Pessoa ha assistito nella sua età matura, nel periodo seguente alla prima grande guerra , all'avvento di ideologie e regimi autoritari in Europa e Portogallo. Lontano dal radicalismo repubblicano della sua giovinezza e sempre più scettico nei confronti della democrazia durante la Prima Repubblica, in un processo identico a tanti altri intellettuali , la posizione di Pessoa si è evoluta in quegli anni verso un conservatorismo elitario, con caratteristiche messianiche, con nazionalismo, antisocialismo, anticattolicesimo e difesa del liberalismo economico come le caratteristiche più sorprendenti. Si dovrebbe notare che il nazionalismo mistico, cosmopolita e (quasi sempre) liberale di Pessoa aveva le sue caratteristiche, che verrà a distinguersi assolutamente dal nazionalismo che chiamava “morboso” o “animale” che, come scrisse, caratterizzava fascismo italiano e nazionalsocialismo tedesco e li spinse poi all'aggressione e alla guerra.
Fatto è che la dittatura portoghese non era stata una tirannia fin dall'inizio,come Pessoa sostiene essere stato il caso di quella italiana. Quando la libertà di espressione in Portogallo – e in particolare dello stesso Fernando Pessoa – si trovò completamente incatenata,cedendo il passo al discorso unico dei totalitarismi, lo scrittore ha tratto le sue conclusioni definitive.
Antidoto decisivo contro le idee autoritarie e fasciste fu,per Pessoa , la sua difesa intransigente della dignità della persona umana e libertà dello spirito, le sue costanti difese della libertà di espressione e creazione artistica individuale pure come la sua posizione sul ruolo indipendente degli intellettuali nella società e davanti allo Stato. Insieme questi caratteristiche lo portarono a collocare hitlerismo, fascismo e bolscevismo sotto la stessa etichetta di sapore apocalittico:erano “la triplice progenie dell'Anticristo”
“ dos regimes totalitários e das “religiões
políticas” – era a de que tanto o comunismo como o fascismo eram “seitas
religiosas de misticismo político”
In uno scritto degli anni’20, così si esprime Pessoa “L'organizzazione del fascismo è un'opera di talento, ma del resto non è stato uno stupido che ha organizzato la mafia o la camorra. Ci sono capi di bande di assassini, con grandi doti di organizzazione e coraggio; ma organizzazione e coraggio non convertono le bande di assassini in salvatori della civiltà, né il loro capo in benefattore dell'umanità.”
O, ancora, in uno scritto del 1925 circa, quando ancora non si parlava di Hitler: “Noi seguiamo il principio contrario allo zio Mussolini e l'abate Lenin. Insegnare a ogni uomo a pensare attraverso la sua testa ed esistere con la sua esistenza – solo con la sua esistenza”
Da :O fascismo e o salazarismo vistos por Fernando Pessoa Autor(es): Barreto, José Publicado por: Imprensa da Universidade de Coimbra