mercoledì 12 giugno 2024

A chi giova?

 

A CHI GIOVA?

Cui prodest? la locuzione latina, usata anche da Cicerone,  da riprendere per la guerra russo-ucraina.

Variamente, nel corso di due anni, da parte dei media di sono esaltate  o depresse l’avanzata russa e/o la resistenza ucraina.

Attraverso la proclamazione delle repubbliche del Donec'k e di Luhansk, nel sud -est del territorio conteso,proteso verso la Crimea, la presenza russa ha acquisto più peso.

Ma se  si sale più a nord: Charkiv, a una cinquantina o poco più di km dal confine russo è ancora contesa, e mai terminata sotto controllo russo. Non c'è sfondamento, né avanzata russa a centro-nord. 

Questo dato fa capire , guardando la configurazione fisica, che un confine attualmente logico per una tregua  potrebbe essere posto lungo il corso dell’Oskol, al bacino di Krasnooskoskoje fino al corso del Silverski Donec,poi lì si entra nell’area delle repubbliche di Donec’k e Luhansk,il nodo critico.

Incursioni russe da Donec’k hanno portato fino al corso del Djepr,a Zaporizzja; mentre più a nord, da Charkiv, gli ucraini hanno colpito Belgorod, oltre confine.

Questo quadro delinea il vero obiettivo di Mosca:arrivare a controllare la sponda a sud.est del Djepr per il corridoio  verso la Crimea.

Esiste  un reale senso d’allarme per il territorio ucraino centro-settentrionale, per i baltici, Polonia, Moldavia ?

Per un’avanzata russa nei paesi slavi, quando in due anni le conquiste si misurano in 100-200 km. al massimo?

Occorre circostanziare le cose.

Perché un conto è condannare e contrastare l’escalation bellica di Mosca, difendere un Paese sotto mira.

Altro conto è  fare riflessione sugli indirizzi di governanti come Biden o Macron, di  funzionari come Stoltenberg , che proiettano uno sfondo paranoico fatto di guerra europea o mondiale.

Si vis pacem, para bellum ,diceva il funzionario e scrittore Vegezio nella Roma del IV sec. A.C.

Se vuoi la pace, prepara la pace , disse Enrico Berlinguer, con l’esperienza aggiunta di due millenni di storia e di due guerre mondiali.

Sul a chi giovi la paranoia espressa dai governanti US e UE, oltre che Russia, ci sarebbe ben altro da scrivere e riflettere.

Sconforta osservare che dalla possibilità di pace siamo ben lontani. Da Zielenski e  G7, la pretesa che  i russi si ritirino e paghino i danni di guerra! Da Putin, che gli ucraini lascino anche l'area di Cherson, che i russi avevano occupato nel'22, ma che poi hanno perso a seguito; e che l'Ucraina rinunci alla Nato.

Mi chiedo se, fra le altre possibili iniziative globali , e certo sarebbe importante una precipua giovanile, non sarebbe  possibile un manifesto d’intellettuali di grande portata internazionale, raccolti in un unico per la pace , potenziato finanziariamente per gli stessi canali comunicativi ( che altrimenti ci trasmettono quotidianamente allarmi e paranoie volti a convincere di un’inevitabilità di conflitto europeo o mondiale) qualora non esistessero canali alternativi sufficientemente potenti.

Sono forse personalismo, individualismo, narcisismo ecc ad impedire la nascita e l’espressione stabile, la comunicazione, di un insieme di persone intelligenti per la pace.

Ma non sono proprio superabili, data l’estrema esigenza presente? E un messaggio comune, medio , da affidare ad una delle più efficienti agenzie della comunicazione mediatica, esperta di strategie pubblicitarie, per sfidare la comunicazione del male anche sul suo terreno, ahimè fra i più ampi conosciuti dalle masse