domenica 19 giugno 2022

Il ritorno dell'"armiamoci e partite"

 

Ci sono stati certamente presupposti,e retroscena, quali intuìti, quali nascosti; quali semi noti, come gli accordi Nato-Gorbaciov, per i l ritiro delle truppe russe dai Paesi satelliti, la loro reale indipendenza   e la dissoluzione dell'URSS, ma anche la neutralità dell'est Europa.

In Ucraina, dopo la constatazione dell'esistenza di un'area problematica ai confini con la Russia, soprattutto dopo la svolta occidentale del Governo di Kiev, da fare chiarezza come le parti ,in qual misura,non abbian rispettato gli accordi di Minsk. Ci sarà stato come sempre chi ha pescato nel torbido; Onu e Ue o altre forze con componenti pacifiste non hanno dimostrato la capacità di portare i Governi ostili ad un nuovo tavolo di trattative che evitasse la conflagrazione.

 Detto questo, i fatti sono stati che , da fine febbraio armate russe non intervengono solo nell'area russofona dell'est del Dnjepr, ma avanzano verso Kiev, allargano l'invasione nel sud,oltre la Crimea.

Ad ostilità in corso, l'Ucraina si avvale del  diritto ad acquistare armi,nel libero mercato,poichè ci sono milizie nazionali disposte a combattere per la difesa...come poi le paghi, quanto dilazionino in occidente, sono fasi complicate delle logiche del capitale.

Tentativi  per portare i contendenti ad un tavolo di trattative ne sono stati fatti, dai premier Ue,l'israeliano,Erdogan.

Ma i due Governi in guerra non vogliono cedere su presupposti distanti, che già hanno portato al mancato rispetto degli accordi siglati a Minsk.

Fatto è che la follia criminale vede in parte prima  la responsabilità del Governo di 145 milioni di russi, a cui risponde un Governo di circa  42 milioni di ucraini, per quanto non tutti solidali. .

Il problema resta quello di sempre, Governi dell'"armiamoci e partite"e popoli che non sono in grado di dire no, maggioranze o minoranze che siano, intimiditi dalla brutalità del Potere o cooptati da ideologie o fantasmagorie nazionaliste.

Dopo la disfatta dell'URSS, nel nuovo secolo in quel Mondo si è passati dall'ideologia  marxista-leninista , che poteva presupporre un dialettica di contrasto,ma  comunque con un assetto materialista, rispetto al capitalismo, ad un'ideologia tradizional-religioso-nazionalista, che accampa motivazioni spiritualiste, mitologiche, a cui possiamo dire che lo stalinismo aveva preparato il terreno, distaccandosi dal principio internazionalista e puntando sulla formula separatista del socialismo in un Paese solo..

Ci troviamo così in un Mondo in cui al liberalismo occidentale si contrappongono ideologie integraliste supportate dalla religione: l'islamismo dei Paesi arabi e il rilancio dell'ortodossia della Russia, il cui Governo si vuol porre a salvaguardia dei valori tradizionali contro le innovazioni dei costumi tollerate in occidente. 

 L'ostentazione di identità tradizionali, di serietà e devozione sacra,magari con rimandi a miti arcaici, costituisce l'educazione dei regimi totalitari.

Tale era lo zarismo, nel cui regime decadente prosperò per contrasto  ciò che ancor oggi viene ammirato come cultura russa, soprattutto in letteratura e musica. .

Quando il totalitarismo riprese vigore, dopo l'effimero esordio della rivoluzione bolscevica, con il regime staliniano, la cultura russa ebbe ancora uomini e donne con il coraggio di manifestare il dissenso,e pagarne le conseguenze, come  Osip Maeldestam, Isaak Babel ,Marina Cvaetaeva,Aleksandr Solzenycin .Spietata  fu anche la repressione di ogni dissenso ideologico e  politico.

Oggi con quello putiniano, l'obbligo implicito per i russi all'adeguazione e la censura hanno impedito manifestazioni culturali di rilievo, così come in forma ancora violenta, benchè dissimulata hanno contrastato il dissenso politico.Come nel resto del Mondo, l'alfabetizzazione ha portato alla moltiplicazione di manifestazioni, ma nella quantità sembra diluirsi la qualità, i riferimenti che possano catalizzare idee, concetti.Alla brutalità dei fascismi e dello stalinismo son subentrate forme più larvate, ma potenziate per gl ieffetti spettacolari che conducono.

D'altra parte il nazionalismo ucraino, per convenienza strategica, è svoltato ad occidente negli anni'40 con l'avanzata nazista,dopo il 2014 rivolto all'UE.Rimane una Nazione in cui  i tassi di corruzione sono fra i più elevati,  come bassi invece in termini di diritti umani,tolleranza ecc.

Così lo spettro della guerra è tornato ad incarnarsi, con il corollario di distruzione,immiserimento ecc.che comporta il suo nefasto ritorno. Chi lo decide , normalmente non ne patisce le conseguenze, ben riparato e sostenuto a spese delle migliaia di uomini che cascano nel tranello, pagando di persona fino alla morte o alla menomazione , facendo pagare alle famiglie della gente comune i costi fisici e morali  dei conflitti. E chi dissente, non può che  dissimulare ,per salvare la propria esistenza.

 

 Guerra Russia-Ucraina, missione Novorossiya. Il progetto segreto di Putin |  Visto da Vicino di Maria Serena Natale - Corriere TV