mercoledì 12 gennaio 2022

Cacciari , due anni dopo Agamben

 

Cacciari , due anni dopo Agamben
da Repubblica 12/01/ 2022
VENEZIA - "Il servizio che il filosofo fa alla città è pungolare chi governa, sempre e dovunque, come fa il tafano con un purosangue, ridestandolo dal suo intorpidimento. È citando L'Apologia di Socrate di Platone che il filosofo Massimo Cacciari spiega la sua posizione nei confronti di uno Stato considerato ipocrita perché, di fatto, impone l'obbligo vaccinale senza assumersene le responsabilità. Lunedì il cofondatore di DuPre (Commissione Dubbio e Precauzione) ha ricevuto la terza dose, ma non si è vaccinato solo perché è stato imposto agli over 50. L'ex sindaco di Venezia afferma che non giudica il vaccino in quanto tale, ma la gestione politica paternalistica dell'emergenza: "Non critico l'automobile perché c'è un codice della strada pazzo". Quanto alla legge Cacciari chiarisce di rispettarla in quanto non lo obbliga a offendere gli altri, ma non per questo la ritiene giusta. Il compito del filosofo, conclude, è quello di mettere in discussione ogni affermazione di potere affinché il dubbio, fondamento di ogni ricerca, non sia mai represso."
Cacciari riprende, mitigandola, la critica di fondo di Agamben, che si è esposto fin dall'inverno del'20, quando vennero introdotte le forti restrizioni di movimento .Giusta la moderazione da una parte, come l'apprensione radicale dall'altra. La dialettica propositiva si origina nel rapporto fra posizioni di pensiero non identiche, ma affini.Agamben evocò un quadro estremo, un fantasma informale dietro l'ergersi di un apparato-forse necessariamente?-repressivo di libertà che giudicava avrebbero potuto diventare nocive con la pandemia in corso . Gli eccessi, quali gli impedimenti di movimenti anche solitari, in territori deserti o in proprietà private, richiamavano un'indubbia necessità critica. I governanti stessi dimostrarono di averlo compreso, dalla seconda fase in avanti.
 
 
 
 PLATONE L'APOLOGIA DI SOCRATE TESTO GRECO NOTE LATINO 1921 ...