Mettiamo insieme i l dato italiano e quello austriaco :sì ad
un ‘Europa dei popoli, no all’Europa delle Banche.In Italia la maggioranza del
no ha come lettura la negazione di un Partito, di un premier da poteri sempre
più ampi. Quello che vorrebbe il potere finanziario, per poter più sbrigativamente imporre "riforme" restrittive della volontà e interessi popolari..
D'altra parte,, non esiste una coalizione al di fuori del contesto referendario.
Alle prossime elezioni il M5S potrebbe avere il maggior numero di preferenze,
la maggioranza relativa, ma con chi potrebbe formare un Governo? Ecco allora la
lezione austriaca :deve sorgere dai corpi di Pd e M5S un Partito espressione del movimento, informale, che s’ispiri ad un socialismo pragmatico, moderato e progressista,
sì per l’Europa, ma per un’Europa dei valori di civiltà , basta con la dittatura della troika economica.
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