Russell Crowe: 'Salvate la tomba del Gladiatore'
In difesa del mausoleo di Marco Nonio Macrino
L'attore di Holly wood scende in campo per salvare il monumento funerario del II secolo d. C., venuto alla luce nel 2008 alla periferia di Roma in via Vitorchiano, lungo la via Flaminia. Considerato tra i ritrovamenti più importanti degli ultimi trent'anni per la potenza architettonica dei suoi marmi, sarà reinterrato. Partita una petizione online, "Save the Gladiator's Tomb"
di SILVIA BIZIO e LAURA LARCAN"Di tutte le grandi nazioni del mondo, l'Italia in particolare dovrebbe essere una guida nel promuovere l'importanza di esplorare e conservare il passato antico". Parola di Russell Crowe. È il divo di Hollywood, che al cinema ha vestito i panni da premio Oscar de Il Gladiatore, a scendere in campo per salvare a Roma il mausoleo di Marco Nonio Macrino.
È la tomba del generale dell'imperatore Marco Aurelio che ha ispirato la star dell'arena di Ridley Scott, Massimo Decimo Meridio. Il magnifico monumento funerario del II secolo d. C., venuto alla luce nel 2008 alla periferia di Roma in via Vitorchiano, lungo la via Flaminia, considerato tra i ritrovamenti più importanti degli ultimi trent'anni per la potenza architettonica dei suoi marmi, sarà reinterrato.
Una scelta "dolorosa" e non certo presa a cuor leggero dalla Soprintendenza ai beni archeologici di Roma che, come dichiara la soprintendente Mariarosaria Barbera, "non è in
grado di spendere tre milioni di euro per un progetto di valorizzazione che preveda anche la protezione e la bonifica dei 13mila metri quadrati dell'area. E certo resta la sensazione che, fosse emerso nelle periferie di Berlino, Parigi o Washington, il mausoleo di Macrino avrebbe avuto altro destino".
Perché la "tomba del Gladiatore", con le sue colonne e trabeazioni intere, i frammenti colossali di timpani, la raffinata manifattura delle decorazioni, la gigantesca iscrizione dedicatoria, conservati negli strati millenari di fango del Tevere,
Un "sogno" che spinge Russell Crowe, interpellato da Repubblica, a lanciare un appello: "I membri dell'amministrazione comunale di Roma dovrebbero sempre incoraggiare i cittadini italiani ad essere fieri dei successi e della gloriosa storia del loro Paese". E per salvare il monumento è partita ieri una petizione online, "Save the Gladiator's Tomb", promossa dall'American Institut for Roman Culture che coinvolge una rete mondiale di studiosi e ricercatori. " Vogliamo testimoniare al ministero per i Beni culturali che c'è grande interesse per questa scoperta da parte della comunità scientifica di tutto il mondo - racconta l'archeologo americano e divulgatore scientifico Darius Aarya, che al mausoleo di Macrino ha dedicato documentari per History Channel - Non contestiamo l'operazione di reinterro perché ne comprendiamo le motivazioni, ma vorremmo che si prendessero in considerazione tutte le possibili soluzioni. Come ultima chance, puntiamo a raccogliere fondi per salvare il monumento".
D'altronde, da quando la notizia della scoperta del monumento funebre del condottiero romano ha fatto il giro del mondo, in America s'è accesa subito una grande passione nei confronti di Macrino legato al personaggio del film con Russell Crowe. E anche la stampa d'oltremanica si è occupata del destino che incombe sul monumento, con The Guardian che ieri ha denunciato la sorte "triste " dei beni culturali in Italia afflitti dalla scure dei tagli. Reinterrare è una "sconfitta" come la definiscono gli archeologi americani, se si considera che, conti alla mano, fino ad oggi la Soprintendenza di Roma ha speso, tra scavi, restauri, interventi d'emergenza, circa 700mila euro e ne serviranno almeno altri 250mila per ricoprire l'area.
Un'apertura a collaborare arriva già dalla proprietà del terreno, il Gruppo Bonifaci, che sull'area punta a realizzare tre palazzine: "Siamo disponibili a sostenere economicamente un'operazione di valorizzazione dell'area collaborando con la Soprintendenza ad un progetto di qualità condiviso, in cui il patrimonio archeologico possa convivere in modo intelligente con i nostri interventi residenziali ", dice Cristian Toffano.
La partita potrebbe così riaprirsi, come commenta la soprintendente Mariarosaria Barbera: "Prendo atto con soddisfazione e spero di poter valutare proposte concrete e di qualità al più presto. Prima di reinterrare, ogni ipotesi alternativa deve essere esplorata". Ma bisogna fare in fretta. Perché, come ribadisce Russell Crowe, "è dai dettagli delle esplorazioni archeologiche che vediamo e capiamo quello che ci lega alla nostra storia, quello che la storia ci può insegnare e cosa può essere il nostro futuro con quella conoscenza".
(10 dicembre 2012)