfila in questo modo davanti alla piazza,a bottegai,
casalinghe,pensionati, lavoratori di strada…una vergogna!
Suonano con insistenza e salgono rumorosamente all’appartamento:a vedere il figlio con le
mani legate e i minacciosi fucilieri
neri la madre ha un malore , s’accascia su una sedia “Che hai fatto disgraziato, tu mi farai morire di crepacuore!!”.
E’un febbraio già tiepido in riviera, la
finestra è aperta. Mentre i fucilieri
rovistano nella cameretta, Cavallo Pazzo s’avventa alla finestra, la scavalca e prende il volo.
Una nuvola benevola sta passando proprio
davanti,e lo inghiotte nella sua umida bambagia di vapore:
“Dove
vuoi che ti porti, ragazzo? Dove vuoi andare?”
“Portami dove c’è la libertà, benedetta
nuvola, portami in Olanda..”
“Non
c’è libertà su questa terra, ragazzo..ti conviene stare con me, volare nel cielo …”
Va, la nuvola, senza meta, e dopo lo spavento,
“Cavallo Pazzo” s’appisola in quella morbida rugiada …
Seconda
parte (La nuvola va…non lontano, arriva
sui cieli della Toscana meridionale. Dove una roccaforte secolare del potere
bancario è andata in crisi nell’età
della speculazione selvaggia )
Mano Lesta faceva di professione il consulente finanziario della Banca dei Pascoli maremmani.
Girando la provincia aveva convinto un
numero rilevante di butteri pensionati ad affidargli i loro risparmi,per un
interesse dell’1 % annuo, ed aveva raccolto così una somma abbastanza
consistente. Mano Lesta investì questo ed altri
importi ricavati con lo stesso metodo, in speculazioni vantaggiose , ma
non proprio lecite, con le quali comprò per sé e per la bella moglie, Vanessa
Vanità,una splendida villa rinascimentale sulle colline di Siena.
Ma con la sua speculazione contribuì a
mettere in crisi la Banca dei Pascoli maremmani,che dichiarò fallimento e chiese l’intervento
dello Stato … i pensionati rimasti truffati citarono in giudizio Mano lesta
,che patteggiò e trascorse un periodo nel centro ricreativo di Sollicciano , in regime di semilibertà...alle
nove di sera Vanessa veniva a prenderlo e lo portava nella bella villa, dove poteva
partecipare a cene luculliane, con i notabili della zona, al mattino ritornava al laboratorio
informatico del centro, dov’era assicurata l’assenza di”cattive compagnie”, per
non guastare la buona indole di Mano
Lesta!
Dopo tre mesi, su istanza dell’avvocato,
un principe del Foro, Mano lesta ha ottenuto la libertà vigilata, arresti
domiciliari alla villa rinascimentale.
Duccio Peruzzi , buttero in pensione ha
visto i risparmi volatilizzati dall’affidamento a Mano Lesta e alla Banca dei Pascoli , che nel frattempo,
grazie all’intervento dello Stato ha riaperto gli uffici. Nel Paese, gli abitanti hanno pagato una tassa
speciale,una tantum, per finanziare la riapertura di Banche come la Pascoli.
Duccio si reca allo sportello, dal nuovo consulente.”Signore, io non ce la faccio a tirare avanti con la pensione, e con il solo
risarcimento dell’1% dei risparmi che Mano lesta mi ha derubato,e che è tutto
quello che il Processo ci ha riconosciuto! Non potete darmi altro?, mi spetta,è
stato un furto!”
“Eh, caro Signore, il verdetto del
Tribunale ha sancito che la responsabilità è stata di Mano Lesta, che ha messo
in crisi anche noi! Se vuole le possiamo fare un prestito, con un buon
interesse del 3-4 %...”
Duccio deve accettare,per forza; ma dopo
qualche anno di tira e molla, non ha potuto risolvere il debito, e la sua fattoria
di Scarlino è finita nelle mani della Banca.
Ora vive in una baracca, ha conservato un cavallo
da tiro e una carrozzella , con cui conduce i turisti sul lungomare di
Follonica.
Mano Lesta vive nella sua villa
rinascimentale, con Vanessa, ha scontato la sua pena ai domiciliari , è andato
in pensione anticipata, 4.000 euro al mese, va
a cavallo anche lui, per le colline senesi .
“Cavallo Pazzo”, ricordate? Il ragazzo
di Lavagna? , va nell’aria … può essere che nell’aria vaghino le anime…
D.V. 2017
in "Rituali contemporanei"-Storie di passagggio 2017-
Progetto finis terrae ediz.Il fromboliere-Verbania
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