Si parla meno di Grecia,
ma la popolazione continua a vivere in un regime estremamente vessatorio
imposto dalla Troika economica europea.
La maggior parte di
redditi, stipendi e ecc. subisce una tassazione del 75% circa!! ci dice
Pandelis giovane gestore del ristorante “Mourakis” di Platanos, Creta ovest.
Quote che vanno allo Stato, non per rilanciare l’economia nazionale, ma che non
si fermano in Grecia , vengono assorbite dalla onnivora Banca europea.
“Inglesi, tedeschi, ecc,
tutti hanno derubato la Grecia di opere d’arte classiche..e i danni di guerra
del nazifascismo? Ma tutto questo non viene rifuso, mentre noi dobbiamo
dissanguarci!” si accalora il giovane .
E allora i gestori
turistici , quando possono, trattano direttamente con i clienti, “in nero”, saltando
Stato e Agenzie internazionali di mediazione. Ci guadagnano comunque proponendo
prezzi di ¾ inferiori a quelli ufficiali, perché il salasso delle tasse
statali e dei mediatori rendrebbe ancora minore ciò che resta a chi produce!
Nicolao punta i l dito
sull’orrore dell’assistenza sanitaria, ridotta ai minimi termini e alla
disperazione dei bisognosi.
Poco più di 10 M di
abitanti, una piccola incidenza nel bilancio europeo, eppure il peso dato al
debito greco consente ricche speculazioni finanziarie e il Paese rivive
il supplizio di Prometeo!
Gyorgos, sportivo e
dinamico, è amico di Yanis Varoufakis di cui uscirà a
settembre il nuovo libro Adults in the Room (Random
House). L'ex ministro
delle Finanze, nel suo nuovo libro, racconta come dopo la vittoria del no al
referendum sull'accordo con i creditori propose al premier di iniziare a far
circolare nel Paese moneta elettronica alternativa, ma Tsipras gli replicò: “Guarda,
Yanis, le tue previsioni erano corrette. Ma se altri governi avessero concesso
quello che ho dato io, la troika avrebbe
chiuso l’affare. Invece io ho dato loro più di quanto mai dato da Samaras. E
allora non vogliono un accordo, né con te né con me. E con il 62% non mi
possono toccare. Ma possono distruggerti”.
Secondo la versione che
Varoufakis riporta nel libro, Tsipras gli manifestò timori di un possibile colpo di stato in Grecia, per
questo erano “in allerta il Presidente della Repubblica, il Governatore della
Banca di Grecia Stournaras e i
servizi, pronti ad affrontare un rischio dittatura”. Aggiungendo che avrebbe
preso a calci il governatore Stournaras, reo di essere stato sin dal 2013 il
nemico numero uno del leader di Syriza.
Foto.
Varoufakis a Chania, con Gyorgos; io e Gyorgos; caffè di paese;nonna e nipote a
Kissamos; bambini sul mare libico di Anidri; monaco ad Agia Triada, Akrotiri; la
dolce ortodossia; turisti alla spiaggia e verso la fortezza di Granvousa